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28 Dicembre 2019Riassunto e analisi del brano “Gulliver nel paese dei giganti Brobdingnag” da I viaggi di Gulliver di Jonathan Swift
I viaggi di Gulliver (Gulliver’s Travels), pubblicato da Jonathan Swift nel 1726, è un capolavoro della satira e della letteratura fantastica. L’opera si articola in quattro viaggi distinti, ognuno dei quali porta il protagonista, Lemuel Gulliver, in terre immaginarie che fungono da specchio deformante per la società, la politica e la natura umana. La seconda parte del romanzo, che narra le avventure di Gulliver nel paese dei giganti Brobdingnag, è particolarmente significativa per la sua acuta critica alla vanità e all’arroganza umana.
Riassunto del Brano: Gulliver a Brobdingnag
Dopo un naufragio, Lemuel Gulliver si ritrova su un’isola sconosciuta, dove scopre di essere l’unico essere umano di dimensioni normali in un mondo abitato da giganti. Questa terra è Brobdingnag. La sua prima esperienza è quella di essere scoperto da un contadino, che lo scambia per una minuscola creatura e lo porta a casa sua come curiosità.
Gulliver diventa presto un’attrazione, esibito per denaro in fiere e mercati. La figlia del contadino, Glumdalclitch, una bambina di nove anni, diventa la sua custode e amica, trattandolo con tenerezza e prendendosi cura di lui. Nonostante la sua gentilezza, la differenza di scala rende ogni aspetto della vita quotidiana un’esperienza umiliante e pericolosa per Gulliver: un gatto è un mostro, un topo un pericolo mortale, e persino un bambino gigante può rappresentare una minaccia involontaria.
La sua fama raggiunge la corte reale, e Gulliver viene acquistato dalla Regina per diecimila pezzi d’oro. A corte, diventa un favorito della Regina e un oggetto di studio e divertimento per il Re. Il Re di Brobdingnag, un sovrano saggio e illuminato, interroga Gulliver sulla politica, la storia e i costumi dell’Europa. Gulliver, con orgoglio, descrive le istituzioni, le guerre, le scoperte e i progressi della sua patria, cercando di impressionare il monarca.
Tuttavia, il Re reagisce con scetticismo e orrore. Le descrizioni di Gulliver lo portano a considerare gli europei come una razza di “piccoli insetti nocivi”, la cui storia è un susseguirsi di “cospirazioni, ribellioni, assassinii, massacri, rivoluzioni e deportazioni”. Il Re condanna l’uso della polvere da sparo e delle armi, rifiutando categoricamente l’offerta di Gulliver di insegnare ai Brobdingnagiani come fabbricarle. La sua saggezza e la sua moralità contrastano nettamente con l’arroganza e la violenza che Gulliver, inconsapevolmente, rivela della sua stessa civiltà.
La vita a corte per Gulliver è un misto di onori e umiliazioni. Viene trattato come un animale domestico intelligente, un giocattolo vivente. Deve affrontare pericoli quotidiani, come essere attaccato da vespe giganti, quasi annegare in una ciotola di crema, o essere rapito da una scimmia. Questi episodi sottolineano costantemente la sua insignificanza fisica e la sua vulnerabilità.
Dopo due anni trascorsi a Brobdingnag, Gulliver, desideroso di tornare a casa, viene accidentalmente portato via da un’aquila gigante mentre si trova nella sua scatola-abitazione e poi lasciato cadere in mare. Viene infine salvato da una nave inglese, tornando così alle sue dimensioni normali e alla sua patria, ma con una prospettiva radicalmente alterata sul mondo e sull’umanità.
Analisi del Brano
L’episodio di Brobdingnag è una delle sezioni più potenti e satiriche de I viaggi di Gulliver, che rovescia la prospettiva di Lilliput per esplorare temi di grandezza, insignificanza e la natura della civiltà.
- Il Relativismo della Prospettiva: Il tema centrale è il relativismo della prospettiva. Se a Lilliput Gulliver era un gigante tra i nani, a Brobdingnag è un nano tra i giganti. Questo cambiamento di scala ha un effetto umiliante: la sua grandezza precedente è annullata, e lui è costretto a vedere se stesso e l’umanità da una prospettiva completamente nuova. Ciò che prima era normale diventa enorme e potenzialmente pericoloso, e viceversa. Questo costringe il lettore a riflettere su quanto la nostra percezione della realtà e del nostro valore sia legata alla dimensione e al contesto.
- Satira della Vanità e dell’Arroganza Umana: Swift utilizza la situazione di Gulliver per satirizzare la vanità e l’arroganza dell’uomo. Gulliver, che a Lilliput si sentiva superiore, a Brobdingnag è ridotto a una creatura insignificante, un giocattolo. La sua vulnerabilità fisica (il rischio di essere calpestato, mangiato da animali, o trattato come una bambola) serve a sottolineare l’insignificanza dell’uomo di fronte a una scala maggiore, e quindi l’assurdità delle sue pretese di grandezza.
- Critica alla Civiltà Europea e alla Politica: Il dialogo tra Gulliver e il Re di Brobdingnag è il cuore della satira politica. Gulliver, con orgoglio, elenca le “glorie” dell’Europa (le sue leggi, le sue guerre, le sue invenzioni), ma il Re, con la sua saggezza e il suo pragmatismo, le interpreta come segni di barbarie e follia. Le armi da fuoco, che per Gulliver sono simbolo di progresso, per il Re sono strumenti di distruzione di massa. Questa conversazione è una feroce critica di Swift alla corruzione, alla violenza, all’ambizione e all’ipocrisia delle nazioni europee, che si credono civili ma sono intrinsecamente brutali. Il Re di Brobdingnag incarna l’ideale di un sovrano illuminato, che governa con ragione e moralità, in netto contrasto con i monarchi europei.
- Il Grottesco e il Disgusto per il Corpo Fisico: La differenza di scala permette a Swift di esplorare il grottesco e il disgusto per il corpo umano. I giganti, visti da vicino, rivelano ogni imperfezione fisica amplificata: pori della pelle, peli, odori, difetti. Ciò che in scala normale è insignificante, diventa ripugnante quando ingrandito. Questo aspetto della narrazione serve a demistificare la bellezza e la perfezione umana, ricordando la nostra natura fisica e la sua intrinseca imperfezione.
- La Solitudine e l’Alienazione: Nonostante sia trattato con una certa benevolenza, Gulliver vive una profonda solitudine e alienazione. È un essere unico, incapace di trovare un pari. La sua condizione di “curiosità” e “giocattolo” lo priva della sua dignità umana e della possibilità di relazioni autentiche.
- La Ragione e la Natura Umana: Swift, in linea con la sua visione pessimistica della natura umana, suggerisce che la ragione, se non guidata dalla moralità, può portare alla distruzione. I Brobdingnagiani, pur essendo giganti, sono più “ragionevoli” e meno “bestiali” degli europei, indicando che la vera grandezza non risiede nella dimensione fisica, ma nella saggezza e nella virtù.
In conclusione, l’episodio di Brobdingnag è un’esperienza di umiliazione e rivelazione per Gulliver e per il lettore. Attraverso il rovesciamento delle proporzioni, Swift non solo crea una satira brillante delle pretese umane e della civiltà europea, ma costringe anche a una riflessione profonda sulla relatività della percezione, sulla fragilità della condizione umana e sulla necessità di una vera saggezza morale.
