
I discendenti di Enea, seconda parte, Eneide, VI, 808-854
28 Dicembre 2019
Promessi Sposi: sistema dei personaggi e introduzione
28 Dicembre 2019Analisi, con citazioni in latino e traduzione italiana, del passo “I discendenti di Enea” (Eneide, libro VI, vv. 752–797)
I Campi Elisi sono un luogo di pace e beatitudine nell’aldilà virgiliano, dove le anime virtuose trovano riposo.
📜 Testo latino e traduzione
Scelta di versi del libro VI dalla prima parte del brano (vv. 752–755)
Dixerat Anchises natumque unaque Sibyllam
conventus trahit in medios turbamque sonantem,
et tumulum capit, unde omnes longo ordine
adversos legere et venientum discere vultus.
Traduzione:
Anchise aveva parlato, e condusse il figlio con la Sibilla
in mezzo alla turba risonante,
e salì su una collina da cui potesse,
in lungo ordine, leggere i volti di chi era di fronte e riconoscere quelli
che venivano.
Scelta di versi del libro VI dalla seconda parte del brano (vv. 756–797, selezione)
“Nunc age, Dardaniam prolem quae deinde sequatur gloria,
qui maneant Itala de gente nepotes, illustris animas
nostrumque in nomen ituras, expediam dictis, et te tua fata docebo.
(…)
Huc geminas nunc flecte acies, hanc aspice gentem
Romanosque tuos. Hic Caesar et omnis Iuli
progenies magnum caeli ventura sub axem…
(…)
Excudent alii spirantia mollius aera…
tu regere imperio populos, Romane, memento,
pacisque imponere morem, parcere subiectis et debellare superbos.”
Traduzione:
“Adesso ti mostrerò i futura gloria della prole dardania,
quali figli dell’italica gente verranno, anime illustri,
e ti svelerò il tuo destino. (…)
Volgi qui lo sguardo, guarda questa stirpe: i tuoi Romani. Qui sta Cesare e tutta la progenie di Iulo
destinata a un grande impero sotto il cielo…
Altri scolpiranno statue più vive in bronzo…
ma tu, o Romano, tieni a mente il tuo dovere:
governare i popoli, imporre la pace,
risparmiare i sudditi e sconfiggere gli orgogliosi.”
🧠 Analisi e commento
1. Inquadramento
Anchise, insieme a Enea e alla Sibilla, trascina il figlio su una colletta in mezzo alle anime dei Campi Elisi per presentargli la gloriosa discendenza romana.
2. Struttura retorica
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Incipit con Azione e visione (vv. 752–755): costruzione di una scena sacra e solenne.
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Progenie e futuro glorioso (vv. 756–779): nomi principali (Silvio, Proca, Romolo) e promesse regali.
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Esaltazione di Augusto (vv. 788–797): figura esemplare con funzioni imperiali e profetiche.
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Monito finale (vv. 797): “tu regere… pacisque imponere morem…” → insegnamento morale su potere e clemenza.
3. Temi principali
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Destino e pietas: il percorso di Enea si salda nel futuro del popolo romano.
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Legittimazione del potere: la discendenza giustifica Roma e l’impero augusteo.
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Imperium: potere equilibrato da pax e clementia verso i soggetti.
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Arte e civiltà: l’impero si costruirà con azioni politiche e arte (bronzo, marmo).
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Universalismo: dominio esteso fino agli estremi del mondo conosciuto.
4. Funzione narrativa e ideologica
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Propaganda augustea: Virgilio integra Enea in una genealogia che culmina in Augusto, legittimando la politica imperiale.
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Modello di governo: impegno morale a servire, controllare gli orgogliosi, assicurare pace e ordine.
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Visione escatologica: la storia di Roma appare come compimento divino del destino troiano.
🎯 Conclusione
Nei vv. 752–797, Virgilio trasforma il racconto mitico in narrazione ideologica: presenta la dinastia troiana come base della grandezza romana, culminando in Augusto. Il passo non esalta soltanto la potenza politica e militare, ma anche la visionaria missione di governare saggiamente, fondare città, diffondere cultura e stabilire pace.
È uno dei momenti più alti dell’epica virgiliana: la poesia diviene strumento di legittimazione storica, dove il mito incontra la realtà politica.
Continua con la Seconda parte del brano sui I discendenti di Enea