
Il capitolo terzo dei Promessi Sposi
28 Dicembre 2019
I discendenti di Enea, prima parte, Eneide, VI, 752-797
28 Dicembre 2019Analisi, con traduzione e citazioni, della seconda parte della profezia dei discendenti di Enea (Eneide VI, vv. 808-854), pronunciata da Anchise nel mondo dei morti.
È una delle pagine più celebri e solenni dell’Eneide, perché celebra il destino glorioso di Roma attraverso i suoi futuri eroi.
📜 Brani dal Testo latino (Eneide VI, 808-854)
(traduzione e commento inclusi passo passo)
vv. 808–812
“excudent alii spirantia mollius aera”,
(creeranno altri con più grazia statue di bronzo palpitanti di vita)
(credo equidem), vivos ducent de marmore voltus,
(plasmando i volti vivi dal marmo)
orabunt causas melius, caelique meatus
(sapranno parlare meglio in tribunale, e calcolare i movimenti del cielo)
describent radio et surgentia sidera dicent:
(con l’astrolabio tracceranno le stelle nascenti)
Qui Anchise riconosce il valore degli altri popoli: i Greci, ad esempio, eccellono nell’arte, nella scultura, nella retorica, nella scienza. Ma è solo un preludio alla grande distinzione dei Romani.
vv. 847–853 (culmine della profezia)
tu regere imperio populos, Romane, memento
(Tu, Romano, ricorda di dominare i popoli con il tuo potere),
(hae tibi erunt artes), pacique imponere morem,
(queste saranno per te le arti):
parcere subiectis et debellare superbos.”
(usare clemenza con i sottomessi e annientare i superbi)
Questa è una delle frasi più celebri di tutta la letteratura latina: la vocazione imperiale di Roma è nel mantenere la pace con saggezza e combattere l’arroganza, cioè fare giustizia e portare ordine nel mondo. È un’esaltazione morale del dominio romano.
👑 Alcuni personaggi citati (vv. 813-846)
Dopo la proclamazione dei valori romani, Anchise passa in rassegna alcuni dei più grandi eroi futuri:
📌 Marcellus (vv. 855 sgg.)
È il personaggio più toccante. Virgilio fa un elogio postumo a Marco Claudio Marcello, giovane nipote e figlio adottivo di Augusto, morto prematuramente nel 23 a.C.
“hic vir, hic est, telluris qui meatus”
(questo è l’uomo, questo è colui…)“heu miserande puer, si qua fata aspera rumpas, / tu Marcellus eris.”
(ah, misero fanciullo! Se tu potessi infrangere i duri destini, tu saresti Marcellus)
La scena si chiude con un lamento funebre e le lacrime di Anchise: è l’unica volta in tutto il poema che un personaggio piange nel regno dei morti.
📚 Temi e significato della sezione
1. Gloria di Roma e missione civilizzatrice
Questa parte dell’Eneide mostra la funzione etica dell’impero romano: Roma è legittimata dagli dèi per portare giustizia nel mondo (non per la gloria militare in sé).
2. Confronto con la Grecia
Il confronto tra arte e potere: ai Greci la bellezza e la parola, ai Romani il dominio e la legge. È un ribaltamento orgoglioso delle gerarchie culturali.
3. Funzione propagandistica
Virgilio scrive in epoca augustea: questo passo serve anche a legittimare il principato e celebrare la gens Iulia, famiglia a cui apparteneva Ottaviano Augusto, discendente diretto di Enea.
4. Dolore per la morte prematura
Il lamento per Marcellus unisce tragedia personale e destino collettivo: l’idea che anche il più promettente degli eroi possa morire, ma rimanere vivo nella memoria poetica.
🎭 Stile e retorica
-
Anastrofe ed enfasi: tu regere imperio populos → collocazione solenne del verbo.
-
Antitesi: parcere subiectis et debellare superbos → chiarissimo esempio di chiasmo e antitesi, simbolo dell’equilibrio romano tra giustizia e forza.
-
Pathos: la rievocazione di Marcellus è carica di emotività e malinconia: si ha il tono elegiaco in un contesto epico.
✍️ Conclusione
Questa parte del libro VI dell’Eneide è tra le più dense e solenni dell’intera opera. In essa Anchise sintetizza la missione storica di Roma: non creare bellezza, ma dare ordine al mondo, rendendolo civile e giusto.
Virgilio, attraverso la voce di Anchise, costruisce un’identità storica e morale per il popolo romano e per l’impero augusteo, restituendo anche una dimensione umana e tragica alla grandezza imperiale.
Completa con la Prima parte del brano sui I discendenti di Enea