Testo del brano tradotto in Italiano:
Ettore rimaneva fermo ad aspettare Achille che si avvicinava.
Come il serpente montano sta sul suo covo in attesa di un uomo,
dopo che ha mangiato erbe velenose (una rabbia feroce lo invade);
ha uno sguardo da far paura, si avvolge in spire davanti alla sua tana: 95
così Ettore; non si ritirava, animato da un odio inesauribile,
e teneva appoggiato alla sporgenza della torre il suo scudo luccicante.
Poi, cominciando a preoccuparsi, diceva al suo magnanimo cuore:
“Ahimè! Se ora entro dalla porta delle mura,
Polidamante mi assalirà prima di tutti con i suoi rimproveri. 100
Era lui che mi consigliava di guidare in città i Troiani,
quella maledetta notte in cui si levò a combattere il grande Achille.
Ma io non gli diedi retta: e sarebbe stato molto meglio!
Ora ho rovinato l’esercito con il mio pazzo orgoglio:
e mi vergogno, ora, di fronte ai Troiani e alle Troiane dai lunghi pepli. 105
Non vorrei che qualcuno peggiore di me dicesse:
– Ettore confidava nella sua forza e ha mandato in rovina il popolo –.
Così diranno: e per me allora è molto meglio
affrontare qui Achille, ucciderlo e tornare,
oppure cadere per mano sua gloriosamente sotto le mura. 110
Potrei anche deporre lo scudo ombelicato
e il pesante elmo, appoggiare la lancia al muro
e avviarmi da solo ad incontrare Achille:
potrei promettergli di rendere Elena e le sue ricchezze,
quelle che Alessandro si portò a Troia con le navi… 115
fu questa, si sa, la causa della guerra. Che se le portino via!
Agli Atridi potrei distribuire gli altri tesori
che la città possiede; ed altro a parte daremo agli Achei.
In seguito, fra i Troiani, mi farei giurare dagli anziani
che nulla nasconderanno, ma tutta spartiranno a metà 120
la ricchezza che questa bella città contiene dentro le mura.
Ma perché mi lascio andare a simili pensieri?
Non andrò da lui come un supplice! Non avrà pietà per me,
né riguardi di sorta, ma mi ucciderà, indifeso
come una donnicciola, una volta spogliato dell’armatura. 125
Non è più possibile, ormai, parlare con lui
di questo e di quello, come una ragazza e un giovanetto:
che chiacchierano confidenzialmente tra di lor.
Meglio scontrarsi al più presto con lui! E vediamo
a chi dei due l’Olimpio vuol concedere la vittoria!”. 130