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28 Dicembre 2019I Franchi e la Chiesa di Roma: Un’alleanza decisiva nel Medioevo
Le origini dei Franchi
I Franchi erano un popolo germanico che emerse come potenza significativa nell’Europa occidentale tra il V e il IX secolo. Originariamente stanziati nelle regioni del basso Reno, iniziarono la loro espansione dopo il crollo dell’Impero Romano d’Occidente (476 d.C.).
A differenza di altri popoli germanici come Goti, Vandali e Longobardi, i Franchi stabilirono relazioni più cooperative con la popolazione gallo-romana e, crucialmente, adottarono il cristianesimo cattolico invece dell’arianesimo (considerato eretico da Roma), gettando le basi per una speciale relazione con la Chiesa.
La conversione di Clodoveo e le sue conseguenze
Il momento decisivo nei rapporti tra Franchi e Chiesa risale al 496 d.C., quando il re merovingio Clodoveo I si convertì al cristianesimo cattolico. Questa scelta, incoraggiata dalla moglie cattolica Clotilde, rappresentò una svolta strategica:
- Diede ai Franchi la legittimazione religiosa da parte della Chiesa di Roma
- Facilitò l’integrazione con la popolazione gallo-romana già cristianizzata
- Fornì un sistema amministrativo e culturale basato su istituzioni ecclesiastiche
Il vescovo Remigio di Reims, che battezzò Clodoveo, avrebbe pronunciato la famosa frase: “Piega il capo, fiero Sigambro; adora ciò che hai bruciato e brucia ciò che hai adorato”, simboleggiando questa svolta epocale.
L’ascesa dei Carolingi e l’alleanza con il Papato
Con il declino della dinastia merovingia, emerse la figura di Carlo Martello, maestro di palazzo che nel 732 sconfisse gli arabi a Poitiers, presentandosi come difensore della cristianità. Suo figlio Pipino il Breve concretizzò l’alleanza con la Chiesa:
- Nel 751, con l’approvazione di Papa Zaccaria, depose l’ultimo re merovingio, divenendo il primo sovrano carolingio
- Nel 754 fu unto re dei Franchi da Papa Stefano II in persona
- Intervenne militarmente in Italia contro i Longobardi, creando lo “Stato della Chiesa” con la Donazione di Pipino (754-756)
Questa alleanza si basava su interessi reciproci: il Papato cercava protezione militare contro Bizantini e Longobardi, mentre i Franchi ottenevano legittimazione divina per la loro autorità politica.
Carlo Magno e la rinascita dell’Impero
L’apice della relazione tra Franchi e Chiesa si raggiunse con Carlo Magno (768-814), che:
- Completò la conquista del regno longobardo (774)
- Si presentò come protettore del Papa e del Cristianesimo
- Promosse una rinascita culturale cristiana (Rinascita Carolingia)
- Fu incoronato Imperatore dei Romani da Papa Leone III nella basilica di San Pietro la notte di Natale dell’800
Questa incoronazione imperiale segnò la nascita del Sacro Romano Impero, un’entità politica che sarebbe sopravvissuta fino al 1806, fondata sul concetto di un’Europa cristiana unita sotto una duplice autorità: quella spirituale del Papa e quella temporale dell’Imperatore.
Conseguenze storiche dell’alleanza tra Franchi e Chiesa
Questa alleanza ebbe effetti duraturi sulla storia europea:
- Dimensione politica: legittimò la concezione di un potere regale derivante da Dio (attraverso la Chiesa)
- Dimensione territoriale: creò e confermò lo Stato Pontificio come entità politica
- Dimensione culturale: promosse il monachesimo benedettino e la preservazione della cultura classica
- Dimensione religiosa: consolidò il cattolicesimo romano in Europa occidentale
- Dimensione istituzionale: stabilì il modello della relazione tra poteri temporali e spirituali in Europa
La crisi dell’Impero carolingio e l’eredità
Con il Trattato di Verdun (843), l’impero di Carlo Magno fu diviso tra i suoi nipoti, segnando l’inizio della frammentazione politica. Tuttavia, l’alleanza tra potere franco e Chiesa cattolica aveva già plasmato l’Europa medievale in modo irreversibile:
- La Francia si sviluppò come “figlia primogenita della Chiesa”
- Il Sacro Romano Impero mantenne la sua connessione con Roma
- L’idea di “Cristianità” come identità culturale e politica unificante sopravvisse alla frammentazione politica
Questa alleanza tra i Franchi e la Chiesa di Roma può essere considerata uno degli elementi fondanti dell’identità europea medievale, con ripercussioni che si estendono fino all’età moderna.