
Dativo di interesse fine doppio dativo e verbi intransitivi in latino e transitivi…
28 Dicembre 2019
Introduzione a Virgilio e all’Eneide
28 Dicembre 2019Nell’Eneide di Virgilio, i personaggi, sia umani che divini, sono fondamentali per lo sviluppo dell’azione e per l’esplorazione dei grandi temi dell’opera (il Fato, la pietas, il dovere, l’amore, la guerra, la fondazione di Roma).
Ecco i principali:
Personaggi Umani (o Semi-divini):
- Enea (Aeneas): È il protagonista dell’epopea. Principe troiano, figlio della dea Venere e di Anchise. Dopo la distruzione di Troia, è scelto dal Fato per guidare i superstiti verso le coste del Lazio e fondare una nuova stirpe che darà origine a Roma. È l’incarnazione della pietas virgiliana: devoto agli dèi, alla famiglia (il padre Anchise, il figlio Ascanio) e alla patria (il suo destino è la fondazione di Roma, anche a costo della felicità personale). È un guerriero coraggioso ma anche un leader tormentato dal suo gravoso destino e dalle sofferenze che deve affrontare e causare.
- Didone (Dido): Regina di Cartagine, fondatrice della città. È una figura tragica. Vedova del marito Sicheo, giura fedeltà alla sua memoria, ma si innamora perdutamente di Enea a causa dell’intervento divino (Venere e Cupido). Il suo amore per Enea la porta a trascurare i suoi doveri di regina e a considerare l’unione con lui come un matrimonio. Quando Enea, spinto dal Fato e da Mercurio, decide di ripartire per l’Italia, Didone si sente tradita e abbandonata. Maledice Enea e la sua stirpe (anticipando le future guerre puniche tra Roma e Cartagine) e si suicida, gettandosi su una pira usando la spada donatale da Enea. Rappresenta la passione amorosa distruttrice che si scontra con il dovere e il destino.
- Turno (Turnus): Re dei Rutuli, popolo italico. È il principale antagonista di Enea in Italia. Promesso sposo di Lavinia, si vede negata la mano della fanciulla in favore dello straniero Enea, secondo il volere degli dèi e del re Latino. È un guerriero valoroso e fiero difensore della sua terra, ma è anche impulsivo, iracondo e spesso manovrato dalle divinità ostili ai Troiani (in particolare Giunone e la Furia Alletto). La sua morte per mano di Enea segna la fine della guerra nel Lazio e la possibilità per Enea di adempiere al suo destino.
- Lavinia: Figlia del re Latino e della regina Amata. È la fanciulla destinata a sposare Enea secondo il volere divino e del padre Latino. Tuttavia, è amata da Turno e desiderata dalla madre Amata come sposa per lui. È una figura quasi muta nel poema, ma è centralissima perché è il premio e la causa scatenante della guerra nel Lazio tra Troiani e Italici.
- Latino (Latinus): Re degli Aborigeni, gli abitanti originari del Lazio. Accoglie Enea con ospitalità, riconoscendo i segni divini che indicano in lui lo sposo predestinato per la figlia Lavinia e il fondatore di una nuova stirpe. È un re giusto e pacifico, ma la sua volontà è debole di fronte all’opposizione della moglie Amata e di Turno, e non riesce a impedire lo scoppio della guerra.
- Amata: Moglie del re Latino, madre di Lavinia. È fermamente contraria alle nozze di Lavinia con Enea e ardentemente favorevole a quelle con Turno. Viene istigata alla follia e all’odio contro i Troiani dalla Furia Alletto, inviata da Giunone. Rappresenta la resistenza irrazionale e violenta all’arrivo dei Troiani e al volere del Fato.
- Ascanio (Ascanius) / Iulo (Iulus): Figlio di Enea e della sua prima moglie Creusa. È un giovane valoroso che combatte al fianco del padre. Rappresenta la continuità della stirpe troiana e il futuro glorioso di Roma, in quanto antenato leggendario della gens Iulia (la famiglia di Giulio Cesare e Augusto). La sua incolumità è una delle principali preoccupazioni di Enea.
- Anchise (Anchises): Padre di Enea. È un uomo anziano, saggio e pio. Inizialmente viene portato in salvo da Troia da Enea. Muore in Sicilia, ma appare in sogno al figlio e, soprattutto, lo guida nel viaggio negli Inferi (libro VI), dove gli mostra le anime dei futuri eroi romani e gli svela il glorioso destino di Roma e della sua stirpe. Rappresenta la saggezza del passato, la pietas e il legame con le radici e il Fato.
- Creusa (Creusa): Prima moglie di Enea e madre di Ascanio. Si perde e muore durante la fuga da Troia. Appare come un fantasma a Enea per consolarlo, liberarlo dal legame con il passato troiano e spingerlo ad andare avanti per compiere il suo destino in Italia.
Personaggi Divini (Dèi e Dee):
Gli dèi nell’Eneide non sono onnipotenti nel senso cristiano, ma sono soggetti al Fato (il destino prestabilito). Tuttavia, intervengono continuamente nelle vicende umane, schierandosi a favore o contro Enea e scatenando eventi cruciali.
- Giunone (Juno): È la principale antagonista divina di Enea. Regina degli dèi, moglie di Giove. Odia i Troiani a causa di antichi rancori (il giudizio di Paride, la distruzione della sua città preferita, Argo) e soprattutto teme che i discendenti di Enea distruggano la sua città prediletta, Cartagine. Per questo motivo, cerca in ogni modo di impedire a Enea di raggiungere l’Italia e di fondare Roma, scatenando tempeste, fomentando guerre e causando sofferenza.
- Venere (Venus): Dea dell’amore e della bellezza, madre di Enea. È la principale protettrice divina di Enea e dei Troiani. Si adopera costantemente per aiutare il figlio nel suo difficile viaggio, spesso intercedendo presso Giove o intervenendo direttamente (es. salvando Enea in battaglia, mandando suo figlio Cupido a far innamorare Didone di Enea).
- Giove (Jupiter): Re degli dèi, signore dell’Olimpo. Rappresenta l’autorità suprema e, soprattutto, il garante del Fato. Non interviene attivamente quanto Giunone o Venere, ma quando lo fa, è per ristabilire l’ordine, richiamare le divinità subordinate ai loro limiti e assicurare che il destino (la fondazione di Roma) si compia. La sua volontà coincide con il Fato.
- Nettuno (Neptune): Dio del mare. Nonostante l’ostilità di Giunone, è generalmente favorevole a Enea (non vuole intrusioni nel suo regno) e spesso interviene per calmare le tempeste scatenate da Giunone o dai venti.
- Mercurio (Mercury): Messaggero degli dèi. Viene inviato da Giove per comunicare a Enea l’ordine perentorio di riprendere il viaggio verso l’Italia, ricordandogli il suo destino e quello del figlio Ascanio.
Questi sono i personaggi centrali attorno ai quali si snoda l’intera epopea. Attraverso le loro azioni, le loro passioni, i loro conflitti (sia tra umani che tra divinità, e tra umani e divinità), Virgilio esplora il rapporto tra l’uomo e il destino, il prezzo da pagare per la grandezza futura e la complessa natura dell’eroismo romano.