
Imperativo latino … e non solo
28 Dicembre 2019
Abbracciato da Cristo a Mezzate con don Edoardo Canetta
28 Dicembre 2019Analisi dei Primi 60 Versi del Terzo Canto dell’Inferno di Dante
Il terzo canto dell’Inferno è un passaggio fondamentale della Divina Commedia , in cui Dante introduce il lettore alla porta dell’Inferno e descrive l’atmosfera angosciosa del primo cerchio, l’Antinferno, dove risiedono le anime degli ignavi. L’uso delle emoji aiuta a evidenziare i temi principali e le emozioni evocate dal testo.
1. La Porta dell’Inferno (vv. 1-9) 🚪🔥
Per me si va ne la città dolente,
per me si va ne l’etterno dolore,
per me si va tra la perduta gente.
- 🚪🔥
- Significato : La porta dell’Inferno è simbolo di separazione tra il mondo umano e quello ultraterreno. Le parole “città dolente”, “etterno dolore” e “perduta gente” trasmettono un senso di desolazione e disperazione.
- Temi : Giustizia divina 🌟, eternità ⏳, abbandono della speranza ❌.
Giustizia mosse il mio alto fattore;
fecemi la divina podestate,
la somma sapïenza e ‘l primo amore.
- 🌟⚖️❤️
- Significato : La giustizia divina è il principio che governa l’Inferno. Dio (“primo amore”) ha creato questo luogo come manifestazione della sua sapienza e autorità.
Lasciate ogne speranza, voi ch’intrate’.
- ❌💔
- Significato : Questa frase celebre sottolinea l’irreversibilità della condanna per coloro che entrano nell’Inferno. È un monito solenne e spaventoso.
2. Dante e Virgilio Davanti alla Porta (vv. 10-21) 👤📚💡
Queste parole di colore oscuro
vid’ïo scritte al sommo d’una porta;
per ch’io: “Maestro, il senso lor m’è duro”.
- 📜❓
- Significato : Dante, turbato dalle iscrizioni sulla porta, cerca chiarimenti da Virgilio, il suo maestro.
Ed elli a me, come persona accorta:
“Qui si convien lasciare ogne sospetto;
ogne viltà convien che qui sia morta.”
- 💪💀
- Significato : Virgilio esorta Dante a superare ogni paura o debolezza. L’Inferno richiede coraggio e determinazione.
E poi che la sua mano a la mia puose
con lieto volto, ond’io mi confortai,
mi mise dentro a le segrete cose.
- Significato : Il gesto di Virgilio, che prende la mano di Dante, simboleggia guida e protezione. Entrano insieme nel regno delle “segrete cose”, ovvero i misteri dell’oltretomba. 🤝✨
3. L’Antinferno: Atmosfera e Anime Ignave (vv. 22-60) 😱🌀
Quivi sospiri, pianti e alti guai
risonavan per l’aere sanza stelle,
per ch’io al cominciar ne lagrimai.
- Significato : L’atmosfera è cupa e priva di luce (“aere sanza stelle”). I lamenti delle anime colpiscono profondamente Dante, che reagisce con lacrime. 😭🌌
Diverse lingue, orribili favelle,
parole di dolore, accenti d’ira,
voci alte e fioche, e suon di man con elle
- Significato : Il caos sonoro rappresenta il tormento perpetuo delle anime ignave. Ogni voce riflette una sofferenza diversa. 🗣️😡🔇
facevano un tumulto, il qual s’aggira
sempre in quell’aura sanza tempo tinta,
come la rena quando turbo spira.
- Significato : Il tumulto delle voci è paragonato a una tempesta di sabbia, simbolo di confusione e instabilità. 🌀🌪️
Questo misero modo
tegnon l’anime triste di coloro
che visser sanza ‘nfamia e sanza lodo.
- 😐👥
- Significato : Le anime ignave sono quelle che non hanno vissuto né bene né male, rimanendo indifferenti alle grandi questioni morali.
Mischiate sono a quel cattivo coro
de li angeli che non furon ribelli
né fur fedeli a Dio, ma per sé fuoro.
- 👼❌
- Significato : Gli ignavi sono paragonati agli angeli neutrali, che non si schierarono né con Dio né con Lucifero durante la ribellione.
Caccianli i ciel per non esser men belli,
né lo profondo inferno li riceve,
ch’alcuna gloria i rei avrebber d’elli.
- 🌟🚫🔥
- Significato : Gli ignavi sono rifiutati sia dal Paradiso sia dall’Inferno, poiché non meritano né gloria né punizione vera.
Fama di loro il mondo esser non lassa;
misericordia e giustizia li sdegna:
non ragioniam di lor, ma guarda e passa.
- Significato : Dante invita il lettore a ignorare queste anime insignificanti, prive di valore morale. 🙅♂️🚶♂️
E io, che riguardai, vidi una ‘nsegna
che girando correva tanto ratta,
che d’ogne posa mi parea indegna;
- Significato : L’insegna che gira incessantemente simboleggia l’eterno movimento senza scopo degli ignavi. 🚩🔄
e dietro le venìa sì lunga tratta
di gente, ch’i’ non averei creduto
che morte tanta n’avesse disfatta.
- Significato : La moltitudine di anime ignave è sorprendente e inquietante, un esercito di persone che nella vita non hanno lasciato traccia significativa. 👥💀
Poscia ch’io v’ebbi alcun riconosciuto,
vidi e conobbi l’ombra di colui
che fece per viltade il gran rifiuto.
- 👑❌
- Significato : Dante identifica Papa Celestino V, che rinunciò al papato per vigliaccheria (“gran rifiuto”). Questo episodio storico aggiunge un ulteriore livello di critica morale.
Conclusione 🌟
I primi 60 versi del terzo canto dell’Inferno introducono il lettore al mondo ultraterreno con una descrizione potente e simbolica. Attraverso immagini vivide e un linguaggio carico di pathos, Dante riflette sul tema della giustizia divina, sull’importanza delle scelte morali e sul destino delle anime che hanno vissuto nell’indifferenza.
🌟 Messaggio finale : L’Inferno è un luogo di eterno tormento, ma anche uno specchio delle azioni e delle omissioni umane. Le anime ignave ci insegnano che la neutralità morale è una condanna peggiore della stessa punizione.
📜 Testo dei Primi 60 Versi del Terzo Canto dell’Inferno di Dante
‘Per me si va ne la città dolente,
per me si va ne l’etterno dolore,
per me si va tra la perduta gente. 3
Giustizia mosse il mio alto fattore;
fecemi la divina podestate,
la somma sapïenza e ‘l primo amore. 6
Dinanzi a me non fuor cose create
se non etterne, e io etterno duro.
Lasciate ogne speranza, voi ch’intrate’. 9
Queste parole di colore oscuro
vid’ïo scritte al sommo d’una porta;
per ch’io: “Maestro, il senso lor m’è duro”. 12
Ed elli a me, come persona accorta:
“Qui si convien lasciare ogne sospetto;
ogne viltà convien che qui sia morta. 15
Noi siam venuti al loco ov’i’ t’ ho detto
che tu vedrai le genti dolorose
c’ hanno perduto il ben de l’intelletto”. 18
E poi che la sua mano a la mia puose
con lieto volto, ond’io mi confortai,
mi mise dentro a le segrete cose. 21
Quivi sospiri, pianti e alti guai
risonavan per l’aere sanza stelle,
per ch’io al cominciar ne lagrimai. 24
Diverse lingue, orribili favelle,
parole di dolore, accenti d’ira,
voci alte e fioche, e suon di man con elle 27
facevano un tumulto, il qual s’aggira
sempre in quell’aura sanza tempo tinta,
come la rena quando turbo spira. 30
E io ch’avea d’error la testa cinta,
dissi: “Maestro, che è quel ch’i’ odo?
e che gent’è che par nel duol sì vinta?”. 33
Ed elli a me: “Questo misero modo
tegnon l’anime triste di coloro
che visser sanza ‘nfamia e sanza lodo. 36
Mischiate sono a quel cattivo coro
de li angeli che non furon ribelli
né fur fedeli a Dio, ma per sé fuoro. 39
Caccianli i ciel per non esser men belli,
né lo profondo inferno li riceve,
ch’alcuna gloria i rei avrebber d’elli”. 42
E io: “Maestro, che è tanto greve
a lor che lamentar li fa sì forte?”.
Rispuose: “Dicerolti molto breve. 45
Questi non hanno speranza di morte,
e la lor cieca vita è tanto bassa,
che ‘nvidïosi son d’ogne altra sorte. 48
Fama di loro il mondo esser non lassa;
misericordia e giustizia li sdegna:
non ragioniam di lor, ma guarda e passa”. 51
E io, che riguardai, vidi una ‘nsegna
che girando correva tanto ratta,
che d’ogne posa mi parea indegna; 54
e dietro le venìa sì lunga tratta
di gente, ch’i’ non averei creduto
che morte tanta n’avesse disfatta. 57
Poscia ch’io v’ebbi alcun riconosciuto,
vidi e conobbi l’ombra di colui
che fece per viltade il gran rifiuto. 60