Elegie duinesi di Rainer Maria Rilke
27 Ottobre 2022Nuove poesie di Rilke
27 Ottobre 2022Una delle raccolte più emblematiche della poesia di Rainer Maria Rilke è Il libro delle immagini, Das Buch der Bilder.
Rilke era certamente, come disse Robert Musil, “il poeta più religioso dopo Novalis”, ma a differenza della raccolta precedente, il Libro delle Ore, Das Stunden-Buch, la sua poesia ne Il libro delle immagini, Das Buch der Bilder non è più una poesia di preghiera simile a un inno.
Piuttosto Dio, “la cosa delle cose”, è visto e trovato in se stessi.
Durante la sua permanenza in Francia, Rilke completò la sua raccolta, Das Buch der Bilder (1902-1906) = Il libro delle immagini.
Due liriche tratte dalla raccolta:
Un Aprile, in Das Buch der Bilder, 1902 |
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Testo originale |
Traduzione |
Analisi |
Wieder duftet der Wald.
Es heben die schwebenden Lerchen mit sich den Himmel empor, der unseren Schultern schwer war; zwar sah man noch durch die ìste den Tag, wie er leer war, – aber nach langen, regnenden Nachmittagen kommen die goldübersonnten neueren Stunden, vor denen flüchtend an fernen Häuserfronten alle die wunden Fenster furchtsam mit Flügeln schlagen. Dann wird es still. Sogar der Regen geht leiser über der Steine ruhig dunkelnden Glanz. Alle Geräusche ducken sich ganz in die glänzenden Knospen der Reiser. |
La foresta odora di nuovo.
Le allodole in volo sollevano il cielo che era pesante sulle nostre spalle; anche se si poteva ancora vedere il giorno attraverso i rami quando era sgombro, – ma dopo lunghi pomeriggi piovosi, vengono quelli d’oro ore nuove, e fuggono sui fronti delle case lontane tutte le finestre ferite che sbattono spaventosamente. Poi silenzio. Anche la pioggia è più tranquilla sopra le pietre che oscurano tranquillamente lo splendore. Tutti i suoni si stendono completamente nei germogli splendenti dei rampolli. |
Stile. Il metro è molto irregolare.
La rappresentazione è di tipo impressionistico: con pochi tocchi di colore, attraverso una rapida giustapposizione di immagini, viene reso l’arrivo della primavera.
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Herbstag (giorno d’autunno), in Das Buch der Bilder, 1902 |
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Testo originale |
Traduzione |
Analisi |
Herr: es ist Zeit. Der Sommer war sehr groß.
Leg deinen Schatten auf die Sonnenuhren, und auf den Fluren laß die Winde los. Befiehl den letzten Früchten voll zu sein; gieb ihnen noch zwei südlichere Tage, dränge sie zur Vollendung hin und jage die letzte Süße in den schweren Wein. Wer jetzt kein Haus hat, baut sich keines mehr. Wer jetzt allein ist, wird es lange bleiben, wird wachen, lesen, lange Briefe schreiben und wird in den Alleen hin und her unruhig wandern, wenn die Blätter treiben |
Signore: è ora. L’estate è stata molto grande.
Metti la tua ombra sulle meridiane e nei campi scatenano i venti. comanda che gli ultimi frutti siano pieni; date loro altri due giorni a sud spingerli a completamento e cacciare l’ultima dolcezza nel vino pesante. Se non hai una casa adesso, non la costruirai più. Chi è solo ora lo rimarrà a lungo guarderà, leggerà, scriverà lunghe lettere e andrà avanti e indietro nei viali vagare inquieto quando le foglie sono alla deriva |
Il metro è qui rispettato dal traduttore Giaime Pintor, fratello di Luigi pintor (direttore de Il Manifesto) che rispetta anche gli enjambement.. Si tratta sostanzialmente di una preghiera a Dio, Herr, che regge il mondo e al quale si chiede di allontanare l’arsura. Siamo di fronte ad un altro tipo di passaggio stagionale, quello dall’estate all’autunno (Herbst), e viene qui descritta la sensazione di ripiegamento, della natura che si chiude in sß stessa.
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