
La poesia nel quattrocento
28 Dicembre 2019
Padre di Claudio Chieffo
28 Dicembre 2019Il Manifesto del Futurismo, scritto da Filippo Tommaso Marinetti, fu pubblicato per la prima volta il 20 febbraio 1909 sul quotidiano francese Le Figaro.
È il documento fondativo del futurismo, un movimento artistico e culturale nato in Italia e caratterizzato dalla celebrazione della modernità, del dinamismo e del progresso tecnologico. Il manifesto esprime il desiderio di rottura radicale con il passato e con i valori tradizionali, promuovendo una nuova estetica basata sulla velocità, l’energia, l’industria e la guerra.
Contenuti principali del Manifesto del Futurismo
Il manifesto è articolato in una sezione introduttiva in cui Marinetti racconta una sorta di esperienza simbolica legata a un incidente automobilistico, seguito da 11 punti programmatici che riassumono i principi cardine del futurismo.
1. Introduzione e la visione dinamica del futuro
Nell’introduzione, Marinetti descrive un episodio in cui lui e i suoi amici guidano un’automobile a tutta velocità, un simbolo della modernità e della nuova estetica. Marinetti e i suoi compagni affrontano il pericolo della velocità, e un incidente automobilistico diventa la metafora della distruzione del vecchio mondo, che lascia spazio alla nascita del futuro. L’automobile, simbolo della macchina e del progresso tecnologico, è esaltata come emblema della nuova epoca.
“Avevamo vegliato tutta la notte — io e i miei amici — sotto lampade moschee dai doppi becchi di ottone, colmi come noi di un orgoglio gigantesco…”
Con queste parole, Marinetti introduce la carica energetica e visionaria del futurismo, che si oppone alla tranquillità del passato e alla staticità della cultura accademica, ponendo l’accento sulla movimentazione e l’azione.
2. I punti del Manifesto
1. Celebrazione del pericolo e dell’audacia
Marinetti esalta il pericolo, l’audacia, il coraggio e la ribellione. Il futurismo rifiuta la moderazione e l’equilibrio, tipici delle epoche passate, per promuovere l’azione e la sfida al limite. L’entusiasmo per il rischio è visto come fonte di vita e creatività.
“Noi vogliamo cantare l’amor del pericolo, l’abitudine all’energia e alla temerità.”
2. La bellezza della velocità
Il movimento vuole celebrare la velocità e l’energia come nuove forme di bellezza. La velocità è il simbolo della modernità, incarnata dall’automobile, dai treni, dalle macchine e dalle industrie. Essa esprime l’efficienza e il dinamismo della nuova società industriale.
“La bellezza della velocità. Un’automobile da corsa… è più bello della Vittoria di Samotracia.”
3. La glorificazione della guerra
Il futurismo considera la guerra come la più alta espressione della vitalità umana, e come uno strumento per rigenerare e purificare la società. La guerra è vista come “la sola igiene del mondo” perché spazza via ciò che è decadente e stagnante, permettendo la creazione di qualcosa di nuovo.
“Noi vogliamo glorificare la guerra — sola igiene del mondo — il militarismo, il patriottismo, il gesto distruttore dei libertari, le belle idee per cui si muore.”
4. Distruzione del passato
Marinetti invoca la necessità di distruggere il passato. I musei, le biblioteche e le accademie sono visti come luoghi di conservazione del vecchio e del superato, dove la cultura è staticamente custodita. Il futurismo vuole liberare l’arte e la cultura dai vincoli della tradizione, invocando la distruzione fisica di queste istituzioni.
“Noi vogliamo distruggere i musei, le biblioteche, le accademie d’ogni specie, e combattere contro il moralismo, il femminismo, e contro ogni viltà opportunistica o utilitaria.”
5. Esaltazione dell’industria e della tecnologia
Il futurismo celebra il mondo industriale e tecnologico, con le sue fabbriche, le sue macchine e la sua efficienza. Questi sono visti come i nuovi motori del progresso umano e artistico. Marinetti e i futuristi vogliono una nuova estetica basata su questi elementi moderni, che sostituisca l’arte ispirata dalla natura e dalla tradizione.
“Noi canteremo le grandi folle agitate dal lavoro, dal piacere o dalla sommossa; canteremo il vibrante fervore notturno degli arsenali e dei cantieri incendiati da violente lune elettriche.”
6. Disprezzo per la vecchia moralità
Marinetti rifiuta i valori morali tradizionali, considerati ormai vecchi e inutili. Il moralismo borghese, il femminismo e ogni forma di moderazione vengono rigettati come ostacoli alla piena espressione della vitalità e della forza umana.
“Noi vogliamo liberarci dal moralismo e da ogni vecchiaia utilitaria.”
7. Esaltazione del patriottismo e del militarismo
Il movimento futurista si colloca anche in un contesto di nazionalismo e militarismo, esaltando l’amore per la patria e l’importanza della guerra come strumento di affermazione. Questa visione, tuttavia, porterà in seguito a un’avvicinamento di alcuni futuristi al regime fascista, che condivideva l’esaltazione della guerra e del patriottismo.
“Noi vogliamo glorificare il militarismo, il patriottismo, il gesto distruttore.”
8. Rifiuto del sentimentalismo e della tradizione umanistica
Marinetti disprezza il sentimentalismo e gli ideali dell’umanesimo. Il mondo moderno richiede uomini e artisti forti, capaci di esprimere l’energia del proprio tempo. Il sentimento, la contemplazione e l’introspezione sono visti come ostacoli alla modernità.
9. Rottura con il passato
Il futurismo si pone in netta rottura con il passato: non solo è necessario distruggere le istituzioni che lo custodiscono, ma bisogna superare anche le idee, le forme artistiche e i valori ad esso legati.
“Noi vogliamo demolire le città, per far sorgere nuove città, moderne e dinamiche.”
10. L’esaltazione della ribellione e dell’azione
Il manifesto invoca una letteratura e un’arte basate sull’azione, sulla ribellione e sul movimento. I futuristi respingono la cultura accademica e propongono un’arte che sia capace di esprimere la forza delle emozioni primordiali e dell’azione diretta, in contrapposizione alla riflessione e alla passività.
11. Il rifiuto del passato come necessità per creare il futuro
Il manifesto conclude con l’affermazione che solo distruggendo il passato si potrà creare un futuro nuovo e autentico. L’arte futurista deve essere dinamica, aggressiva e anticonformista, in grado di esprimere il caos e la velocità della vita moderna.
Impatto del Manifesto e conclusioni
Il Manifesto del Futurismo rappresenta uno degli atti di fondazione più radicali e provocatori della modernità artistica e culturale del XX secolo. Marinetti e i futuristi cercano di rompere con ogni convenzione, puntando alla distruzione del passato per affermare l’arte come espressione dell’energia e della velocità del mondo contemporaneo. La celebrazione della tecnologia, della velocità, della guerra e della macchina ha anticipato molte delle dinamiche che si sarebbero manifestate nel XX secolo, anche se il futurismo, per alcuni aspetti, finirà per intrecciarsi con il fascismo a causa della sua esaltazione del militarismo e del patriottismo.
Il Manifesto del Futurismo ha ispirato molte avanguardie artistiche, dal cubismo al dadaismo, lasciando un’impronta profonda nella cultura europea. Tuttavia, il suo messaggio è stato anche oggetto di critiche, soprattutto per la sua esaltazione della violenza e della guerra, che alcuni hanno interpretato come una giustificazione del totalitarismo.