
Eolo, Odissea, X, vv. 1-55
28 Dicembre 2019
La tela di Penelope Odissea, II, vv. 82-128
28 Dicembre 2019Il pianto di Ulisse nel libro VIII dell’Odissea (vv. 471-538) è uno dei momenti più intensi e simbolici del poema omerico.
Durante un banchetto presso la corte del re Alcinoo, il cantore Demodoco narra storie legate alla guerra di Troia, toccando corde emotive profonde nell’animo di Ulisse. Questo episodio rivela la vulnerabilità dell’eroe, mostrandolo non solo come un uomo astuto e coraggioso, ma anche come un essere umano capace di provare dolore, nostalgia e compassione.
Di seguito analisi dei versi 471-538 del libro ottavo dell’Odissea con citazioni in greco e traduzioni italiane, evidenziando il significato e i temi principali del brano.
Contesto generale
Ulisse si trova sull’isola dei Feaci, ospite del re Alcinoo e della regina Arete. Durante un banchetto, il cantore Demodoco intrattiene gli ospiti con storie legate alla guerra di Troia, tra cui l’episodio del cavallo di legno, che fu ideato da Ulisse stesso. Le parole del cantore risvegliano in Ulisse ricordi dolorosi della guerra e delle sofferenze patite durante il lungo viaggio di ritorno a Itaca. L’eroe, sopraffatto dalle emozioni, scoppia in lacrime, nascondendo il volto per non rivelare la sua identità.
Analisi dei versi 471-538
1. La reazione di Ulisse alle parole di Demodoco (vv. 471-491)
Mentre Demodoco canta le gesta eroiche della guerra di Troia, Ulisse prova un profondo dolore al ricordo dei compagni perduti e delle tragedie vissute. Egli cerca di nascondere le sue lacrime coprendosi il volto con il mantello.
Testo greco (vv. 481-483):
ὣς ἄρα φωνήσας κλυτὸς ἀοιδὸς ἐέλδωρ
ἔκλυεν Ἀργείων· τῶν δ’ αὖ θάλπετο θυμὸς
εἰς ἕκαστον, ἀλλ’ Ὀδυσῆϊ μάλιστα.
Traduzione italiana:
Così cantando, il famoso cantore suscitò
l’attenzione degli Achei; e nei loro cuori si accese il desiderio,
ma soprattutto in Odisseo.
Questi versi evidenziano come la narrazione di Demodoco tocchi direttamente il cuore di Ulisse, riportandogli alla mente i dolorosi eventi della guerra.
2. Il pianto nascosto di Ulisse (vv. 492-505)
Ulisse, incapace di trattenere le lacrime, si copre il volto con il mantello per non rivelare la sua identità. Questo gesto dimostra la sua vulnerabilità e il suo desiderio di mantenere un’apparenza di forza davanti agli altri.
Testo greco (vv. 496-498):
τὸν δ’ ἄρ’ ὑπὸ πτερύγων ἀμφιβλώσκων ἀνὰ δάκρυ
καλύψατο παρφάλῳ ἱμάτιον· αὐτὰρ ἐπεὶ οὖν
λύγρα πάθη τε μόχθους τ’ ἐμνήσθη πολέας τε.
Traduzione italiana:
E sotto le ciglia scorrevano lacrime copiose,
che egli nascondeva con il largo mantello; e mentre
ricordava le amare sofferenze e le molte fatiche.
Qui emerge il contrasto tra l’immagine pubblica di Ulisse, l’eroe astuto e forte, e la sua dimensione privata, fatta di dolore e nostalgia. Il mantello diventa un simbolo della sua capacità di celare le emozioni.
3. La scoperta del dolore da parte di Alcinoo (vv. 506-520)
Alcinoo, notando il turbamento di Ulisse, interrompe il canto di Demodoco e invita l’ospite a rivelarsi. Egli dimostra grande sensibilità e rispetto per le emozioni dell’eroe, invitandolo a condividere la sua storia.
Testo greco (vv. 512-514):
τίπτε σὺ, ὦ ξεῖνε, τόσον κλαίεις καὶ στενάχεις,
ἐξ ὕπνου σε δὲ κηδὸς ἐπήλυθεν, ἠδὲ καὶ ἄλγος;
πάντες γὰρ βροτοί ἐσμεν, ἐπεὶ καὶ σοὶ τόδε πάντα.
Traduzione italiana:
Perché piangi e gemi così, o straniero?
Qualche pensiero ti ha colpito dal sonno, insieme al dolore?
Siamo tutti mortali, poiché anche tu sei soggetto a tutto questo.
Queste parole di Alcinoo riflettono l’empatia e la comprensione verso il dolore umano, invitando Ulisse a esprimersi liberamente.
4. La confessione di Ulisse (vv. 521-538)
Ulisse, riconoscendo la gentilezza di Alcinoo, decide di rivelare la propria identità e di raccontare le sue avventure. Questo momento segna l’inizio della narrazione delle vicende che costituiscono il nucleo centrale del poema.
Testo greco (vv. 529-531):
ἀλλ’ ὅτε δὴ καὶ ἐγὼν ἀνερύσσομαι ὄνομα κλυτόν,
ὥς κεν ἔπειτ’ ἐπιδεύῃς ἀκούων ἀνδρὸς ἀκούων,
ὅσσ’ ἐμόγησα, πάθη δ’ ἀνθρώπων ἐπαληθείς.
Traduzione italiana:
Ma ora io rivelerò il mio nome glorioso,
affinché tu possa ascoltare, conoscendo l’uomo,
tutte le prove che ho affrontato e le sofferenze degli uomini.
Queste parole segnano il passaggio da un Ulisse anonimo a un eroe pronto a narrare la sua storia, condividendo con gli altri le sue esperienze e il suo dolore.
Temi principali
1. Vulnerabilità dell’eroe
Il pianto di Ulisse rivela la sua umanità, dimostrando che anche gli eroi possono provare dolore e nostalgia. Questo episodio smorza l’immagine stereotipata del guerriero invincibile, mostrandolo come un uomo profondamente segnato dalle sue esperienze.
2. Empatia e ospitalità (xenia )
La reazione di Alcinoo e dei Feaci riflette i valori della società omerica, in cui l’ospitalità e la comprensione verso il dolore altrui sono fondamentali. Alcinoo si dimostra un ospite attento e rispettoso, incoraggiando Ulisse a condividere la sua storia.
3. Memoria e narrazione
Il pianto di Ulisse è scatenato dai ricordi evocati dal canto di Demodoco. Questo episodio sottolinea l’importanza della memoria e della narrazione nel processo di elaborazione del dolore e nella costruzione dell’identità personale.
Conclusione
Il pianto di Ulisse nel libro VIII dell’Odissea (vv. 471-538) è un momento cruciale che rivela la profondità emotiva dell’eroe e il suo rapporto con il passato. Attraverso citazioni in greco e traduzioni italiane, emerge l’importanza dei temi della vulnerabilità, dell’ospitalità e della memoria nel poema omerico. Questo episodio segna una svolta narrativa, poiché introduce la confessione di Ulisse e la sua decisione di raccontare le proprie avventure.
NON DIMENTICARE : Il pianto di Ulisse durante il canto di Demodoco rivela la sua vulnerabilità e il peso delle sofferenze patite. Attraverso citazioni in greco e traduzioni italiane, si evidenzia come questo momento sia centrale per comprendere l’umanità dell’eroe e il ruolo dell’ospitalità e della narrazione nel poema. L’episodio prepara il terreno per la rivelazione della sua identità e per il racconto delle sue avventure.