Le “ombre della ragione”
Le “ombre della ragione” sono un concetto chiave del preromanticismo, riferendosi a tutto ciò che la ragione illuminista non è in grado di spiegare o controllare. In questo contesto, l’uomo si riscopre limitato, fragile e incapace di ridurre la complessità della vita e della natura a schemi razionali. Si fa strada una rivalutazione di tutto ciò che è oscuro, misterioso, irrazionale, e che evoca sentimenti profondi come il sublime, l’angoscia, la malinconia e la paura. Questi sentimenti si manifestano spesso nell’arte e nella letteratura dell’epoca attraverso paesaggi notturni, rovine, tombe e atmosfere gotiche.
Il preromanticismo, quindi, mette in discussione l’ottimismo illuminista, sostenendo che la ragione non è sufficiente per comprendere appieno l’essenza dell’uomo e dell’universo. Le emozioni, i sogni, i terrori, i lati più oscuri e profondi della psiche umana emergono come dimensioni fondamentali dell’esperienza, che non possono essere né ridotte né spiegate dalla pura razionalità. Da qui l’interesse per temi come la morte, l’ignoto e il soprannaturale, che caratterizzano molte opere preromantiche, come quelle di Ossian e il romanzo gotico.
Preromanticismo e natura
Un altro aspetto importante del preromanticismo è il cambiamento nel modo di percepire la natura. Mentre per gli illuministi la natura era spesso vista come un sistema ordinato e razionale, nel preromanticismo essa diventa un’entità selvaggia e incontrollabile, specchio dell’animo umano. La natura viene rappresentata come maestosa e terrificante, fonte sia di ispirazione che di angoscia, e simbolo dell’infinito e dell’inconoscibile. Il sentimento del “sublime” – il misto di paura e meraviglia che si prova davanti a fenomeni naturali imponenti come montagne, tempeste o abissi – è centrale nella sensibilità preromantica.
In sintesi, il preromanticismo segna un passaggio dalla fiducia illuministica nella ragione a una visione più complessa e problematica dell’esistenza, in cui le ombre della ragione – l’inspiegabile, il misterioso e l’irrazionale – assumono un ruolo di primo piano. Prepara il terreno al Romanticismo, che farà dell’individuo, della sua interiorità e del rapporto con la natura i temi centrali del proprio universo artistico e filosofico.