
Il commento di una poesia
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28 Dicembre 2019Analisi de “Il suonatore Jones” di Fabrizio De André (1971)
Testo della canzone e testo in originale inglese e traduzione italiana della poesia che ha ispirato Fabrizio De André
Il suonatore Jones (Fabrizio De André ‧ 1971)
In un vortice di polvere
Gli altri vedevan siccità A me ricordava La gonna di Jenny In un ballo di tanti anni faSentivo la mia terra
Vibrare di suoni, era il mio cuore E allora perché coltivarla ancora Come pensarla miglioreLibertà l’ho vista dormire
Nei campi coltivati A cielo e denaro A cielo ed amore Protetta da un filo spinatoLibertà l’ho vista svegliarsi
Ogni volta che ho suonato Per un fruscio di ragazze A un ballo Per un compagno ubriacoE poi se la gente sa
E la gente lo sa che sai suonare Suonare ti tocca Per tutta la vita E ti piace lasciarti ascoltareFinii con i campi alle ortiche
Finii con un flauto spezzato E un ridere rauco E ricordi tanti E nemmeno un rimpianto |
Fiddler Jonesby Edgar Lee Masters The earth keeps some vibration going |
Il suonatore Jonestraduzione in italiano dall’originale di Edgar Lee Masters La terra ti suscita |
1. Contesto e tema centrale
La canzone racconta la storia di Jones, un suonatore la cui vita è segnata dall’arte, dalla libertà e dalla decadenza. Attraverso immagini evocative, De André esplora:
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L’arte come destino (“Suonare ti tocca / Per tutta la vita“).
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La libertà ambivalente, legata alla terra e alla musica, ma anche alla delusione (“Libertà l’ho vista dormire… svegliarsi“).
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Il contrasto tra ideale e realtà: i campi abbandonati (“alle ortiche“) e il flauto spezzato simboleggiano fallimento e memoria.
2. Lessico poetico
De André usa un linguaggio concreto ma simbolico, con:
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Termini evocativi: “vortice di polvere”, “gonna di Jenny”, “fruscio di ragazze” → richiamano memoria e sensualità.
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Parole contrastanti: “cielo e denaro” vs “cielo e amore”; “filo spinato” (oppressione) vs “libertà”.
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Arcaismi e registri misti: “rauco” (poetico), “compagno ubriaco” (parlato).
3. Figure retoriche
Metafore e simboli
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“Vortice di polvere” → tempo che cancella, ma anche movimento vitale (il ballo).
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“La gonna di Jenny” → simbolo di giovinezza e desiderio.
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“Flauto spezzato” → arte e vita interrotte.
Antitesi e ossimori
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“Libertà l’ho vista dormire / …svegliarsi” → libertà come forza intermittente.
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“Cielo e denaro / cielo e amore” → contrasto tra materiale e spirituale.
Anafora e ripetizioni
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“Libertà l’ho vista…” (ripetuto) → insistenza sul tema centrale.
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“E allora perché coltivarla ancora / Come pensarla migliore” → domanda retorica che sottolinea la delusione.
Sinestesia e immagini sensoriali
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“Sentivo la mia terra / vibrare di suoni” → fusione di tatto e udito.
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“Fruscio di ragazze” → suono associato al movimento.
Enjambement
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“Finii con i campi alle ortiche / Finii con un flauto spezzato” → crea un ritmo spezzato, adatto alla narrazione di decadenza.
4. Struttura e musicalità
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Versi liberi con ritmo narrativo, tipico della canzone d’autore.
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Assonanze (“polvere”/”Jenny”; “ortiche”/”rauco”) danno fluidità.
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Climax discendente: dalla vitalità del ballo alla desolazione finale (“né un rimpianto“).
5. Interpretazione
De André dipinge un ritratto amaro dell’artista:
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La musica è sia salvezza (“libertà che si sveglia“) che condanna (“suonare ti tocca“).
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La terra (simbolo di radici e lavoro) è abbandonata, come i sogni.
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La libertà è protetta da filo spinato: illusoria o difesa a caro prezzo?
Conclusione: Una canzone/poesia sulla caducità e sulla resistenza dell’arte, dove persino la mancanza di rimpianto (“nemmeno un rimpianto“) diventa dichiarazione di accettazione.