
La passione d’amore dal De rerum natura di Lucrezio IV 1129-1140
28 Dicembre 2019
Testimonianze poetiche preletterarie in latino
28 Dicembre 2019Il rapporto tra la cultura latina e quella greca è uno dei temi più affascinanti e centrali della storia di Roma e, più in generale, della civiltà occidentale.
Non fu un semplice assorbimento, ma un complesso processo di incontro, scontro e fusione, che plasmò profondamente l’identità romana e influenzò l’intera Europa.
1. L’Incontro: Le Origini e le Prime Influenze (VIII-III secolo a.C.)
Il primo contatto significativo tra Romani e Greci avvenne molto presto, attraverso diverse vie:
- Le Colonie della Magna Grecia: Già a partire dall’VIII secolo a.C., i Greci fondarono numerose colonie nel Sud Italia (Magna Grecia) e in Sicilia. Queste città (come Cuma, Taranto, Siracusa, Napoli) erano centri di cultura, arte e commercio, e i Romani, sebbene ancora una potenza regionale, ne subirono l’influenza indiretta.
- Contatti Commerciali e Scambi: Fin dalle origini, Roma ebbe contatti commerciali con le città greche, che portarono all’introduzione di tecniche artigianali, prodotti e, in misura minore, vocaboli e idee.
- La Mediazione Etrusca: Anche gli Etruschi, che a loro volta erano stati fortemente influenzati dalla cultura greca, agirono da mediatori, trasmettendo a Roma elementi culturali ellenici.
- Schiavi e Liberti Greci: Con le prime conquiste romane nell’Italia meridionale (es. Taranto nel 272 a.C.), molti Greci colti arrivarono a Roma come schiavi. Tra questi, figure come Livio Andronico (un liberto di Taranto) ebbero un ruolo cruciale, agendo come precettori e introducendo direttamente la cultura greca nell’ambiente romano.
2. Lo Scontro: Diffidenza e Conservatorismo (III-II secolo a.C.)
Nonostante l’innegabile fascino della cultura greca, l’ellenizzazione di Roma non fu priva di resistenze e sospetti. Molti Romani, legati ai valori del mos maiorum (i costumi degli antenati), temevano che l’influenza greca potesse corrompere la tradizionale virtus romana, la frugalità e la serietà.
- La Reazione dei Tradizionalisti: Figure come Marco Porcio Catone il Censore (III-II secolo a.C.) si fecero portavoce di questa opposizione. Catone criticava aspramente la filosofia greca (considerata sovversiva e sofista), la retorica (che vedeva come una manipolazione), il lusso e la “mollezza” dei costumi greci. Egli promuoveva un ritorno alla semplicità della vita contadina e militare romana, e si impegnò a preservare la purezza della lingua latina.
- Provvedimenti e Espulsioni: Ci furono tentativi ufficiali di arginare l’influenza greca. Ad esempio, furono espulsi filosofi e retori greci da Roma in più occasioni (come nel 161 a.C. e 173 a.C.), e furono proibiti o limitati alcuni culti greci considerati eccessivamente estatici o “dissoluti” (come i Baccanali nel 186 a.C.).
- La Visione di Orazio: La complessità di questo rapporto è ben riassunta nel celebre verso di Orazio: “Graecia capta ferum victorem cepit et artes intulit agresti Latio” (“La Grecia vinta conquistò il fiero vincitore e introdusse le arti nel Lazio agreste”). Questo verso coglie la paradossale situazione di Roma, che, pur essendo militarmente superiore e conquistatrice, finì per essere “conquistata” culturalmente dal mondo ellenico.
3. La Fusione: Una Nuova Cultura Romano-Ellenistica (II secolo a.C. in poi)
Nonostante le resistenze, la forza della cultura greca e l’apertura di ampi settori dell’aristocrazia romana portarono a una profonda e irreversibile fusione, dando vita a quella che oggi chiamiamo cultura classico-romana o greco-romana.
- Letteratura: Questo è forse l’ambito più evidente della fusione.
- Nascita della Letteratura Latina: La letteratura latina nacque proprio a imitazione e rielaborazione dei generi greci. Livio Andronico tradusse l’Odissea e introdusse il teatro. Nevio scrisse un poema epico di argomento romano, ma con forme influenzate dal greco.
- Ennio: Considerato il “padre” della letteratura latina, Ennio abbandonò il verso saturnio indigeno per introdurre l’esametro, il metro epico greco per eccellenza.
- Cicerone: Figura emblematica della fusione. Grande oratore e prosatore latino, fu profondamente influenzato dalla retorica e dalla filosofia greca, che rielaborò in latino.
- Poeti Augustei (Virgilio, Orazio, Ovidio): Questi autori attinsero ampiamente ai modelli greci (Omero per Virgilio, la lirica greca per Orazio, l’elegia ellenistica per Ovidio), ma con originalità e una sensibilità spiccatamente romana.
- Filosofia: I Romani non svilupparono una filosofia originale, ma adottarono e rielaborarono le scuole filosofiche greche, in particolare lo Stoicismo (molto apprezzato per i suoi valori etici di virtus e gravitas), l’Epicureismo e il Cinismo. Filosofi greci vennero a insegnare a Roma, come Carneade e Panezio.
- Arte e Architettura:
- Scultura e Pittura: Inizialmente legata a una tradizione più pratica e realistica (ritratti, imagines maiorum), l’arte romana fu poi profondamente influenzata dai modelli ellenistici, adottando l’estetica greca e producendo copie di opere famose.
- Architettura: Roma unì la maestria ingegneristica (acquedotti, strade, ponti) con le forme e gli ordini architettonici greci (dorico, ionico, corinzio), creando uno stile monumentale distintivo (es. templi, teatri).
- Religione: Si verificò un ampio sincretismo religioso. Gli dèi romani furono spesso assimilati alle divinità greche (Giove/Zeus, Giunone/Era, Marte/Ares, ecc.), assumendone miti e iconografie. Furono importati e adattati anche culti misterici orientali di origine greca o ellenistica.
- Educazione: Il sistema educativo romano si modellò su quello greco. I giovani aristocratici romani studiavano il greco e spesso si recavano in Grecia (in particolare ad Atene) per completare la loro formazione in filosofia e retorica.
- Lingua: Sebbene il latino rimase la lingua ufficiale dell’Impero in Occidente, il greco fu la lingua franca nell’Oriente ellenizzato. Molti Romani colti erano bilingui, e il latino stesso assorbì numerosi prestiti lessicali dal greco, soprattutto in ambito filosofico, scientifico e artistico.
Conclusione
L’incontro, lo scontro e la fusione tra la cultura latina e quella greca diedero vita a una civiltà greco-romana che è la base della cultura occidentale. I Romani, con la loro pragmatica capacità organizzativa e la loro sensibilità giuridica, fecero propria la raffinatezza intellettuale, estetica e filosofica dei Greci, rielaborandola e diffondendola in un vasto impero. Questo processo di ellenizzazione, pur avendo generato iniziali resistenze, fu un motore inarrestabile di innovazione e crescita per Roma, lasciando un’eredità culturale di inestimabile valore che continua a plasmare il nostro mondo.