
Università, l’Italia retrocede
27 Gennaio 2019


Secondo un nostro sondaggio, è inaffidabile la correzione degli scritti del conco…
27 Gennaio 2019900 contenuti e un facebook per le scuole
Innovazione, nasce il Facebook” per insegnanti e scuole
Su innovascuola.it anche la Libreria digitale con 900 contenuti
Firewolf – 24 gennaio 2010
(Velino) – Community, bacheche, chat e condivisione di file didattici. E ancora, agende e forum per discutere fra insegnanti e con gli studenti. Il tutto sempre sotto l’occhio vigile di un docente. E’ il social network MyInnova, il Facebook” delle scuole italiane – visionato in anteprima dal VELINO -, una delle novità più originali del portale www.innovascuola.gov.it. Un sito nel quale i docenti e gli alunni delle scuole primarie e secondarie (di primo e secondo grado) possono accedere alla libreria digitale, al canale di Innovascuola su Youtube, alle pillole formative”, agli approfondimenti e a tutto quello che riguarda le iniziative per l’innovazione della scuola (inclusa la lista completa degli istituti che hanno partecipato al bando per l’assegnazione della lavagna interattiva multimediale). Il nuovo social network, ancora quasi sperimentale e partito in punta di piedi – non è stato ancora lanciato da nessuna campagna di comunicazione -, ha già oltre un centinaio di iscritti. L’idea di MyInnova è nata ed è stata sviluppata dal Dipartimento per lInnovazione del ministero per la Funzione Pubblica. Il concetto di social network, ormai diventato così famoso in Italia proprio grazie a Facebook, viene applicato alla didattica (come fanno già molte scuole nel mondo), e diventa un progetto aperto a professori e scuole in unottica di continua condivisione di dati ed esperienze. Con alcune precise caratterizzazioni. Innanzitutto la possibilità di creare un profilo come gestore è riservata solo agli insegnanti, i quali si registrano e vengono dotati di un indirizzo di posta elettronica con il dominio istruzione.it.
A quel punto, ogni docente è libero di creare quante community vuole, magari una per ogni classe nella quale insegna, oppure partecipare a quelle già esistenti. E solo l’insegnante, in veste di gestore, può abilitare all’iscrizione al social network gli studenti, i quali avranno soltanto le capacità” tecniche necessarie per interagire nella community e non quelle permesse al gestore. Tutto questo, come si può immaginare, per evitare episodi spiacevoli da parte degli alunni e garantire la presenza di un adulto a tutela” dei minori online. A disposizione di ogni insegnante che si iscrive a MyInnova, ci sono una serie di strumenti come lagenda, il calendario e la chat per comunicare con altri colleghi. E c’è poi uno spazio per poter catalogare ed organizzare materiale didattico che può essere scaricato dalla Libreria digitale sul portale Innovascuola o da altre fonti. Questo spazio collega strettamente il social network alla sua funzione principale di strumento didattico. Infatti sul portale è presente una Libreria digitale con oltre 900 contenuti di carattere multimediale (detti ccd, ovvero contenuti didattici digitali, dagli addetti ai lavori), selezionati dalla redazione del sito e autorizzati da un gruppo di insegnanti esperti in tecnologie.
Questi contenuti possono essere di diverso tipo, ma sono tutti caratterizzati dalla multimedialità: si va da un gioco con le quattro operazioni matematiche di base per i bimbi delle primarie a un vero e proprio minicorso animato per la pronuncia della parole e delle frasi in inglese, da software più elaborati per ripetere le formule di matematica alle secondarie al cruciverba visuale in inglese, studiato per i neofiti. Ma i contenuti selezionati dagli esperti riguardano anche link a siti esterni (con una certa attenzione a preferire quelli senza banner pubblicitari e a evitare assolutamente quelli con banner equivoci” o che possano turbare i bimbi), fra cui musei multimediali e portali sull’astronomia, sui rudimenti di fotografia, sulla Roma antica in 3D o su curiosità varie. La maggior parte di questi contenuti sono di libero accesso, perché già sul web come software open source o perché erano stati fatti da alcune scuole che hanno poi condiviso il lavoro fatto. In altri casi, diversi editori hanno messo a disposizione gratuitamente i loro lavori. Con un bando pubblicato dal ministero per lInnovazione, le case editrici hanno la possibilità di registrarsi sul sito e di offrire una sorta di vetrina dei loro prodotti. Tutti i contenuti sono ad ogni modo accompagnati da una scheda di valutazione curata dalla redazione del sito e dai tecnici del Dipartimento per lInnovazione.
All’interno di www.innovascuola.gov.it ci sono anche altri spazi, sempre dedicati all’utilizzo delle tecnologie nelle scuole. Sul canale aperto da Innovascuola su Youtube è possibile visualizzare alcuni video che spiegano come usare le tecnologie oppure vengono condivisi lavori già svolti da istituti italiani. Per i docenti ancora poco avvezzi al computer, il sito offre pillole formative”: un manuale su come fare ricerche in internet, utilizzare blog, social network e nuove tecnologie nella didattica. Infine, sul sito ci sono due spazi istituzionali”. Il primo è dedicato al ministero dei Beni culturali, che spiega in brevi schede come funzionano i portali Culturaitalia, Internet culturale e il catalogo di ricerca online (Opac) del sistema bibliotecario italiano. Il secondo spazio è quello dedicato al motore di ricerca del vocabolario e dellenciclopedia Treccani. Grazie al quale si viene direttamente rimandati sul sito della prestigiosa istituzione culturale. Un link che, in un certo senso, rappresenta simbolicamente il ponte fra il mondo del sapere tramandato su carta e quello conservato e trasmesso in via telematica