Ortis e Parini a Milano di Ugo Foscolo
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28 Dicembre 2019Ugo Foscolo (1778-1827) fu un poeta, scrittore e intellettuale di origine greca ma profondamente legato alla cultura italiana e al contesto europeo dell’epoca.
La sua produzione letteraria e il suo pensiero sono influenzati sia dal Neoclassicismo che dal Romanticismo, movimenti culturali che segnarono la sua epoca. Foscolo, noto per opere come Le ultime lettere di Jacopo Ortis, i Sepolcri, e numerosi sonetti, rappresenta l’incontro di ideali estetici e riflessioni esistenziali, tra cui spiccano il patriottismo, il pessimismo esistenziale, il culto della bellezza e il tema della morte.
Temi e idee centrali nella cultura di Ugo Foscolo
- Patriottismo e ideali di libertà: Foscolo visse durante l’epoca napoleonica e risentì fortemente dell’influenza di quegli ideali di libertà e indipendenza che caratterizzavano la sua epoca, soprattutto nella prima fase. In gioventù, aderì con entusiasmo agli ideali rivoluzionari francesi e vide in Napoleone Bonaparte una speranza di liberazione dalla dominazione austriaca in Italia. Tuttavia, il suo entusiasmo svanì quando Napoleone firmò il Trattato di Campoformio (1797), cedendo Venezia all’Austria: questo atto fu per lui un tradimento degli ideali rivoluzionari e segnò profondamente la sua visione politica e poetica. L’episodio è centrale nel suo romanzo Le ultime lettere di Jacopo Ortis, considerato il primo romanzo epistolare italiano, in cui Jacopo Ortis si suicida dopo aver visto traditi gli ideali di libertà per cui aveva lottato.
- Pessimismo esistenziale e disillusione: L’esperienza di disillusione politica portò Foscolo a sviluppare un pessimismo esistenziale, in cui la vita appare come una sequenza di illusioni infrante. Questo sentimento si riflette nel personaggio di Jacopo Ortis, ma anche nella sua stessa visione del mondo. Foscolo fu profondamente influenzato dalle filosofie materialiste e meccanicistiche del Settecento, secondo cui l’essere umano è condannato a un’esistenza segnata dalla precarietà e dall’ineluttabilità della morte. Da qui deriva il concetto foscoliano di “illusioni”: l’uomo, per trovare un senso alla propria vita, crea delle illusioni consolatorie, tra cui l’amore, la gloria e la bellezza, che però non riescono a superare la caducità della vita.
- Le “illusioni” e il valore della poesia: Pur consapevole della loro natura illusoria, Foscolo considera fondamentali questi ideali perché, in un mondo dominato dal materialismo e dalla corruzione, esse rappresentano un modo per trascendere la realtà. La poesia, per lui, è uno strumento essenziale per dare voce e forma a queste illusioni. Foscolo stesso ritiene che la poesia possa sublimare i sentimenti e i valori umani, conferendo loro una sorta di immortalità ideale. Nella sua poetica, quindi, convivono la consapevolezza della caducità della vita e il tentativo di superarla attraverso l’arte e la bellezza.
- Il culto dei sepolcri e la memoria: Il tema della morte e della memoria è centrale nella sua opera. Nel carme Dei Sepolcri (1807), Foscolo esprime il valore etico e civile dei sepolcri, intesi come simboli della continuità storica e culturale. Foscolo sostiene che, attraverso i sepolcri, i vivi possono conservare la memoria dei defunti e che questa memoria, trasmessa di generazione in generazione, contribuisce a dare un senso di identità e di appartenenza alla comunità. Nel contesto italiano, dominato dalle potenze straniere, i sepolcri diventano simbolo della patria e della sua storia. Il culto dei morti, quindi, si eleva a un valore eterno, capace di unire le generazioni e di preservare i valori della nazione.
- La bellezza e l’estetica neoclassica: Foscolo fu fortemente influenzato dal Neoclassicismo, che si riflette nella sua ricerca della bellezza ideale e nella struttura formale dei suoi componimenti. Ammiratore di autori classici come Omero, Virgilio e Tasso, Foscolo trovava nella cultura greco-romana i modelli di grandezza e di perfezione a cui aspirare. Nella sua opera, la bellezza non è solo estetica, ma assume un valore etico, poiché rappresenta l’armonia ideale che l’uomo cerca di raggiungere in un mondo disarmonico. Anche l’amore per la patria e la memoria dei defunti, alla fine, si fondano su ideali di bellezza e nobiltà, in cui la poesia diventa espressione di queste verità eterne.
- Il mito dell’esilio e della fuga: Foscolo è spesso considerato un poeta dell’esilio, poiché visse gran parte della sua vita lontano dalla sua terra. Fu costretto ad abbandonare l’Italia a causa delle sue posizioni politiche e morì in Inghilterra nel 1827. L’esilio non è solo una condizione fisica, ma anche un simbolo della sua alienazione esistenziale. Il tema dell’esilio è presente nei suoi sonetti e riflette il suo senso di estraneità rispetto al mondo e alla realtà che lo circondano. Questa condizione lo avvicina agli eroi romantici, costretti a vivere lontano dalla patria o dai luoghi amati.
La filosofia delle “illusioni” e il ruolo della poesia
Foscolo sviluppa una filosofia delle illusioni, nella quale l’essere umano, nonostante sia consapevole dell’inevitabilità della morte e della fugacità della vita, costruisce delle illusioni per dare un senso alla propria esistenza. Tra queste illusioni ci sono la gloria, la patria, l’amore e la bellezza: elementi che, pur non potendo vincere la morte, riescono a lasciare una traccia di sé nel mondo.
Per Foscolo, la poesia è il mezzo attraverso cui queste illusioni possono essere celebrate e conservate. La poesia diventa quindi un atto eroico e solenne, che permette di elevare la realtà e di sfuggire, seppur temporaneamente, alla caducità dell’esistenza. Questo tema emerge chiaramente nei Sepolcri, in cui Foscolo afferma il valore eterno della memoria e della poesia come strumenti per rendere immortali i valori umani.
Foscolo tra Neoclassicismo e Romanticismo
Foscolo è un autore di transizione tra il Neoclassicismo e il Romanticismo. Da un lato, aderisce all’estetica neoclassica e al culto della bellezza ideale, dall’altro si avvicina alla sensibilità romantica attraverso il suo pessimismo esistenziale e il suo culto della memoria. La sua poesia, pur rifacendosi ai modelli classici, esprime inquietudini e aspirazioni profondamente moderne.
Conclusione
La cultura e le idee di Ugo Foscolo riflettono le tensioni di un’epoca di cambiamenti radicali, in cui l’Italia si trovava sotto il dominio straniero e la società era attraversata dagli ideali della Rivoluzione francese e dalle nuove aspirazioni romantiche. Foscolo incarna la figura del poeta intellettuale, che cerca di dare voce ai valori della libertà, della bellezza e della memoria, e che si confronta con la disillusione e il senso dell’infinito. La sua poesia e il suo pensiero hanno lasciato un’impronta duratura nella cultura italiana, anticipando il Romanticismo e contribuendo alla formazione dell’identità culturale nazionale.