
Il bambino col pigiama a righe di John Boyne
28 Dicembre 2019
2. Ideale di vita. Prima elegia del primo libro del Corpus tibullianum, vv 13-24
28 Dicembre 2019La Matrona di Efeso dal Satyricon di Petronio
La novella della “Matrona di Efeso” è uno degli episodi più celebri e pungenti del Satyricon di Petronio, un’opera complessa e frammentaria del I secolo d.C. Inserita come fabula Milesia (un tipo di racconto licenzioso e avventuroso) nella narrazione principale, essa offre un’impietosa e ironica riflessione sulla natura umana, sulla fedeltà femminile e sulla caducità dei sentimenti.
1. Contesto nel Satyricon
Il Satyricon è un romanzo picaresco che narra le avventure di Encolpio, Ascilto e Gitone attraverso l’Italia meridionale, tra banchetti opulenti (come la famosa Cena Trimalchionis), amori omosessuali, furti e disavventure. Le fabulae Milesiae sono spesso inserite come digressioni raccontate da uno dei personaggi, rompendo il flusso narrativo principale ma offrendo spunti di riflessione (spesso cinici) sui temi affrontati. La “Matrona di Efeso” viene raccontata da Eumolpo, il poeta vagabondo, per dimostrare l’incostanza e la fragilità della fedeltà femminile.
2. Trama della Novella
La storia è ambientata a Efeso e narra di una matrona di straordinaria bellezza e fama per la sua castità e virtù. Alla morte del marito, ella è talmente affranta dal dolore da decidere di seguirlo nella tomba, un sepolcro sotterraneo, rifiutando ogni cibo e consolazione. La sua ancella più fedele la accompagna, determinata a morire con lei. La notizia del suo dolore estremo si diffonde, suscitando l’ammirazione generale.
Mentre la matrona si consuma nel lutto, un soldato è incaricato di sorvegliare i corpi di alcuni ladri crocifissi nei pressi del sepolcro, per evitare che vengano rimossi. Attratto dalla luce proveniente dalla tomba, il soldato scopre la matrona e la sua ancella. Dopo averle persuase a mangiare, egli inizia a corteggiare l’ancella e poi, tramite lei, la matrona stessa.
Con il passare dei giorni, la matrona, superato il primo dolore e sedotta dalle attenzioni del soldato, cede alle sue lusinghe e giace con lui nel sepolcro del marito.
Nel frattempo, i corpi dei ladri crocifissi vengono rubati dai loro parenti. Il soldato, temendo la punizione capitale per non aver adempiuto al suo dovere, si dispera e decide di suicidarsi. La matrona, per salvare l’amante che l’ha resa di nuovo felice, si spinge all’estremo: propone di appendere alla croce, al posto di uno dei ladri, il cadavere del proprio marito, il cui corpo giace ancora intatto nel sepolcro. Il soldato accetta, e la macabra sostituzione viene effettuata.
La novella si conclude con il ritorno della matrona alla vita normale, con un nuovo compagno, dimostrando come l’amore e le passioni umane possano facilmente sovvertire anche i più rigidi propositi di fedeltà e lutto.
3. Personaggi Chiave
- La Matrona: Inizialmente ritratta come l’emblema della fedeltà e della virtù, la sua figura subisce una rapida e radicale trasformazione. Il suo cambiamento non è giudicato moralmente da Petronio, ma semplicemente descritto come una manifestazione della natura umana, che tende al piacere e alla vita. È un personaggio dinamico, che passa dall’auto-annientamento al pragmatismo più estremo.
- Il Soldato: È un uomo pratico, abile nella seduzione, che rappresenta la forza vitale e il richiamo dei piaceri terreni. La sua figura è il catalizzatore del cambiamento della matrona.
- L’Ancella: La figura mediatrice, inizialmente fedele alla matrona, ma poi complice nella seduzione e infine nel macabro atto finale. La sua lealtà si sposta dal padrone defunto alla padrona viva e ai suoi nuovi desideri.
4. Temi e Interpretazioni
La novella della “Matrona di Efeso” è ricca di tematiche e possibili interpretazioni:
- La Satira della Fedeltà Femminile (e Umana): Il tema più evidente è la messa in discussione della presunta fedeltà eterna, in particolare quella femminile, che era un pilastro della morale romana tradizionale. Petronio la smonta con cinismo, mostrando come anche i più alti propositi siano effimeri di fronte alla forza degli istinti e delle passioni. In realtà, la satira si estende alla natura umana in generale, evidenziando l’ipocrisia e il pragmatismo che spesso si celano dietro nobili apparenze.
- La Forza della Vita sull’Ascetismo della Morte: La matrona passa da un rifiuto estremo della vita (volendo morire di fame) a un’affermazione altrettanto estrema della vita (disposta a sacrificare il cadavere del marito per salvare il nuovo amore). La novella è un inno, seppur cinico, alla forza della vita e della passione che trionfano sul lutto e sulla morte.
- Capovolgimento dei Valori: La storia capovolge i valori tradizionali romani. La pietas (rispetto verso i defunti, la famiglia), la fides (fedeltà, lealtà) e la gravitas (serietà, dignità) vengono beffardamente annullate dall’azione finale della matrona. Il rispetto per il corpo del defunto marito è sostituito da un macabro calcolo utilitaristico.
- L’Ironia e il Grottesco: Petronio usa un’ironia tagliente e un umorismo grottesco. La scena del corpo del marito usato come esca è volutamente eccessiva e scandalosa, mirata a scioccare il lettore e a evidenziare l’assurdità di certe convenzioni sociali.
- Critica Sociale (indiretta): Al di là della storia d’amore, la novella può essere letta come una critica alla società romana dell’epoca, dove l’apparenza e la reputazione contavano più della sostanza, e dove la morale poteva essere facilmente sacrificata per convenienza o passione.
5. Stile e Funzione Narrativa di Petronio
La novella è un esempio magistrale dello stile di Petronio:
- Eleganza e Ironia: Pur trattando temi scabrosi, la lingua è raffinata ed elegante, spesso parodica dello stile epico o tragico. L’ironia pervade ogni riga, rendendo la narrazione divertente e amara al tempo stesso.
- Realismo Crudo: Le descrizioni sono vivide e non edulcorate, mostrando la realtà umana con le sue bassezze e i suoi istinti.
- Narrativa Incapsulata: L’inserimento della novella come racconto all’interno del Satyricon è tipico della tecnica narrativa ellenistica (e poi romana, come nelle Metamorfosi di Apuleio). Permette a Petronio di esplorare temi diversi e di dare voce a personaggi secondari, mantenendo la varietà.
- Parodia: Alcuni studiosi vedono nella Matrona di Efeso una parodia delle figure femminili idealizzate della letteratura precedente, che pone in ridicolo l’eroismo e la fedeltà assoluta, preferendo mostrare la ben più umana e malleabile realtà dei fatti.
6. Conclusione
La novella della “Matrona di Efeso” è una gemma all’interno del Satyricon, un breve capolavoro che condensa la visione cinica e disincantata di Petronio sulla natura umana. Attraverso una trama sorprendente e un’ironia mordace, essa smaschera l’ipocrisia delle convenzioni sociali e rivela la forza irrefrenabile delle pulsioni vitali, che possono sovvertire ogni proposito morale, anche il più nobile. La sua fama è perdurata nei secoli, testimoniando la sua universalità e il suo impatto sulla letteratura successiva.