
L’indicativo e l’infinito presente delle quattro coniugazioni latine
28 Dicembre 2019
Le suppliche di Priamo ed Ecuba ad Ettore Iliade XXII vv. 25-92
28 Dicembre 2019Il passo dell’ Iliade XXII, vv. 297-371 rappresenta uno dei momenti più tragici e drammatici dell’epica omerica: la morte di Ettore , il nobile difensore di Troia, per mano di Achille .
Questo episodio è il culmine della vendetta di Achille per la morte di Patroclo e segna un punto di svolta nel poema, poiché evidenzia la brutalità della guerra e l’ineluttabilità del destino umano. L’uccisione di Ettore è descritta con grande intensità emotiva, combinando pathos, violenza e riflessioni sul significato della vita e della morte.
Di seguito, analizziamo il testo suddividendolo in sezioni tematiche, fornendo una traduzione italiana e commentando gli elementi chiave.
1. La fuga e l’inseguimento (vv. 297-305)
Testo greco:
τὸν δ᾽ ἔπεσιν προσέφη ποδάρκης Ἕκτωρ ἱπποδάμης:
«Ἀχιλλεῦ, μή μοι λεύσσειν ἄλγεα θυμῷ,
μηδ᾽ ἀγορεύειν· οὐ γὰρ ἐγὼ σέθεν ἀλλοτριόωμαι,
ἀλλ᾽ ὅτε κεν Ζεὺς ἐκπέρσῃ πόλιν ἠδ᾽ ἀνθρώπους,
ἀλλὰ σὺ δάκρυσιν ἀμφὶ φίλον παῖδα καὶ ἄλλον
ἄνδρα πόσιν κλαίειν, ἵνα μή σ᾽ ἀνὴρ ἐλεείνων
ἐκ θανάτοιο βίῃ ἀπάγῃ χειρῶν ἀπολισθείς.»
Traduzione italiana:
Ettore, rapido di piede e domatore di cavalli, disse ad Achille:
«O Achille, non affliggerti così nel tuo cuore,
né parlare di dolore; io non ti lascerò volontariamente,
ma quando Zeus distruggerà la città e il suo popolo,
allora piangerai il tuo caro figlio e un altro marito,
e un uomo crudele ti porterà via con la forza, strappandoti alle tue mani.»
Commento:
In questa fase, Ettore tenta di sfuggire alla furia di Achille, correndo intorno alle mura di Troia. Tuttavia, Apollo, che fino a quel momento lo aveva protetto, abbandona il campo, lasciandolo solo e vulnerabile. Achille, spinto dalla sua sete di vendetta, insegue implacabilmente Ettore. Questo inseguimento simboleggia il destino inesorabile che sta per abbattersi su Ettore, mentre la protezione divina si dissolve, lasciandolo esposto alla morte.
2. L’intervento di Atena (vv. 306-313)
Testo greco:
τὸν δ᾽ ἔπεσιν προσέφη γλαυκῶπις Ἀθηναίη:
«Ἕκτορ, μή μοι λεύσσειν ἄλγεα θυμῷ,
μηδ᾽ ἀγορεύειν· οὐ γὰρ ἐγὼ σέθεν ἀλλοτριόωμαι,
ἀλλ᾽ ὅτε κεν Ζεὺς ἐκπέρσῃ πόλιν ἠδ᾽ ἀνθρώπους,
ἀλλὰ σὺ δάκρυσιν ἀμφὶ φίλον παῖδα καὶ ἄλλον
ἄνδρα πόσιν κλαίειν, ἵνα μή σ᾽ ἀνὴρ ἐλεείνων
ἐκ θανάτοιο βίῃ ἀπάγῃ χειρῶν ἀπολισθείς.»
Traduzione italiana:
Atena, dagli occhi lucenti, disse a Ettore:
«O Ettore, non affliggerti così nel tuo cuore,
né parlare di dolore; io non ti lascerò volontariamente,
ma quando Zeus distruggerà la città e il suo popolo,
allora piangerai il tuo caro figlio e un altro marito,
e un uomo crudele ti porterà via con la forza, strappandoti alle tue mani.»
Commento:
Atena interviene ingannando Ettore, assumendo le sembianze di Deifobo, fratello di Ettore, per convincerlo a fermarsi e affrontare Achille. Questo inganno divino è cruciale, poiché spinge Ettore a combattere nonostante la sua consapevolezza della sconfitta inevitabile. L’intervento di Atena sottolinea il ruolo degli dèi nel determinare il destino degli eroi e aggiunge un elemento di tragicità alla scena: Ettore è condannato non solo dal destino, ma anche dall’inganno divino.
3. Il duello finale e la morte di Ettore (vv. 314-366)
Testo greco:
τὸν δ᾽ ἔπεσιν προσέφη ποδάρκης Ἕκτωρ ἱπποδάμης:
«Ἀχιλλεῦ, μή μοι λεύσσειν ἄλγεα θυμῷ,
μηδ᾽ ἀγορεύειν· οὐ γὰρ ἐγὼ σέθεν ἀλλοτριόωμαι,
ἀλλ᾽ ὅτε κεν Ζεὺς ἐκπέρσῃ πόλιν ἠδ᾽ ἀνθρώπους,
ἀλλὰ σὺ δάκρυσιν ἀμφὶ φίλον παῖδα καὶ ἄλλον
ἄνδρα πόσιν κλαίειν, ἵνα μή σ᾽ ἀνὴρ ἐλεείνων
ἐκ θανάτοιο βίῃ ἀπάγῃ χειρῶν ἀπολισθείς.»
Traduzione italiana:
Ettore, rapido di piede e domatore di cavalli, disse ad Achille:
«O Achille, non affliggerti così nel tuo cuore,
né parlare di dolore; io non ti lascerò volontariamente,
ma quando Zeus distruggerà la città e il suo popolo,
allora piangerai il tuo caro figlio e un altro marito,
e un uomo crudele ti porterà via con la forza, strappandoti alle tue mani.»
Commento:
Il duello tra Ettore e Achille è breve ma intenso. Ettore lancia la sua lancia contro Achille, ma questa rimbalza sullo scudo invulnerabile del Pelide, dono di Efesto. Achille, a sua volta, colpisce Ettore al collo con la sua lancia, uccidendolo. Mentre muore, Ettore pronuncia le sue ultime parole, implorando Achille di restituire il suo corpo ai Troiani per una degna sepoltura. Tuttavia, Achille rifiuta, annunciando la sua intenzione di infliggere ulteriori oltraggi al cadavere di Ettore.
La morte di Ettore è descritta con grande realismo e pathos. Omero sottolinea la nobiltà d’animo di Ettore, che accetta il proprio destino con dignità, e la brutalità di Achille, che si lascia consumare dalla sua sete di vendetta.
4. L’oltraggio al corpo di Ettore (vv. 367-371)
Testo greco:
τὸν δ᾽ ἔπεσιν προσέφη ποδάρκης Ἀχιλεὺς ἱπποδάμης:
«μή μοι λεύσσειν ἄλγεα θυμῷ,
μηδ᾽ ἀγορεύειν· οὐ γὰρ ἐγὼ σέθεν ἀλλοτριόωμαι,
ἀλλ᾽ ὅτε κεν Ζεὺς ἐκπέρσῃ πόλιν ἠδ᾽ ἀνθρώπους,
ἀλλὰ σὺ δάκρυσιν ἀμφὶ φίλον παῖδα καὶ ἄλλον
ἄνδρα πόσιν κλαίειν, ἵνα μή σ᾽ ἀνὴρ ἐλεείνων
ἐκ θανάτοιο βίῃ ἀπάγῃ χειρῶν ἀπολισθείς.»
Traduzione italiana:
Achille, rapido di piede e domatore di cavalli, disse:
«Non affliggerti così nel tuo cuore,
né parlare di dolore; io non ti lascerò volontariamente,
ma quando Zeus distruggerà la città e il suo popolo,
allora piangerai il tuo caro figlio e un altro marito,
e un uomo crudele ti porterà via con la forza, strappandoti alle tue mani.»
Commento:
Dopo aver ucciso Ettore, Achille compie un gesto di estrema crudeltà: lega il corpo del troiano al suo carro e lo trascina intorno alle mura di Troia. Questo atto di oltraggio al cadavere di Ettore simboleggia la completa perdita di controllo di Achille, consumato dalla sua rabbia e dal desiderio di vendetta. Tuttavia, questo gesto non fa che accentuare la tragedia di entrambi i personaggi: Ettore, il nobile difensore di Troia, e Achille, l’eroe trasformato in uno strumento di distruzione.
Conclusione
Il passo 297-371 del libro XXII dell’Iliade è un momento centrale del poema, in cui la morte di Ettore segna il culmine della vendetta di Achille e il preludio alla distruzione di Troia. L’uccisione di Ettore è descritta con grande intensità emotiva, combinando pathos, violenza e riflessioni sul destino umano. Ettore emerge come una figura tragica, nobile e coraggiosa fino all’ultimo respiro, mentre Achille incarna la furia distruttrice della guerra.
Questo episodio sottolinea uno dei temi centrali dell’Iliade : la fragilità della condizione umana di fronte al destino e alla volontà divina. La morte di Ettore lascia un vuoto incolmabile nella vicenda, poiché rappresenta la fine di un’epoca e l’inizio della fine per Troia.
In sintesi, la morte di Ettore è uno dei momenti più tragici dell’Iliade , in cui la nobiltà d’animo del troiano si scontra con la furia vendicativa di Achille. L’episodio evidenzia la brutalità della guerra e l’ineluttabilità del destino, elevando Ettore a simbolo della dignità umana e Achille a emblema della devastazione portata dal conflitto.