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28 Dicembre 2019
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28 Dicembre 2019Il passo del Canto XI del Paradiso, vv. 109-139 , rappresenta un momento cruciale nella riflessione di Dante sulle figure di San Francesco d’Assisi e San Domenico di Guzmán, fondatori rispettivamente dei frati minori (francescani) e dei predicatori (domenicani).
Testo e Parafrasi dei versi 109-139 del Canto XI del Paradiso
Testo
Quando a colui ch’a tanto ben sortillo a’ frati suoi, sì com’ a giuste rede, e del suo grembo l’anima preclara Pensa oramai qual fu colui che degno e questo fu il nostro patrïarca; Ma ’l suo pecuglio di nova vivanda e quanto le sue pecore remote Ben son di quelle che temono ’l danno Or, se le mie parole non son fioche, in parte fia la tua voglia contenta, “U’ ben s’impingua, se non si vaneggia”». |
Parafrasi
Quando a colui che aveva ottenuto tanto bene egli raccomandò ai suoi frati, come a eredi giusti, L’anima illustre di Francesco volle lasciare il suo corpo, Rifletti ora su chi fu quell’uomo degno egli fu il nostro patriarca, San Domenico. Tuttavia, il suo gregge si è abituato a un nuovo tipo di cibo Più le sue pecore si allontanano da lui, Ci sono però alcune pecore che temono il danno Ora, se le mie parole non sono state deboli, in parte la tua curiosità sarà soddisfatta, “dove si prospera, se si evita la follia.” |
Analisi e Commento
1. Temi principali
Questi versi rappresentano una riflessione profonda sul ruolo di San Francesco d’Assisi nella storia della Chiesa e sulla crisi spirituale che ha colpito l’ordine francescano. Dante utilizza immagini simboliche per descrivere la degenerazione dell’ordine fondato da Francesco, evidenziando il contrasto tra l’ideale originario di povertà e umiltà e la corruzione successiva.
2. Struttura e stile
- Versi 109-117 : Si parla della morte di San Francesco e della sua ascensione al cielo, dopo aver affidato la Chiesa ai suoi frati. L’immagine del corpo di Francesco restituito alla terra senza bara sottolinea la sua totale povertà e distacco dai beni materiali.
- Versi 118-123 : Francesco viene definito un “degno collega” di Pietro, il primo papa, nell’opera di guidare la Chiesa. I frati che seguono i suoi insegnamenti sono lodati per la loro capacità di produrre “buone merce”, ovvero frutti spirituali.
- Versi 124-129 : Dante descrive la crisi dell’ordine francescano: i frati si sono allontanati dagli ideali di Francesco, attratti dalle ricchezze e dalle tentazioni mondane. Le pecore “remote e vagabunde” rappresentano i religiosi che hanno abbandonato la strada della povertà evangelica.
- Versi 130-132 : Nonostante la decadenza generale, ci sono ancora alcuni frati fedeli a Francesco, ma sono pochi, tanto che il tessuto delle loro cappe (simbolo della povertà) è ridotto al minimo.
- Versi 133-139 : Dante conclude invitando il lettore a riflettere sul significato delle sue parole. Egli fa riferimento alla pianta (l’ordine francescano) dalla quale si sono staccati i frati dissidenti e alla necessità di seguire la via della saggezza per prosperare spiritualmente.
3. Simbolismo e significati nascosti
- La Chiesa come sposa : La Chiesa è descritta come una sposa amata da Francesco, che la affida ai suoi frati prima di morire. Questo simbolo sottolinea il legame profondo tra Francesco e la missione della Chiesa.
- Il grembo della terra : La scelta di Francesco di non avere una bara, ma di essere sepolto direttamente nella terra, simboleggia la sua totale rinuncia alle ricchezze terrene.
- Il gregge disperso : L’immagine delle pecore che si allontanano dal pastore rappresenta la crisi spirituale dell’ordine francescano, diviso tra fedeli e corrotti.
- La pianta e i suoi rami : La pianta simboleggia l’ordine francescano, mentre i rami spezzati rappresentano i gruppi devianti che si sono separati dall’ideale originario.
4. Messaggio morale e teologico
Questi versi mettono in guardia contro i pericoli della corruzione spirituale e dell’allontanamento dagli ideali evangelici. Dante critica duramente i frati che hanno tradito l’insegnamento di Francesco, abbracciando la ricchezza e la mondanità. Allo stesso tempo, egli celebra la figura di Francesco come modello di santità e povertà, esortando i lettori a seguire il suo esempio per raggiungere la vera prosperità spirituale.
Conclusione
I versi 109-139 del Canto XI del Paradiso rappresentano un momento di riflessione teologica e morale sulla storia dell’ordine francescano e sul suo ruolo nella Chiesa. Attraverso immagini simboliche e un linguaggio poetico denso di significato, Dante celebra la santità di Francesco e critica la corruzione che ha colpito i suoi seguaci. Questo passo sottolinea l’importanza di rimanere fedeli agli ideali spirituali e di resistere alle tentazioni del mondo, offrendo una lezione universale sulla ricerca della verità e della salvezza.