
Han sradicato un albero di Rafael Alberti
28 Dicembre 2019
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28 Dicembre 2019Testo, traduzione e analisi dei versi sulla morte di Palinuro (Eneide V, vv. 816-871):
Testo Latino e Traduzione Italiana
Testo Latino
His ubi laeta deae permulsit pectora dictis, Hic patris Aeneae suspensam blanda uicissim ‘Iaside Palinure, ferunt ipsa aequora classem, talia dicta dabat, clauumque adfixus et haerens |
Traduzione Italiana
Dopo che con queste parole ebbe lusingato il cuore lieto della dea [Venere], Qui, nel cuore di Enea, l’ansiosa gioia alterna “Palinuro, figlio di Iaso, i mari stessi portano la flotta, Così parlava, e tenendo saldo il timone, senza mai |
Analisi
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Contesto:
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Questo episodio (la morte di Palinuro) è cruciale nel libro V dell’Eneide, che narra i giochi funebri in onore di Anchise e la partenza da Sicilia. Palinuro, il fedele timoniere di Enea, cade in mare a causa di un inganno del dio Sonno (Somnus), prefigurando il tema del destino e del sacrificio per la missione di Enea.
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Temi principali:
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Destino e sacrificio: Palinuro muore perché il Fato vuole che Enea arrivi in Italia senza di lui (cfr. profezia di Nettuno in Aen. V, 814-815).
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Inganno divino: Somnus appare in forma umana (simile a Forbante) per sedurre Palinuro, ma il timoniere resiste, dimostrando la sua pietas e dedizione.
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Natura e divinità: Le immagini marine (Tritoni, Nereidi) e celesti (il viaggio di Giove) sottolineano l’intervento divino nel mondo umano.
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Stile e linguaggio:
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Pathos: Virgilio crea empatia per Palinuro, che muore innocente (insonti, v. 840) e invano chiama i compagni (nequiquam saepe uocantem, v. 860).
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Allitterazioni e metafore:
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spumantiaque addit / frena feris (vv. 817-818): l’allitterazione in “f” evoca il soffio dei cavalli.
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fugiunt uasto aethere nimbi (v. 821): la personificazione delle nubi che “fuggono” davanti a Giove.
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Simbolismo:
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Il ramo intriso di Lete (v. 854) richiama l’oblio e la morte, preludio al viaggio nell’aldilà (libro VI).
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Palinuro morente anticipa la discesa di Enea negli Inferi, dove incontrerà la sua ombra (Aen. VI, 337-383).
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Confronto con Omero:
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L’episodio ricorda la caduta di Elpenore nell’Odissea (libro X), ma Virgilio approfondisce il tema del destino e della sofferenza individuale.
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In sintesi, questi versi uniscono azione drammatica, profondità psicologica e riflessione sul fato, esemplificando la grandezza dell’epica virgiliana.
Questi versi conclusivi del Libro I dell’Eneide descrivono il sontuoso banchetto offerto da Didone ad Enea e ai suoi Troiani. È una scena di apparente gioia e ospitalità, ma è sottilmente permeata dall’insidioso lavoro di Cupido, travestito da Ascanio, che semina i semi del tragico amore di Didone.