
Pinacoteca ambrosiana
28 Dicembre 2019
E poi fate l’amore di Alda Merini
28 Dicembre 2019La musica nel Medioevo, un periodo vastissimo che va all’incirca dal V al XV secolo, è un campo di studio affascinante e complesso.
Fu un’epoca di profonde trasformazioni, durante la quale la musica passò da una tradizione prevalentemente orale a un sistema di notazione sempre più elaborato, e vide il graduale emergere della polifonia dalla monodia, gettando le basi per lo sviluppo della musica occidentale come la conosciamo oggi.
Caratteristiche Generali
Il paesaggio musicale medievale era dominato da due grandi filoni: la musica sacra, legata alla Chiesa e alla liturgia, e la musica profana, espressione della vita cortese e popolare.
- Monodia e Polifonia: Per gran parte del Medioevo, la musica fu monodica, ovvero a una sola voce (o più voci che cantano la stessa melodia all’unisono). Il canto gregoriano ne è l’esempio più illustre. Gradualmente, a partire dal IX-X secolo, si svilupparono le prime forme di polifonia, cioè musica a più voci indipendenti che si combinano armoniosamente.
- Anonimato: Molti compositori medievali rimasero anonimi, specialmente nel campo della musica sacra, dove l’opera era vista come un servizio a Dio piuttosto che come espressione individuale.
- Sviluppo della Notazione: L’esigenza di tramandare e uniformare il vasto repertorio del canto liturgico portò allo sviluppo della notazione musicale, inizialmente con neumi che indicavano l’andamento melodico, poi con l’introduzione del tetragramma (le quattro linee) e delle note precise da parte di Guido d’Arezzo nell’XI secolo.
La Musica Sacra: Il Canto Gregoriano e l’Organum
Il pilastro della musica sacra medievale è il Canto Gregoriano. Questo vasto repertorio di canti liturgici in latino, intonati a cappella (senza accompagnamento strumentale), è caratterizzato da:
- Monodia pura: Una singola linea melodica, senza armonie.
- Ritmo libero: Il ritmo è determinato dalla prosodia del testo, non da una scansione metrica rigida.
- Modalità: Basato sui modi ecclesiastici, diversi dalle scale maggiori e minori moderne.
- Funzione liturgica: Ogni canto era strettamente legato a una parte specifica della messa o dell’ufficio divino.
A partire dal IX secolo, si cominciarono a sperimentare le prime forme di polifonia, note come organum. Inizialmente, si trattava di aggiungere una seconda voce che procedeva parallelamente alla melodia principale (organum parallelo). Con il tempo, l’organum divenne più complesso, con voci che si muovevano in modo più indipendente, anticipando le forme polifoniche più elaborate dei secoli successivi.
La Musica Profana: Trovatori, Trovieri e Minnesänger
Accanto alla musica sacra fiorì una ricca tradizione di musica profana, spesso legata alle corti e alla cultura cavalleresca:
- Trovatori: Attivi principalmente nel sud della Francia (Provenza) tra l’XI e il XIII secolo, erano poeti-musicisti che componevano testi (spesso sull’amore cortese, la cavalleria o temi politici) e musiche in lingua d’oc.
- Trovieri: Le loro controparti nel nord della Francia, componevano in lingua d’oïl.
- Minnesänger: I poeti-cantori tedeschi, attivi tra il XII e il XIV secolo, con temi simili ai trovatori.
- Goliardi: Studenti e chierici vaganti che componevano canti spesso satirici, beffardi o licenziosi, come quelli raccolti nei Carmina Burana.
Queste musiche erano generalmente monodiche, accompagnate da strumenti e caratterizzate da una maggiore varietà ritmica e formale rispetto al canto gregoriano.
Gli Strumenti Musicali
Gli strumenti musicali medievali erano vari e spesso artigianali. Tra i più comuni troviamo:
- Cordofoni: Arpa, liuto (antenato del liuto rinascimentale), viella (antenato del violino), salterio.
- Aerofoni: Flauti (dolci, traversi), trombe, corni, organo portativo (spesso usato in chiesa).
- Membranofoni e Idiofoni: Tamburi, campane, cimbali.
Gli strumenti venivano usati per accompagnare il canto o per danze, ma raramente in contesti sacri formali, dove prevaleva la voce umana.
Il Ruolo della Musica nella Società Medievale
La musica era onnipresente nella vita medievale:
- Nella Chiesa: Essenziale per la liturgia, per elevare lo spirito e per l’istruzione religiosa.
- Nelle Corti: Divertimento, celebrazione di eventi, espressione di ideali cortesi e strumento di prestigio.
- Nella Vita Quotidiana: Balli, feste popolari, canti di lavoro, serenate.
Il Medioevo, con le sue innovazioni nel campo della notazione e l’embrionale sviluppo della polifonia, gettò le basi per le straordinarie fioriture musicali del Rinascimento e dei se secoli successivi.
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