Virgilio, Ovidio, Cicerone, Orazio e altri autori dell’antica Roma
sono così saldamente radicati nel canone occidentale oggi che
la nascita della letteratura latina sembrava inevitabile.
Eppure, come Denis Feeney, professore di latino e lingue classiche, sostiene coraggiosamente, gli inizi della letteratura latina
erano tutt’altro che inevitabili.
La fioritura culturale che nel tempo produsse l’Eneide, le Metamorfosi e altri classici latini fu uno degli eventi più strani della storia.
Sulle tracce della cultura greca, la letteratura latina emerge dalla oralità tra il 240 e il 140 a.C., a partire dalle produzioni teatrali romane di traduzioni in latino di testi greci.
Da una prospettiva moderna, tradurre testi di una letteratura straniera nella propria lingua sembra perfettamente normale.
Ma nel Mediterraneo antico, mondo composto da tante società multilingue, la traduzione era insolita, perfino senza precedenti. Feeney mostra come i romani hanno copiato sistematicamente dal greco forme di tragedia, commedia ed epica, facendole proprie, e dando vita a ciò che è stato conosciuta poi come letteratura latina.