
Cola di Rienzo
28 Dicembre 2019
Le crociate
28 Dicembre 2019La Penisola Iberica tra Trecento e Quattrocento: L’Epoca della Tensione e la Fine della Reconquista
Il periodo che va dal XIV al XV secolo fu un’epoca di profonde trasformazioni per la Penisola Iberica. Caratterizzata da una costante tensione interna e da un dinamismo che avrebbe portato a cambiamenti epocali, questa fase vide il consolidamento dei regni cristiani e, soprattutto, la conclusione della plurisecolare Reconquista.
1. I Regni della Penisola Iberica nel XIV e XV Secolo
A metà del Duecento, il processo di Reconquista aveva già ridotto il dominio musulmano all’estremo sud della penisola. Nei secoli XIV e XV, la Penisola Iberica era suddivisa in quattro principali regni cristiani e l’ultimo baluardo musulmano:
- Regno di Castiglia: Era il regno più esteso e popoloso, con una vocazione più continentale e meno marittima rispetto all’Aragona. La sua economia si basava principalmente sull’agricoltura e sull’allevamento (in particolare delle pecore merinos, da cui si ricavava la pregiata lana). Il Trecento e il Quattrocento furono periodi di frequenti conflitti interni (guerre civili e crisi dinastiche) e di rafforzamento del potere monarchico, spesso a discapito della nobiltà. La Castiglia fu la forza trainante della fase finale della Reconquista.
- Corona d’Aragona: Un’entità composita, comprendente i regni di Aragona, Catalogna e Valencia, oltre a un vasto impero marittimo che si estendeva su Baleari, Sicilia, Sardegna e, successivamente, il Regno di Napoli. La sua economia era fortemente orientata verso il commercio e le attività marittime nel Mediterraneo. Anche l’Aragona visse periodi di instabilità dinastica e di tensioni tra il monarca e le Cortes (assemblee rappresentative dei ceti).
- Regno di Portogallo: Reso indipendente dalla Castiglia nel XII secolo, il Portogallo aveva già completato la sua Reconquista interna entro la metà del Duecento. Nel XIV e XV secolo, il Portogallo si distinse per la sua vocazione atlantica e marittima. Sotto la dinastia di Aviz e in particolare grazie all’impulso di Enrico il Navigatore, il regno divenne un pioniere delle esplorazioni geografiche lungo le coste africane, gettando le basi del suo futuro impero coloniale.
- Regno di Navarra: Situato sui Pirenei, il Regno di Navarra era un’entità più piccola, spesso sotto l’influenza francese e castigliana. La sua storia nel Trecento e Quattrocento fu caratterizzata da un continuo gioco di alleanze e da crisi dinastiche.
- Emirato di Granada: Era l’ultimo residuo del dominio musulmano in al-Andalus. Ricco e prospero, con una fiorente agricoltura (grazie a sofisticati sistemi di irrigazione) e una rinomata industria della seta, era però politicamente debole e tributario della Castiglia. La sua capitale, Granada, con il magnifico palazzo dell’Alhambra, era un centro di raffinatissima cultura.
2. La Fine della Reconquista: Un Processo Lento e Ideologico
La Reconquista, un processo plurisecolare di avanzata cristiana sui territori musulmani della Penisola Iberica, giunse alla sua fase finale e decisiva tra il XIV e il XV secolo, culminando in un evento di portata storica mondiale.
- Il Ruolo dei “Re Cattolici”: L’evento chiave che accelerò la fine della Reconquista fu il matrimonio tra Isabella I di Castiglia e Ferdinando II d’Aragona nel 1469. Questa unione, pur mantenendo inizialmente i due regni come entità distinte con proprie leggi e istituzioni, creò un’unione dinastica che fornì una base di potere e risorse senza precedenti. Isabella e Ferdinando, noti come i “Re Cattolici” (titolo conferito loro dal Papa Alessandro VI Borgia), si posero l’obiettivo di completare l’unificazione politica e religiosa della penisola.
- La Guerra di Granada (1482-1492): L’ultimo atto della Reconquista fu la guerra contro l’Emirato di Granada. Fu un conflitto lungo e sanguinoso, durato dieci anni, condotto con determinazione e con ingenti risorse da parte dei Re Cattolici. La guerra non fu solo militare, ma anche una vera e propria “guerra totale”, che mirava a logorare la resistenza musulmana.
- La Caduta di Granada (2 gennaio 1492): Dopo un lungo assedio, il 2 gennaio 1492, il sultano nasride Boabdil (Abu Abd Allah Muhammad XII) si arrese a Isabella e Ferdinando. Le truppe cristiane entrarono trionfalmente a Granada, issando la croce e lo stendardo reale di Castiglia sull’Alhambra. Questo evento simboleggiò la fine di quasi otto secoli di presenza musulmana nella Penisola Iberica e la conclusione ufficiale della Reconquista.
3. Le Conseguenze della Fine della Reconquista
La caduta di Granada ebbe conseguenze immediate e di vasta portata, non solo per la Penisola Iberica ma per la storia mondiale.
- Unificazione della Spagna: La conquista di Granada consolidò il potere dei Re Cattolici e gettò le basi per la nascita della Spagna unificata come grande potenza europea. Sebbene l’unione fosse inizialmente dinastica, il processo di centralizzazione monarchica e di rafforzamento del potere reale progredì rapidamente. Il Regno di Navarra sarebbe stato annesso alla Castiglia solo nel 1512.
- Uniformità Religiosa e Persecuzioni: La spinta all’unità religiosa divenne un elemento centrale della politica dei Re Cattolici.
- Decreto dell’Alhambra (Marzo 1492): Pochi mesi dopo la caduta di Granada, Isabella e Ferdinando emanarono il Decreto dell’Alhambra, che imponeva a tutti gli ebrei di Spagna di convertirsi al cristianesimo (diventando conversos o marrani) o di lasciare il regno entro pochi mesi. Decine di migliaia di ebrei scelsero l’esilio, portando via con sé competenze e capitali, ma anche diffondendo la cultura ebraica sefardita in altre parti d’Europa e dell’Impero Ottomano.
- Persecuzione dei Moriscos: Anche i musulmani, inizialmente garantiti nei loro diritti, furono presto sottoposti a pressioni crescenti per la conversione forzata (moriscos). Molti furono costretti ad abiurare la loro fede, ma continuarono a praticarla in segreto, alimentando sospetti e repressioni. La Santa Inquisizione spagnola, istituita nel 1478, divenne uno strumento potente di controllo e repressione delle minoranze religiose e di coloro che erano sospettati di falsa conversione.
- Espansione Oltreoceano: Il 1492 è un anno doppiamente simbolico. La fine della Reconquista liberò energie e risorse che furono immediatamente investite nelle nuove vie di espansione. Nello stesso anno della caduta di Granada, Cristoforo Colombo salpò per il suo primo viaggio, sotto il patrocinio di Isabella di Castiglia, e “scoprì” l’America. Questo evento aprì l’era delle grandi scoperte geografiche e pose le basi per la creazione di un vastissimo impero coloniale spagnolo, proiettando la nuova Spagna unificata sulla scena mondiale come una potenza globale.
- Identità Nazionale Spagnola: La Reconquista e l’unificazione religiosa contribuirono a forgiare una forte identità nazionale spagnola, fondata sulla fede cattolica e sul concetto di Hispanidad.
In conclusione, la Penisola Iberica tra il Trecento e il Quattrocento fu un crogiolo di conflitti e trasformazioni. La fine della Reconquista, culminata con la caduta di Granada nel 1492 e l’unione dei regni di Castiglia e Aragona, non solo pose fine a secoli di coesistenza (spesso conflittuale, ma anche culturalmente ricca) tra cristiani e musulmani, ma gettò le basi per la nascita di uno stato unitario e potente, pronto a dominare la scena politica e coloniale dei secoli successivi.