
La religione dei Greci
28 Dicembre 2019
Introduzione all’ Iliade
28 Dicembre 2019Questi versi, che aprono il poema dell’Iliade, sono un concentrato di potenza narrativa e poetica, che racchiude in sé i temi fondamentali dell’opera.
Ecco il testo e un’analisi dettagliata:
Testo
Cantami l’ira, o Diva, d’Achille figliuol di Pelèo
funesta, che agli Achei fu causa di doglie infinite,
e molte alme d’eroi gagliardi travolse nell’Orco,
e i corpi abbandonò preda ai cani, banchetto agli augelli.
Ebbe così compimento di Giove Croníde il volere, 5
dal dí che furon prima divisi da un’aspra contesa
l’Atríde re, signore di genti, ed Achille divino. 7
e molte alme d’eroi gagliardi travolse nell’Orco,
e i corpi abbandonò preda ai cani, banchetto agli augelli.
Ebbe così compimento di Giove Croníde il volere, 5
dal dí che furon prima divisi da un’aspra contesa
l’Atríde re, signore di genti, ed Achille divino. 7
Contenuto e significato:
- Invocazione alla Musa (v. 1):
- Omero si rivolge alla Musa, divinità ispiratrice della poesia epica, per chiederle di cantare l’ira di Achille. Questa invocazione è un elemento tipico dell’epica antica, che sottolinea il ruolo della tradizione orale e dell’ispirazione divina.
- Tema centrale: l’ira di Achille (vv. 1-2):
- L’ira di Achille è il motore dell’intera narrazione. Un’ira “funesta”, che porterà dolore e morte agli Achei.
- Conseguenze dell’ira (vv. 2-4):
- L’ira di Achille causa “doglie infinite” agli Achei, portando alla morte di molti eroi e lasciando i loro corpi in pasto a cani e uccelli.
- Volere di Zeus (v. 5):
- Il volere di Zeus, il re degli dei, si compie attraverso le azioni di Achille e degli altri eroi. Questo sottolinea il ruolo del destino e degli dei nelle vicende umane.
- Origine dell’ira (vv. 6-7):
- L’ira di Achille ha origine da una contesa con Agamennone, il re degli Achei. Questo conflitto personale avrà conseguenze devastanti per l’intero esercito greco.
Analisi dei versi:
- “Cantami l’ira, o Diva”: l’inizio in medias res, cioè direttamente nel mezzo dei fatti, è tipico dell’epica. Il lettore è immediatamente immerso nel cuore della vicenda.
- “funesta, che agli Achei fu causa di doglie infinite”: l’aggettivo “funesta” anticipa la tragedia che si consumerà nel corso del poema.
- “e molte alme d’eroi gagliardi travolse nell’Orco”: l’Orco è il regno dei morti, e questa espressione sottolinea la violenza e la brutalità della guerra.
- “e i corpi abbandonò preda ai cani, banchetto agli augelli”: questa immagine macabra evidenzia la mancanza di pietà e di rispetto per i morti.
- “Ebbe così compimento di Giove Croníde il volere”: questa frase sottolinea il ruolo del destino e degli dei nelle vicende umane.
- “dal dí che furon prima divisi da un’aspra contesa l’Atríde re, signore di genti, ed Achille divino”: questa contesa, apparentemente personale, avrà conseguenze catastrofiche per l’intero esercito greco.
In sintesi:
Questi versi iniziali dell’Iliade sono un capolavoro di sintesi e di potenza evocativa. In poche righe, Omero riesce a introdurre i temi centrali del poema, a presentare i personaggi principali e a creare un’atmosfera di tragedia e di fatalità.