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28 Dicembre 2019La quinta declinazione latina
La quinta declinazione è la meno numerosa delle declinazioni latine, comprendendo un numero limitato di sostantivi, quasi tutti di genere femminile. Nonostante la sua esiguità, include termini di uso frequente e importanza significativa nella lingua latina.
Caratteristiche generali
- Terminazione del nominativo: I sostantivi della quinta declinazione terminano in -ēs al nominativo singolare.
- Tema in -e: Il tema termina in -e (es. di-e-, re-e-, spe-e-).
- Genere grammaticale: La maggior parte dei sostantivi è di genere femminile.
- Numero di sostantivi: Include circa 50 sostantivi, di cui molti poco usati o desueti.
- Quantità della -e-: La -e- che precede la desinenza è lunga (-ē-) se preceduta da vocale; è breve (-ĕ-) se preceduta da consonante.
Schema delle desinenze
Caso | Singolare | Plurale |
---|---|---|
Nominativo | -ēs | -ēs |
Genitivo | -ēī/-ĕī | -ērum |
Dativo | -ēī/-ĕī | -ēbus |
Accusativo | -em | -ēs |
Vocativo | -ēs | -ēs |
Ablativo | -ē | -ēbus |
Paradigma completo di rēs (cosa) e diēs (giorno)
Rēs, rĕī (femminile)
Caso | Singolare | Plurale |
---|---|---|
Nominativo | rēs | rēs |
Genitivo | rĕī | rērum |
Dativo | rĕī | rēbus |
Accusativo | rem | rēs |
Vocativo | rēs | rēs |
Ablativo | rē | rēbus |
Diēs, diēī (maschile, raramente femminile)
Caso | Singolare | Plurale |
---|---|---|
Nominativo | diēs | diēs |
Genitivo | diēī | diērum |
Dativo | diēī | diēbus |
Accusativo | diem | diēs |
Vocativo | diēs | diēs |
Ablativo | diē | diēbus |
Particolarità e osservazioni
- Genere maschile: Nella quinta declinazione solo diēs (giorno) è prevalentemente maschile, sebbene nel significato di “data stabilita” o “termine” possa essere femminile. Anche merīdiēs (mezzogiorno) è maschile.
- Declinazione completa/incompleta:
- Solo rēs e diēs hanno una declinazione completa (singolare e plurale).
- Gli altri sostantivi sono usati quasi esclusivamente al singolare.
- Sostantivi principali della quinta declinazione:
- rēs, rĕī (f.) = cosa, fatto, evento, circostanza
- diēs, diēī (m., raramente f.) = giorno
- spēs, spĕī (f.) = speranza
- fidēs, fidĕī (f.) = fede, fiducia, lealtà
- aciēs, aciēī (f.) = schiera, linea di battaglia, acutezza
- faciēs, faciēī (f.) = aspetto, faccia
- speciēs, speciēī (f.) = apparenza, aspetto, tipo
- effigies, effigiēī (f.) = effigie, immagine
- seriēs, seriēī (f.) = serie, successione
- Forme ibride: Alcuni sostantivi presentano forme ibride tra la quinta e la prima declinazione, soprattutto nei casi obliqui:
- materiēs / materia = materia
- luxuriēs / luxuria = lusso, sfarzo
- Espressioni notevoli:
- rēs pūblica = repubblica, stato
- rēs familiāris = patrimonio, affari domestici
- rēs gestae = imprese
- rēs secundae = prosperità
- rēs adversae = avversità
- rēs novae = rivoluzione
- Formazione del plurale: Il plurale in -ēs può generare ambiguità con nominativo/accusativo plurale della terza declinazione; il contesto aiuta a disambiguare.
Evoluzione della quinta declinazione nelle lingue romanze
La quinta declinazione latina non è sopravvissuta come categoria distinta nelle lingue romanze. I suoi termini hanno seguito percorsi diversi:
- rēs ha generato termini come l’italiano “cosa” (dal latino causa)
- diēs è diventato l’italiano “dì/giorno”, il francese “jour”, lo spagnolo “día”
- fidēs ha dato origine all’italiano “fede”, al francese “foi”, allo spagnolo “fe”
- spēs si è conservata nell’italiano “speranza”, nel francese “espoir”, nello spagnolo “esperanza”
La quinta declinazione latina, pur con il suo numero limitato di termini, ha avuto un ruolo significativo nel vocabolario latino, specialmente attraverso il sostantivo rēs che, con i suoi numerosi significati e usi idiomatici, è stato uno dei termini più versatili e frequenti nel latino classico.