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28 Dicembre 2019Appunti di storia su “La religione dei Persiani antichi e lo sviluppo del loro impero”
1. La religione dei Persiani antichi: lo Zoroastrismo
La religione principale dell’antico impero persiano era lo Zoroastrismo, fondato dal profeta Zarathustra (Zoroastro) tra il XII e il VII secolo a.C. Questa religione introduceva concetti innovativi rispetto alle credenze religiose mesopotamiche e indiane.
Principi fondamentali dello Zoroastrismo
- Dualismo cosmico: il mondo è una lotta tra il bene, rappresentato dal dio supremo Ahura Mazda, e il male, impersonato da Angra Mainyu (Ahriman).
- Libero arbitrio: gli esseri umani devono scegliere tra bene e male e saranno giudicati dopo la morte.
- Giudizio finale: chi segue il bene otterrà la salvezza e un’esistenza beata, mentre i malvagi saranno puniti.
- Culto del fuoco: il fuoco, simbolo della verità e della purezza, era venerato nei templi.
Lo Zoroastrismo divenne la religione ufficiale sotto la dinastia achemenide e influenzò profondamente altre religioni, tra cui l’ebraismo, il cristianesimo e l’islam.
2. Lo sviluppo dell’Impero Persiano
L’impero persiano fu uno dei più vasti e potenti del mondo antico. La sua storia si sviluppa attraverso tre grandi dinastie:
- Achemenidi (550-330 a.C.)
- Parti (247 a.C.-224 d.C.)
- Sasanidi (224-651 d.C.)
La fase più importante fu quella degli Achemenidi, sotto i quali l’impero raggiunse il massimo splendore.
La formazione dell’Impero Achemenide
-
Ciro il Grande (559-530 a.C.):
- Unificò i popoli persiani e sconfisse i Medi nel 550 a.C.
- Conquistò Babilonia nel 539 a.C., liberando gli Ebrei dalla prigionia.
- Era noto per la tolleranza religiosa e il rispetto delle culture locali.
-
Cambise II (530-522 a.C.):
- Conquistò l’Egitto nel 525 a.C.
- Morì durante una rivolta interna.
-
Dario I (522-486 a.C.):
- Organizzò l’impero in satrapie (province governate da satrapi).
- Creò una rete di strade per facilitare i commerci e i trasporti (es. la Via Reale).
- Introdusse un sistema fiscale efficiente e coniò il dareico, la moneta imperiale.
- Costruì la capitale Persepoli e cercò di conquistare la Grecia (fallendo nella battaglia di Maratona, 490 a.C.).
-
Serse I (486-465 a.C.):
- Continuò le guerre persiane, ma fu sconfitto dai Greci nelle battaglie di Salamina (480 a.C.) e Platea (479 a.C.).
Dopo la morte di Serse, l’impero iniziò un lento declino fino alla conquista di Alessandro Magno nel 330 a.C.
3. Caratteristiche dell’Impero Persiano
L’impero persiano si distingueva per:
- Tolleranza religiosa e culturale: i popoli conquistati potevano mantenere le proprie tradizioni.
- Un’amministrazione efficiente: le satrapie garantivano il controllo del vasto territorio.
- Un’economia fiorente: basata su agricoltura, commercio e un sistema monetario stabile.
- Un forte esercito: con reparti specializzati, tra cui gli Immortali, la guardia d’élite del re.
4. Il declino e la fine dell’impero
Dopo la sconfitta contro Alessandro Magno (330 a.C.), l’impero passò sotto il dominio dei Seleucidi. Successivamente, i Parti e i Sasanidi riportarono il dominio persiano in Oriente, fino alla conquista araba nel 651 d.C.
Conclusione
L’impero persiano fu uno dei più grandi della storia, caratterizzato da tolleranza, amministrazione efficiente e innovazioni culturali. La sua religione, lo Zoroastrismo, influenzò molte tradizioni spirituali successive. Sebbene l’impero sia caduto, la cultura persiana ha lasciato un’eredità duratura nel mondo antico e moderno.