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28 Dicembre 2019
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28 Dicembre 2019La civiltà micenea, fiorita tra il 1600 e il 1100 a.C. nella Grecia continentale, rappresenta una delle culture più significative dell’età del bronzo nel Mediterraneo.
Prende il nome dalla città di Micene, uno dei suoi centri più importanti.
Origini e Sviluppo
I Micenei erano una popolazione indoeuropea che si stabilì nel Peloponneso, sviluppando una società aristocratica e guerriera. Organizzati in città-stato fortificate come Micene, Tirinto e Argo, erano governati da un sovrano noto come “wanax” e da un comandante militare chiamato “lawagetas”.
Espansione e Commercio
Abili navigatori e commercianti, i Micenei estesero la loro influenza su Creta e sulle isole Cicladi, adottando la scrittura Lineare B per trascrivere una primitiva forma di lingua greca. Le loro rotte commerciali si spingevano fino alla Sicilia, alle isole britanniche e al Baltico, facilitando lo scambio di manufatti in ceramica per metalli e pietre preziose.
Declino
Intorno al 1200 a.C., la civiltà micenea subì un collasso, con molte città saccheggiate e distrutte. Questo periodo, noto come il collasso dell’età del bronzo, segnò un drastico declino demografico e culturale, spesso attribuito all’invasione dei Dori o ai “popoli del Mare”.
Eredità
Nonostante la loro scomparsa, i Micenei lasciarono un’impronta indelebile nella cultura greca, influenzando miti e leggende, come quelli narrati nei poemi omerici, e ponendo le basi per le successive civiltà della Grecia classica.
Per approfondire ulteriormente la storia dei Micenei, puoi guardare il seguente video: