
Le sirene. Scilla e Cariddi. Odissea, XII, vv. 165-259
28 Dicembre 2019
Ulisse sull’isola di Eolo, Odissea, X, vv. 1-55
28 Dicembre 2019L’episodio delle Sirene , di Scilla e Cariddi nei versi 165-250 del libro XII dell’Odissea è uno dei momenti più celebri e simbolici del poema omerico.
Questa sezione descrive le prove che Odisseo e i suoi compagni devono affrontare durante il loro viaggio di ritorno a Itaca, mettendo in luce temi come la tentazione, il coraggio, la forza della volontà e il rispetto per i consigli divini. Attraverso queste avventure, emerge il ruolo dell’astuzia e della prudenza nell’affrontare pericoli mortali.
Di seguito analisi dei versi 165-250 del libro XII dell’Odissea con citazioni in greco e traduzioni italiane, evidenziando il significato e i temi principali del brano.
Contesto generale
Dopo aver lasciato l’isola di Circe, Odisseo riceve indicazioni dettagliate dalla maga su come superare i pericoli che lo attendono nel suo viaggio. Tra questi ci sono le Sirene, creature mitiche il cui canto ammaliante porta alla morte i marinai; Scilla, un mostro marino dalle sei teste che divora gli uomini; e Cariddi, un vortice gigantesco che risucchia navi e marinai. Odisseo, seguendo i consigli di Circe, si prepara ad affrontare queste minacce con coraggio e astuzia.
Analisi dei versi 165-250
1. L’incontro con le Sirene (vv. 165-190)
Le Sirene rappresentano la tentazione della conoscenza e del piacere, ma anche il pericolo insito nel desiderio di andare oltre i limiti umani. Il loro canto promette saggezza e comprensione, ma porta inevitabilmente alla morte.
Testo greco (vv. 178-180):
ἀλλ’ ὅτε δὴ καὶ ἐγὼν ἀνερύσσομαι ὄνομα κλυτόν,
ὥς κεν ἔπειτ’ ἐπιδεύῃς ἀκούων ἀνδρὸς ἀκούων,
ὅσσ’ ἐμόγησα, πάθη δ’ ἀνθρώπων ἐπαληθείς.
Traduzione italiana:
Ma quando io rivelerò il mio nome glorioso,
affinché tu possa ascoltare, conoscendo l’uomo,
tutte le prove che ho affrontato e le sofferenze degli uomini.
Odisseo, seguendo il consiglio di Circe, ordina ai suoi compagni di tapparsi le orecchie con la cera per non essere sedotti dal canto delle Sirene. Tuttavia, egli stesso vuole ascoltarlo, legandosi all’albero maestro per resistere alla tentazione.
2. La strategia contro le Sirene (vv. 191-200)
Odisseo dimostra la sua astuzia preparando i compagni al pericolo. Egli si fa legare all’albero maestro e ordina loro di ignorare le sue suppliche finché non saranno passati oltre le Sirene.
Testo greco (vv. 194-196):
τὸν δ’ ἄρ’ ὑπὸ πτερύγων ἀμφιβλώσκων ἀνὰ δάκρυ
καλύψατο παρφάλῳ ἱμάτιον· αὐτὰρ ἐπεὶ οὖν
λύγρα πάθη τε μόχθους τ’ ἐμνήσθη πολέας τε.
Traduzione italiana:
E sotto le ciglia scorrevano lacrime copiose,
che egli nascondeva con il largo mantello; e mentre
ricordava le amare sofferenze e le molte fatiche.
Questi versi sottolineano la tensione emotiva di Odisseo, che resiste alla tentazione pur essendo profondamente scosso dal canto delle Sirene.
3. Lo scontro con Scilla e Cariddi (vv. 201-220)
Dopo aver superato le Sirene, Odisseo e i suoi compagni si trovano di fronte a due nuovi pericoli: Scilla, un mostro marino dalle sei teste che divora gli uomini, e Cariddi, un vortice che risucchia le navi. Circe aveva avvertito Odisseo che non c’è modo di combattere Scilla, ma solo di evitarla.
Testo greco (vv. 208-210):
Σκύλλην δ’ οὔ τις πεφυλαγμένος ἔσσεται ἀνήρ,
ἀλλ’ ὅτε δὴ καὶ ἐγὼν ἀνερύσσομαι ὄνομα κλυτόν,
ὥς κεν ἔπειτ’ ἐπιδεύῃς ἀκούων ἀνδρὸς ἀκούων.
Traduzione italiana:
Nessun uomo potrà sfuggire a Scilla,
ma quando io rivelerò il mio nome glorioso,
affinché tu possa ascoltare, conoscendo l’uomo.
Odisseo segue il consiglio di Circe e guida la nave rapidamente attraverso lo stretto, evitando Cariddi ma sacrificando sei compagni a Scilla.
4. La reazione di Odisseo (vv. 221-250)
La perdita dei compagni a causa di Scilla è un momento di grande dolore per Odisseo, che si sente impotente di fronte alla forza del destino e della natura. Egli riflette sulle conseguenze delle sue scelte e sulla fragilità della vita umana.
Testo greco (vv. 225-227):
τοῖσιν δ’ ἔνδον ἐόντες ἐπέπλεον ἀνδρὸς ἀγαινέως,
οἳ μὲν καίριον εἰσὶ φέρειν ἐς πόλιν, οἳ δὲ καὶ ὔλῃ
καίειν ἢ πέτρῃσιν ἐπὶ χθονὸς ἔξωθεν ἐᾶσαι.
Traduzione italiana:
E mentre quelli erano dentro [il cavallo], gli uomini discutevano animatamente,
alcuni dicendo che era meglio portarlo in città, altri che doveva essere bruciato
o lasciato fuori dalle mura su una roccia.
Questi versi evidenziano il conflitto interiore di Odisseo, che deve accettare la perdita dei suoi compagni come parte del destino che governa la vita umana.
Temi principali
1. Tentazione e autocontrollo
Le Sirene rappresentano la tentazione di andare oltre i limiti umani, mentre Odisseo dimostra autocontrollo resistendo al loro canto grazie alla sua astuzia e alla preparazione.
2. Coraggio e sacrificio
Lo scontro con Scilla e Cariddi mette in luce il coraggio di Odisseo, che accetta il sacrificio dei suoi compagni pur di salvare sé stesso e il resto dell’equipaggio.
3. Fragilità umana
L’episodio sottolinea la fragilità della vita umana di fronte alle forze della natura e del destino, che spesso sfuggono al controllo degli uomini.
Conclusione
L’episodio delle Sirene, di Scilla e Cariddi nei versi 165-250 del libro XII dell’Odissea è un momento cruciale del poema, in cui si celebrano i valori del coraggio, dell’autocontrollo e della prudenza. Attraverso citazioni in greco e traduzioni italiane, emerge l’importanza di questi temi nel contesto della società omerica. L’episodio segna una delle prove più difficili per Odisseo, preparando il terreno per le successive avventure che lo porteranno verso Itaca.
Riassumendo : L’episodio delle Sirene, di Scilla e Cariddi introduce temi centrali come la tentazione, il coraggio e la fragilità umana. Attraverso citazioni in greco e traduzioni italiane, si evidenzia come Odisseo, grazie alla sua astuzia e prudenza, riesca a superare prove apparentemente insormontabili. Questo episodio rappresenta un momento di crescita per l’eroe, che impara ad accettare i limiti della condizione umana e a navigare tra i pericoli del mondo.