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28 Dicembre 2019Confronto tra l’ Arte di Leonardo e Michelangelo:
Leonardo da Vinci (1452-1519) e Michelangelo Buonarroti (1475-1564) sono due delle figure più imponenti e rivoluzionarie del Rinascimento italiano, giganti la cui opera ha plasmato per secoli il corso dell’arte occidentale. Sebbene entrambi abbiano raggiunto vette ineguagliabili nella pittura, nella scultura e, nel caso di Leonardo, in una miriade di altre discipline, le loro filosofie artistiche, i loro approcci tecnici e le loro personalità erano profondamente diversi. Il confronto tra questi due maestri non è solo un esercizio di analisi stilistica, ma una chiave per comprendere la ricchezza e la complessità del Rinascimento stesso.
1. Leonardo da Vinci: Il Genio Universale e l’Indagine Scientifica
Leonardo è l’incarnazione dell’uomo universale rinascimentale, un artista-scienziato la cui curiosità intellettuale spaziava dalla pittura all’anatomia, dall’ingegneria alla botanica, dalla geologia all’idrodinamica. La sua arte è intrinsecamente legata alla sua indagine scientifica e all’osservazione empirica della natura.
- Approccio Filosofico e Tecnico:
- Pittura come Scienza: Per Leonardo, la pittura era la più nobile delle scienze, capace di riprodurre la realtà fenomenica con accuratezza e profondità. I suoi studi anatomici, botanici e geologici si riflettevano direttamente nelle sue opere.
- Sfumato: Tecnica pittorica da lui perfezionata, consiste nel velare i contorni delle figure con morbide sfumature di colore e luce, creando un effetto di indefinitezza e mistero. Questo conferisce ai suoi personaggi un’aura di vita interiore e mutevolezza espressiva.
- Chiaroscuro: Uso sapiente dei contrasti tra luce e ombra per modellare le forme, creare profondità e drammaticità, ma con una transizione graduale e morbida, non brusca.
- Prospettiva Aerea: L’osservazione che l’aria interposta tra l’occhio e gli oggetti lontani ne attenua i colori e ne sfuma i contorni, rendendoli più evanescenti. Questo conferisce profondità e realismo ai paesaggi.
- Indagine Psicologica: Grande interesse per l’espressione dei moti dell’animo e delle emozioni umane, spesso catturate in un istante fuggevole. I suoi ritratti sono finestre sull’interiorità dei soggetti.
- Opere Principali:
- Monna Lisa (La Gioconda): Emblema dello sfumato e dell’indagine psicologica, con il suo sorriso enigmatico che sembra mutare a ogni sguardo.
- L’Ultima Cena: Un capolavoro di composizione e drammaticità, dove ogni apostolo esprime una reazione psicologica diversa all’annuncio del tradimento di Cristo.
- La Vergine delle Rocce: Esempio di chiaroscuro e prospettiva aerea, con figure immerse in un paesaggio misterioso e suggestivo.
- La Dama con l’Ermellino: Un ritratto che cattura la vivacità e l’eleganza del soggetto, con un uso magistrale della luce.
2. Michelangelo Buonarroti: Il Genio del Corpo e della Terribilità
Michelangelo si considerava prima di tutto uno scultore, e la sua visione artistica era dominata dalla forma umana, in particolare dal corpo maschile, che egli vedeva come la massima espressione della bellezza divina e della lotta spirituale. La sua arte è caratterizzata da una potenza drammatica e da una monumentalità che gli valse il termine di terribilità.
- Approccio Filosofico e Tecnico:
- Scultura come Liberazione: Credeva che la scultura consistesse nel “liberare” la forma perfetta già contenuta nel blocco di marmo, un atto quasi mistico.
- Centralità del Corpo Umano: Il corpo è il veicolo principale per esprimere emozioni, forza, tensione spirituale e dramma. Le sue figure sono spesso muscolose, dinamiche e in pose complesse (contrapposto, figura serpentinata).
- Terribilità: Termine che indica la sua capacità di infondere nelle figure una grandezza sublime, una potenza sovrumana e un’intensità emotiva che incute timore e ammirazione.
- Disegno e Linea: Prediligeva la chiarezza del disegno e la forza della linea per definire le forme, anche nella pittura, che spesso assume una qualità scultorea.
- Espressione del Dramma Interiore: Le sue opere riflettono spesso un senso di lotta, di tensione e di pathos, sia fisico che spirituale.
- Opere Principali:
- David: Simbolo della Repubblica Fiorentina, è un’opera di monumentalità e forza fisica, che cattura il momento di massima tensione prima dell’azione.
- Pietà (Vaticana): Un capolavoro di bellezza e pathos, dove la giovinezza e la serenità della Vergine contrastano con il corpo senza vita di Cristo, esprimendo un dolore sublime e contenuto.
- Volta della Cappella Sistina (La Creazione di Adamo): Affresco monumentale che esalta la potenza creatrice di Dio e la perfezione del corpo umano, con figure dinamiche e vigorose.
- Giudizio Universale (Cappella Sistina): Opera tarda che esprime una visione più cupa e tormentata della condizione umana, con corpi massicci e un senso di dramma universale.
- Mosè: Scultura che incarna la terribilità michelangiolesca, con una forza espressiva e una tensione contenuta.
3. Confronto: Differenze e Similitudini
3.1. Differenze Fondamentali:
- Natura vs. Uomo: Leonardo è l’artista della natura e dell’indagine scientifica, interessato a tutti i fenomeni del mondo. Michelangelo è l’artista dell’uomo, del corpo umano come epicentro di ogni espressione e significato.
- Pittura vs. Scultura: Sebbene entrambi abbiano eccelso in entrambe le arti, Leonardo era primariamente un pittore e un teorico della pittura come scienza ottica. Michelangelo era primariamente uno scultore, e la sua pittura spesso rifletteva una mentalità scultorea (figure plastiche, volumi definiti).
- Tecnica e Stile:
- Leonardo: Predilige lo sfumato e il chiaroscuro morbido per creare atmosfere, mistero e suggerire la vita interiore. I suoi contorni sono sfumati.
- Michelangelo: Predilige la definizione del contorno (disegno) e la plasticità del volume, con un uso del colore spesso più vibrante e una muscolatura esasperata per esprimere forza e tensione.
- Personalità e Approccio: Leonardo era più riflessivo, pacato, curioso e poliedrico. Michelangelo era più impulsivo, irascibile, tormentato e focalizzato sulla sua arte come espressione di una lotta spirituale.
- Filosofia: Leonardo si basava sull’osservazione empirica e la sperimentazione. Michelangelo era profondamente influenzato dal Neoplatonismo, vedendo la bellezza fisica come riflesso della bellezza divina e l’atto creativo come un processo di liberazione dell’idea perfetta.
3.2. Similitudini:
- Maestri del Rinascimento: Entrambi sono figure centrali del Rinascimento, condividendo l’interesse per l’anatomia umana, la prospettiva, la proporzione e gli ideali classici di bellezza.
- Innovazione: Entrambi hanno rivoluzionato le rispettive arti, spingendo i confini delle tecniche e dell’espressione.
- Profondità Intellettuale e Spirituale: Al di là delle differenze, entrambi erano animati da una profonda curiosità intellettuale e da una ricerca spirituale, che si manifestava nelle loro opere.
- Influenza Duratura: Il loro impatto sull’arte occidentale è stato immenso e duraturo, influenzando generazioni di artisti successivi.
Conclusione
Leonardo da Vinci e Michelangelo Buonarroti, pur essendo rivali e avendo personalità e approcci artistici distinti, rappresentano le due facce complementari del genio rinascimentale. Leonardo, con la sua mente enciclopedica e la sua pittura che svela l’anima attraverso il mistero, e Michelangelo, con la sua scultura che esalta la potenza del corpo e la lotta dello spirito, hanno entrambi contribuito in modo incommensurabile a definire l’arte occidentale. La loro “rivalità” ha solo alimentato la loro straordinaria creatività, lasciando un’eredità artistica di bellezza, profondità e innovazione senza pari.