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28 Dicembre 2019Giacomo Leopardi e il Romanticismo: affinità e divergenze
In questo articolo analizziamo il rapporto tra Giacomo Leopardi e il Romanticismo, evidenziando le affinità e le profonde divergenze
Il rapporto tra Giacomo Leopardi e il Romanticismo è uno dei nodi critici più complessi e affascinanti della letteratura italiana. Pur essendo cronologicamente inserito nel periodo romantico e condividendo con esso alcune tematiche e sensibilità, Leopardi sviluppò un pensiero e una poetica così originali e radicali da renderlo, per molti aspetti, un pensatore e un poeta “anti-romantico” o, quantomeno, un romantico sui generis. La sua posizione è quella di un “classicista romantico” o di un “romantico classico”, che seppe fondere la profondità emotiva e l’inquietudine esistenziale romantica con il rigore formale e la lucidità razionale del classicismo.
1. Punti di Contatto con il Romanticismo
Nonostante le sue critiche esplicite ai romantici italiani (che considerava superficiali e privi di vera profondità filosofica), Leopardi condivideva con il movimento europeo alcune tematiche e sensibilità fondamentali:
- Centralità del Sentimento e dell’Io: Come i romantici, Leopardi pone al centro della sua poesia l’esperienza interiore, il sentimento, l’inquietudine esistenziale e la sofferenza individuale. La sua lirica è profondamente soggettiva e introspettiva.Un uomo solitario che contempla un paesaggio malinconico, che evoca la centralità del sentimento e dell’io.
- Senso dell’Infinito e del Sublime: La ricerca dell’infinito e la percezione del sublime (come nell’Idillio “L’infinito”) sono temi tipicamente romantici. Leopardi sperimenta il senso dell’illimitato di fronte alla natura, sebbene la sua interpretazione di tale infinito sia spesso legata al nulla e alla vanità.Un cielo stellato infinito, che simboleggia il senso dell’infinito e del sublime.
- Malinconia e Pessimismo: Sebbene il suo pessimismo sia più radicale, la malinconia, la tristezza, il senso di delusione e l’incapacità di trovare felicità nel mondo sono sentimenti che risuonano con la sensibilità romantica.
- Rifiuto del Razionalismo Illuminista (parziale): Leopardi critica l’eccesso di razionalismo dell’Illuminismo che ha distrutto le “illusioni” (miti, fantasie). In questo, si avvicina al Romanticismo che valorizzava l’irrazionale, il sogno, il sentimento. Tuttavia, Leopardi non rigetta la ragione in sé, ma ne constata la funzione distruttrice della felicità.
- Interesse per la Storia e la Nazione (meno accentuato): Sebbene non sia un patriota nel senso risorgimentale, Leopardi esprime un profondo amore per l’Italia antica e una critica alla sua decadenza (es. “All’Italia”), un sentimento che ha affinità con il nazionalismo romantico.
- Natura come Specchio dell’Anima: La natura è spesso presente nelle sue liriche non solo come paesaggio, ma come interlocutore o come specchio delle emozioni del poeta, un elemento comune al Romanticismo.
2. Punti di Divergenza (Anti-Romanticismo)
Nonostante le affinità, le differenze di Leopardi rispetto al Romanticismo sono profonde e sostanziali, rendendolo una figura unica:
- Il Pessimismo Radicale vs. la Fede Romantica:
- Leopardi: Il suo pessimismo è cosmico e materialistico. La sofferenza è una condizione universale e ineludibile dell’esistenza, voluta da una Natura indifferente o matrigna. Non c’è consolazione nella fede religiosa, nella storia o nel progresso.
- Romanticismo: Spesso, il pessimismo romantico è mitigato da una fede religiosa (nel provvidenzialismo manzoniano, ad esempio), da una fiducia nel progresso storico o da una visione consolatoria della natura o dell’arte. Il dolore può essere visto come una via per la purificazione o la redenaione.
Un paesaggio desolato sotto un cielo grigio e cupo, che simboleggia il pessimismo radicale leopardiano.
- La Ragione come Distruttrice vs. la Valorizzazione dell’Irrazionale:
- Leopardi: La ragione è vista come la forza che ha svelato l’arido vero, distruggendo le illusioni e rendendo l’uomo infelice. Nonostante ciò, Leopardi non rinuncia alla ragione, ma ne accetta le dolorose conclusioni.
- Romanticismo: Tendeva a valorizzare l’irrazionale, il sogno, l’intuizione, la follia, come vie d’accesso a una verità più profonda, spesso in contrapposizione alla ragione illuminista.
- La Natura Matrigna vs. la Natura Amica:
- Leopardi: La Natura è una forza cieca e meccanica, indifferente al destino umano, che genera solo per distruggere. È una “matrigna” crudele.
- Romanticismo: Spesso la natura è vista come una madre benevola, un rifugio, una manifestazione del divino, una fonte di ispirazione e consolazione.
Un vulcano in eruzione con fumo e lava, che rappresenta la forza distruttiva e indifferente della Natura matrigna.
- Il Ruolo delle Illusioni:
- Leopardi: Le illusioni sono “inganni” necessari per la felicità, ma sono intrinsecamente false. La loro distruzione è dolorosa, ma la loro consapevolezza è un atto di dignità.
- Romanticismo: Le illusioni, il sogno, la fantasia sono spesso visti come vie per accedere a una realtà più vera o a una dimensione spirituale.
- Il Rigore Formale e Linguistico:
- Leopardi: Nonostante la profondità dei contenuti, Leopardi mantenne un rigore formale e una purezza linguistica di stampo classicista. La sua poesia è caratterizzata da una metrica tradizionale (endecasillabi e settenari sciolti), una sintassi complessa ma armoniosa e un lessico scelto con estrema cura, lontano da ogni sciatteria o eccesso sentimentale.
- Romanticismo: Tendeva a una maggiore libertà formale, a un linguaggio più popolare o a espressioni più spontanee e meno controllate, talvolta anche a scapito della perfezione stilistica.
Un’antica scultura classica con un testo poetico sullo sfondo, che simboleggia il rigore formale e linguistico di Leopardi.
3. La Posizione Unica di Leopardi
Leopardi, quindi, non fu un romantico nel senso stretto del termine, né un semplice classicista. La sua grandezza risiede proprio nella sua capacità di trascendere le categorie, creando una sintesi originale:
- Classicista nella forma e nel metodo: Per la precisione del linguaggio, il rigore stilistico, la ricerca dell’armonia e la lucidità del pensiero.
- Romantico nelle tematiche e nella sensibilità: Per la centralità dell’io, l’esplorazione del dolore, il senso dell’infinito e della malinconia.
Questa sua peculiarità lo rende una figura isolata e inclassificabile, ma proprio per questo di straordinaria modernità e profondità. La sua opera è un dialogo costante tra la ragione che svela l’arido vero e l’immaginazione che, pur consapevole della sua natura illusoria, è l’unica fonte di piacere e di consolazione.