
Il bambino col pigiama a righe di John Boyne
28 Dicembre 2019
2. Ideale di vita. Prima elegia del primo libro del Corpus tibullianum, vv 13-24
28 Dicembre 2019Gaio Petronio Arbitro è un autore davvero unico della letteratura latina con la sua opera più famosa, il Satyricon.
La conoscenza dell’opera di Petronio è un viaggio molto diverso da quelli che possiamo fare, ad esempio, con Virgilio o Cicerone!
Chi era Petronio? L’Arbitro di Eleganza di Nerone
Di Petronio non sappiamo molto con certezza, ma la tradizione (soprattutto lo storico Tacito) lo identifica con il “concittadino” Gaio Petronio, soprannominato Arbiter elegantiae (arbitro di eleganza) alla corte dell’imperatore Nerone.
- Una Vita di Lusso e Raffinatezza: Era un uomo di grande cultura, raffinatissimo nel gusto, dedito ai piaceri della vita, ma con intelligenza e originalità. Non si curava della politica, ma era un’autorità indiscussa in fatto di moda, eleganza e bon ton.
- La Caduta in Disgrazia: La sua vicinanza a Nerone, però, lo rese vulnerabile. Fu coinvolto nella congiura dei Pisoni (la stessa di Lucano e Seneca), accusato da un invidioso prefetto del pretorio, Tigellino.
- La Morte “Sofisticata”: Petronio non aspettò l’esecuzione. Si suicidò nel 66 d.C., ma in modo molto particolare, quasi scenografico: si tagliò le vene a intermittenza, facendo legare e slegare i vasi, per prolungare l’agonia e godere della conversazione con gli amici, ascoltando musica e recitando poesie, come a voler dileggiare la morte stessa. Le sue ultime volontà furono di scrivere un libello che denunciava i vizi di Nerone, per poi distruggerlo.
Questa sua figura così particolare, colta, cinica ma raffinata, si riflette perfettamente nella sua unica opera giunta a noi.
Il Satyricon: Un Romanzo “Sui Generis”
Il Satyricon è un’opera enigmatica e affascinante. È un romanzo, un genere insolito per la letteratura latina, e ci è giunto in modo frammentario. Non abbiamo il titolo completo, l’autore non è certo al 100%, e non conosciamo l’inizio e la fine.
- Genere Ibrido: Non è un’epica, non è una commedia, non è una tragedia. È un mix di generi:
- Romanzo Picaresco: Narra le avventure di personaggi “picari” (vagabondi, imbroglioni) che si muovono ai margini della società.
- Prosimetro: Alterna prosa e poesia (questo lo rende unico, dato che i romanzi greci erano solo in prosa).
- Satira Menippea: Prende spunto da un genere greco caratterizzato da un miscuglio di prosa e versi, temi seri e comici, realismo e fantasia, con una forte vena satirica.
- Trama: I protagonisti sono tre giovani squattrinati, sfaccendati e colti (a modo loro):
- Encolpio: Il narratore in prima persona, spesso innamorato e sfortunato.
- Ascilto: Il suo rivale in amore e compagno di avventure.
- Gitone: Un bellissimo adolescente, oggetto del desiderio dei due. Le loro avventure sono un susseguirsi di incontri bizzarri, inganni, risse, furti e disavventure amorose. Sembra che su Encolpio gravi una maledizione di Priapo (il dio della fertilità), che gli rende impossibile condurre una vita amorosa “normale”.
- Ambienti e Società: Il Satyricon ci porta in un mondo di “malaffare” e di bassifondi, ma anche di lusso sfacciato e volgarità, in particolare nella famosissima Cena di Trimalchione.
La Cena di Trimalchione: Lo Specchio di una Società
Questa è la parte più estesa e celebre del Satyricon. È la descrizione di un banchetto offerto da Trimalchione, un liberto (ex schiavo) arricchito in modo smisurato, che cerca di ostentare la sua ricchezza e la sua cultura, cadendo però nel ridicolo per la sua volgarità e la sua ignoranza.
- La Figura del Liberto Arricchito: Trimalchione è il simbolo della nuova ricchezza che emerge nella società romana. È potente, ma privo di vero gusto e di vera cultura. I suoi tentativi di sfoggiare erudizione sono goffi e comici.
- Il Lusso Sfacciato e il Cattivo Gusto: La cena è un tripudio di cibi esotici, presentazioni stravaganti (piatti con segni zodiacali, uccelli ripieni di salsicce), spettacoli grotteschi (mimi, acrobati, lettori) e un’atmosfera di eccesso. Ma è un lusso ostentato, privo di eleganza e spesso volgare.
- La Parodia della Cultura: Trimalchione e i suoi commensali (altri liberti arricchiti) fanno discorsi banali, commentano la vita quotidiana, parlano di soldi e di morte in modo rozzo. Le loro conversazioni sono una parodia della cultura e dei valori della Roma “bene”.
- La Danza Macabra della Morte: La fissazione di Trimalchione per la morte, espressa in modo ossessivo e talvolta macabro (come quando fa portare a tavola uno scheletro d’argento), è una costante del suo carattere. Egli prepara persino il suo testamento durante la cena e chiede di essere seppellito con tutti i suoi lussi.
La Novella della “Matrona di Efeso”: Un Esempio di Satira Tagliente
All’interno del Satyricon, Petronio inserisce anche delle fabulae Milesiae, racconti brevi e licenziosi. La più famosa è quella della “Matrona di Efeso”, raccontata dal personaggio di Eumolpo.
- Trama Essenziale: Una matrona, rinomata per la sua virtù, decide di morire di fame nella tomba del marito defunto per il dolore. Un soldato, incaricato di sorvegliare dei cadaveri crocifissi lì vicino, la scopre e, con l’aiuto dell’ancella, la seduce. Quando i corpi dei crocifissi vengono rubati e il soldato rischia la condanna a morte, la matrona, per salvarlo, fa appendere alla croce il cadavere del proprio marito.
- Temi:
- Critica alla Fedeltà Estrema: La novella è una satira acida della fedeltà femminile (fides) che si credeva eterna. Petronio mostra come anche i propositi più nobili possano essere vinti dagli istinti e dalla forza della vita.
- Ironia e Cinismo: Il racconto è intriso di un’ironia tagliente che smaschera l’ipocrisia e la vanità delle apparenze.
- La Vita che Trionfa sulla Morte: La matrona, che voleva morire per amore, finisce per sacrificare il cadavere del marito per salvare un nuovo amore e riaffermare la sua vitalità.
Lo Stile e il Messaggio di Petronio
Lo stile di Petronio è straordinariamente versatile:
- Realismo Mimetico: Petronio riproduce fedelmente il linguaggio e i modi di parlare dei diversi personaggi, dal latino colto di Encolpio a quello sgrammaticato e volgare dei liberti, al linguaggio tecnico. Questo lo rende un documento prezioso per studiare il latino volgare (il latino parlato dal popolo) dell’epoca.
- Parodia: L’autore parodia costantemente i generi letterari tradizionali (epica, tragedia, oratoria), riprendendone frasi e stilemi per scopi comici o satirici.
- Apatia Morale (o Realismo Disincantato): Petronio non sembra esprimere un giudizio morale esplicito sui vizi e le bassezze che descrive. Li osserva con distacco, quasi con divertimento, limitandosi a registrarli. Alcuni critici lo vedono come un moralista implicito, che attraverso la descrizione della decadenza vuole mettere in guardia; altri come un esteta che si compiace del brutto e del grottesco.
In conclusione, il Satyricon è un’opera unica nella letteratura latina. Non è solo un ritratto impietoso e divertente della società romana del I secolo d.C., con le sue volgarità e le sue contraddizioni, ma anche un’opera di grande sperimentazione letteraria. Petronio, l’elegante arbitro, ci offre uno sguardo disincantato e realistico sull’animo umano, con le sue debolezze, le sue passioni e la sua inarrestabile vitalità.