Ogni tappa segna una fase diversa nell’evoluzione della civiltà longobarda che può essere identificata: dalla fase semimitica e tribale alla massima espressione culturale raggiunta nel periodo del loro dominio in Italia.
L’apice della cultura longobarda è oggi scientificamente riconosciuto come il primo fondamento della cultura europea.
Quindi la FASE PRELIMINARE è la fase scandinava del mito della loro origine che vede la tribù di i Winnili (Winniles) si trasformano nella tribù dei Longobardi, e che termina all’inizio del I secolo a.C. con la loro migrazione verso le coste germaniche a sud del Baltico e lungo il corso finale del fiume Elba.
Nel primo PERIODO STORICO (I secolo a.C. – V-IV secolo d.C.) la protostoria longobarda testimonia la reale nascita del popolo longobardo che si dotò delle prime strutture gerarchiche, spostando la loro attenzione dall’agricoltura alla guerra e la crescente considerazione tra le altre tribù germaniche. Fino a quando, verso la seconda metà del 4° secolo – risalendo il fiume Elba – iniziarono a trasferirsi verso il centro l’oriente dell’Europa.
Nel 2° PERIODO STORICO i Longobardi, insediandosi dapprima sulle rive del Danubio, tra Bassa Austria e Moravia meridionale, occuparono le regioni romane della Pannonia e della Valeria dove entrarono a contatto diretto con l’impero bizantino e con la forma ariana del cristianesimo. In questi territori una profonda trasformazione avvenne nei Longobardi che, dopo le guerre vinsero gli Unni (riscattandosi dopo una prima sconfitta), gli Eruli e i Gepidi, divennero uno dei grandi popoli dominatori del tempo e acquisirono conoscenze e tecniche sempre più evolute.
Il 3° PERIODO STORICO inizia nel 568 quando il re-eroe Alboino (Albwin) guidò tutto il suo popolo (composto di Longobardi, Sassoni, Gepidi ed elementi di molte altre tribù che nel tempo erano state assimilate) alla conquista dell’Italia. Nella penisola i Longobardi creeranno 35 ducati e fondarono un proprio Regno; accettando il cattolicesimo romano; costruiranno palazzi e luoghi di culto; emaneranno le loro prime leggi scritte; riusciranno a fondere le loro tradizioni con quelle greche e romane, con influssi bizantino-orientali e slavi, determinando la nascita del primo nucleo della Cultura europea. Il Regno terminerà nel 774 con la sconfitta ad opera dei Franchi sotto Carlo Magno.
Il 4° PERIODO STORICO, dopo la fine del Regno, vide i ducati nel Mezzogiorno d’Italia trasformati in Principati autonomi (Benevento, Salerno e Capua). La loro esistenza era sostenuto dal desiderio dei duchi e dei principi longobardi di trasferire nei loro domini l’intero patrimonio del Regno, lontano dalla portata di Carlo Magno e dei successivi imperatori franchi. Nelle
terre meridionali, i Longobardi avrebbero dovuto fare i conti, però, con le intramontabili ambizioni di Bisanzio e con
la nuova minaccia saracena. Sorgeranno qui nuovi luoghi di potere e di culto; ci sarà un aumento della devozione all’Arcangelo Michele, patrono della nazione longobarda con San Martino;
In queste regioni si svilupperanno sempre di più le grandi abbazie di Montecassino e San Vincenzo al Volturno. L’arrivo dei Normanni,
la loro conquista di Salerno e la morte dell’ultimo principe (1077) segneranno la fine del potere longobardo, ma non del suo prezioso patrimonio.
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