
Introduzione a Omero
28 Dicembre 2019
Poetica classicista e poetica romantica
28 Dicembre 2019Il Poema di Gilgamesh, una delle più antiche opere letterarie dell’umanità, narra le avventure del re di Uruk alla ricerca dell’immortalità.
L’ultima parte del poema è particolarmente significativa perché affronta il tema della mortalità umana e della vanità della ricerca dell’immortalità.
1. Il viaggio verso Utnapishtim
Dopo la morte del suo amico Enkidu, Gilgamesh è sconvolto dal dolore e terrorizzato dall’idea della propria morte. Decide quindi di intraprendere un lungo viaggio alla ricerca di Utnapishtim, l’unico uomo che ha ottenuto l’immortalità grazie agli dèi dopo il Diluvio Universale.
- Per arrivare da Utnapishtim, Gilgamesh attraversa luoghi pericolosi, tra cui la Montagna del Sole, dove incontra gli uomini-scorpione.
- Dopo lunghe fatiche, giunge alle rive delle Acque della Morte, dove è aiutato dalla barcaiola Urshanabi.
2. L’incontro con Utnapishtim e il racconto del Diluvio
Utnapishtim racconta a Gilgamesh la storia del Diluvio Universale, molto simile al racconto biblico di Noè:
- Gli dèi decisero di distruggere l’umanità con un diluvio, ma il dio Ea avvisò Utnapishtim, che costruì un’arca e si salvò con la sua famiglia e alcuni animali.
- Dopo il diluvio, gli dèi concessero a Utnapishtim e sua moglie l’immortalità, ma chiariscono che questa è un’eccezione e non può essere concessa a nessun altro.
Gilgamesh si rende conto che non può ottenere l’immortalità come Utnapishtim, ma quest’ultimo gli offre una sfida: se riuscirà a non dormire per sei giorni e sette notti, dimostrerà di essere degno della vita eterna.
Tuttavia, Gilgamesh fallisce e si addormenta immediatamente.
3. La pianta della giovinezza e la delusione finale
Anche se ha fallito la prova, Utnapishtim rivela a Gilgamesh l’esistenza di una pianta magica che può ridargli la giovinezza.
- Gilgamesh trova la pianta e decide di portarla a Uruk per condividerla con il suo popolo.
- Tuttavia, durante il viaggio di ritorno, mentre fa il bagno in un fiume, un serpente ruba la pianta e scompare, lasciandolo senza speranza.
Questo episodio ha un profondo valore simbolico:
🔹 Il serpente rappresenta il ciclo della vita e la rigenerazione (perde la pelle e “rinasce”), ma per l’uomo la giovinezza eterna resta irraggiungibile.
🔹 Gilgamesh capisce che la mortalità è inevitabile e che l’unico modo per essere “immortale” è attraverso le sue azioni e le sue imprese.
4. Il ritorno a Uruk e la vera immortalità
Alla fine del poema, Gilgamesh torna a Uruk e osserva le sue mura imponenti.
Realizza che la sua vera eredità non è una vita eterna, ma la grandezza della sua città e delle opere che ha costruito.
🔹 Il messaggio finale del poema è chiaro:
L’immortalità fisica è irraggiungibile, ma si può essere ricordati attraverso le proprie azioni, le opere e il sapere trasmesso alle generazioni future.
Conclusione
L’ultima parte del Poema di Gilgamesh affronta alcuni dei temi più profondi dell’umanità:
✅ Il limite della condizione umana: la morte è inevitabile, e nessuno può sfuggirle.
✅ L’illusione dell’immortalità: anche un grande eroe come Gilgamesh deve accettare la sua fine.
✅ Il valore delle imprese umane: ciò che rende un uomo “immortale” è ciò che lascia dietro di sé.
👉 Alla fine, Gilgamesh non ottiene l’immortalità, ma comprende il vero significato della vita: accettare il proprio destino e lasciare un segno nel mondo.😊