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28 Dicembre 2019Michelangelo Buonarroti: Il Genio Universale del Rinascimento
Michelangelo Buonarroti (Caprese, 1475 – Roma, 1564) è una delle figure più imponenti e influenti nella storia dell’arte occidentale. Scultore, pittore, architetto e poeta, incarnò l’ideale dell’artista rinascimentale, un “uomo universale” capace di eccellere in ogni campo. La sua opera, caratterizzata da una potenza espressiva senza precedenti, una profonda indagine della forma umana e un’intensa spiritualità, ha lasciato un’impronta indelebile e continua a ispirare e affascinare generazioni.
1. Biografia e Periodi Artistici
La vita di Michelangelo fu lunga e intensa, segnata da commissioni monumentali e da un rapporto spesso tormentato con i suoi potenti committenti, in particolare i papi.
- Giovinezza e Formazione (Firenze, 1475-1496): Nato in Toscana, Michelangelo mostrò precocemente il suo talento. Dopo un breve apprendistato presso la bottega del Ghirlandaio, entrò nel circolo di Lorenzo il Magnifico, dove studiò la scultura antica nel Giardino di San Marco e fu influenzato dal neoplatonismo. Le sue prime opere, come la Madonna della Scala e la Battaglia dei Centauri, rivelano già la sua predilezione per il rilievo e la figura umana.
- Primi Successi a Roma (1496-1501): A Roma, Michelangelo realizzò due capolavori che lo consacrarono: il Bacco (1496-1497), un’opera di ispirazione classica ma con un’inedita sensualità, e la celeberrima Pietà (1498-1499) per la Basilica di San Pietro, che gli valse fama immediata per la sua perfezione tecnica e la sua profonda emozione.
- Ritorno a Firenze (1501-1505): Tornato a Firenze, ricevette la commissione per il David (1501-1504), che divenne il simbolo della Repubblica fiorentina e della libertà. In questo periodo realizzò anche l’unico suo dipinto su tavola giunto a noi, il Tondo Doni (1503-1507 circa), e iniziò il monumentale affresco della Battaglia di Cascina per Palazzo Vecchio (perduto).
- La Cappella Sistina e il Sepolcro di Giulio II (Roma, 1505-1541): Questi furono anni di commissioni colossali e spesso conflittuali.
- Volta della Cappella Sistina (1508-1512): Su incarico di Papa Giulio II, Michelangelo affrescò la volta della Cappella Sistina, creando un ciclo narrativo che ripercorre la Genesi, dalla Creazione al Diluvio Universale, con figure monumentali e cariche di energia.
- Sepolcro di Giulio II: Un progetto tormentato che lo impegnò per decenni, mai completato secondo il piano originale. Ne fanno parte opere magnifiche come il Mosè (1513-1515 circa) e gli Schiavi (non terminati).
- Ultimi Anni a Roma (1534-1564): Dopo il 1534, Michelangelo si stabilì definitivamente a Roma.
- Giudizio Universale (1536-1541): Affrescò la parete di fondo della Cappella Sistina con il Giudizio Universale, un’opera dirompente e drammatica, che riflette le inquietudini religiose dell’epoca.
- Architettura: Si dedicò sempre più all’architettura, assumendo la direzione dei lavori per la Basilica di San Pietro (dal 1546), progettando la Cupola (completata dopo la sua morte), e riorganizzando la Piazza del Campidoglio. Realizzò anche la Biblioteca Laurenziana a Firenze.
- Pietà Tarde: Negli ultimi anni, la sua scultura si fece più intima e tormentata, come nelle Pietà Rondanini e Bandini (non finite).
2. Caratteristiche Stilistiche
Lo stile di Michelangelo è inconfondibile e ha definito un’epoca.
- Plasticismo e Monumentalità: Le sue figure sono dotate di un volume e una massa straordinari, quasi scultorei, che le rendono imponenti e potenti. Ogni muscolo, ogni tendine è reso con precisione anatomica.
- La “Terribilità”: Un concetto vasariano che descrive la forza espressiva, la grandezza e la capacità di incutere timore reverenziale nelle sue figure, spesso cariche di pathos e tensione emotiva.
- Contrapposto e Torsione (“Serpentinata”): Le sue figure sono spesso animate da un forte contrapposto e da torsioni complesse, che creano dinamismo e vitalità, anticipando il Manierismo.
- Il Non Finito: Soprattutto nelle sue sculture tarde, Michelangelo lasciò spesso le opere “non finite”, con parti della figura che emergono ancora dal blocco di marmo. Questo può essere interpretato come una scelta estetica, un’espressione della lotta dell’artista con la materia, o un riflesso della sua visione spirituale.
- Centralità del Disegno: Per Michelangelo, il disegno era il fondamento di ogni arte. La sua concezione dell’arte era basata sulla forza della linea e sulla chiarezza della forma.
- Luce e Colore Drammatici: Nella pittura, utilizza il colore in modo vibrante e il chiaroscuro per modellare le figure e creare effetti drammatici, esaltando il volume e l’espressività.
3. Temi e Soggetti
Michelangelo si concentrò principalmente sulla figura umana, in particolare sul nudo maschile, che considerava la forma più perfetta e l’espressione della bellezza divina.
- Il Corpo Umano: Che si tratti di figure bibliche, mitologiche o allegoriche, il corpo umano, soprattutto maschile, è il veicolo principale attraverso cui Michelangelo esprime idee e sentimenti.
- Soggetti Religiosi: La Passione di Cristo, la Creazione, il Giudizio Universale, la vita dei santi sono temi ricorrenti, affrontati con una profonda spiritualità e un’intensa drammaticità.
- Soggetti Mitologici: Meno frequenti, ma trattati con la stessa potenza espressiva, come nel Bacco.
- La Lotta e la Tensione: Molte delle sue opere esprimono una tensione interiore, una lotta tra forze opposte (spirito e materia, bene e male, vita e morte), che riflette le sue convinzioni personali e le inquietudini del suo tempo.
4. Opere Principali
Oltre a quelle già menzionate, ecco alcune delle sue opere più significative:
- Scultura:
- Pietà Rondanini (1552-1564): L’ultima opera di Michelangelo, rimasta incompiuta, di straordinaria intensità spirituale e modernità.
- Tombe Medicee (Firenze, Sagrestia Nuova di San Lorenzo, 1520-1534): Complesso scultoreo e architettonico con le figure allegoriche del Giorno, della Notte, dell’Aurora e del Crepuscolo.
- Pittura:
- Tondo Doni (Firenze, Uffizi): L’unica sua pittura su tavola, un’opera rivoluzionaria per la composizione dinamica e i colori brillanti.
- Architettura:
- Biblioteca Medicea Laurenziana (Firenze, 1524-1534): Un capolavoro di architettura manierista, con spazi compressi e elementi che sfidano le convenzioni classiche.
- Piazza del Campidoglio (Roma, dal 1538): Un progetto urbanistico e architettonico che trasformò la piazza in un armonioso complesso, con il Palazzo dei Conservatori, il Palazzo Nuovo e il Palazzo Senatorio.
5. Eredità e Influenza
L’influenza di Michelangelo sull’arte occidentale è stata immensa e duratura, dando vita a quello che viene definito Manierismo (uno stile che esaspera le sue forme e la sua espressività) e aprendo la strada al Barocco.
- Modello per gli Artisti Successivi: Generazioni di artisti studiarono e copiarono le sue opere, in particolare le figure della Cappella Sistina e il David, per apprendere l’anatomia, la composizione e la forza espressiva.
- Rinascimento e Oltre: La sua opera ha segnato il culmine del Rinascimento, ma allo stesso tempo ha anticipato le tensioni e le complessità dell’età moderna, influenzando artisti fino al XIX e XX secolo.
- Il Genio Solitario: Michelangelo è rimasto una figura unica, un genio solitario e tormentato, la cui arte continua a parlare della grandezza e della fragilità dell’essere umano.
Conclusione
Michelangelo Buonarroti è stato un artista di statura titanica, la cui opera ha ridefinito i confini dell’arte. Attraverso le sue sculture, i suoi dipinti e le sue architetture, ha espresso con una forza ineguagliabile la bellezza, la drammaticità e la spiritualità dell’esistenza umana. La sua eredità è un monumento alla creatività e alla capacità dell’uomo di raggiungere vette inesplorate, rendendolo un simbolo eterno del genio artistico.