
Salga a te Signore
28 Dicembre 2019
O Dio tu sei la mia luce
28 Dicembre 2019✨ Meditazione sul canto “Notte di luce” (tempo di Avvento e Natale)
Il canto “Notte di luce” è un inno intenso e poetico che ci introduce nel mistero del Natale, ma in una prospettiva profondamente teologica e spirituale. Non si tratta solo del racconto di una nascita, ma della contemplazione del Verbo eterno che si fa carne, del Dio che sceglie di entrare nella nostra storia con una delicatezza che illumina la notte e trasforma il silenzio in salvezza.
1. Notte di luce, colma è l’attesa
La notte è il tempo dell’attesa, del silenzio e dell’interiorità. Ma è anche il momento in cui la luce diventa visibile. In questa notte, la luce è Cristo, che viene a portare speranza: “Vieni, Gesù!”. L’attesa messianica è tutta raccolta in un tempo sospeso che, come un grembo, prepara la venuta del Verbo. L’immagine del Verbo che “vesti il silenzio” è di una profondità straordinaria: Dio non si impone con rumore, ma si rivela nel silenzio dell’umiltà, nel linguaggio semplice della carne.
2. Giorno d’amore, nuova alleanza
La venuta di Cristo non è solo luce nella notte, ma anche giorno nuovo, tempo di alleanza e salvezza. Il Figlio eterno si fa “Sposo fedele”, immagine nuziale profondamente biblica (Osea, Isaia, Apocalisse), in cui Dio si unisce definitivamente all’umanità. Il verbo che si fa carne è l’alleanza definitiva, non più scritta su tavole di pietra, ma nella carne dell’uomo Gesù.
3. Alba di pace, Regno che irrompe
Con la terza strofa il canto si apre alla dimensione escatologica: Cristo è l’alba di un nuovo Regno, che irrompe non con potenza, ma con il perdono. Il contrasto tra l’immagine dell’“irruzione” e quella del “vestire il peccato” è potente: Gesù entra nel mondo come sovrano, ma lo fa assumendo il peccato dell’uomo, diventando l’Agnello che toglie il peccato del mondo. Non conquista, redime.
Il Ritornello: Gloria e pace
Il ritornello riprende l’inno angelico di Luca 2,14, proclamato ai pastori nella notte della nascita: “Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini che egli ama”. La gloria nei cieli e la pace sulla terra sono le due coordinate fondamentali della salvezza: Dio viene glorificato perché ama l’uomo, e l’uomo riceve pace perché Dio si è fatto vicino.
In sintesi
“Notte di luce” è una preghiera cantata, che ci fa entrare nella notte di Betlemme con la consapevolezza della fede. Non ci invita a guardare il presepe come spettatori, ma ad accogliere il Mistero come partecipi della salvezza, come persone raggiunte da quella luce.
La venuta di Cristo è luce che rompe il silenzio, è giorno che inaugura l’amore nuovo, è alba che porta la pace e apre il Regno.
E in tutto questo, risuona il canto degli angeli e della Chiesa:
“Sia gloria nei cieli, sia pace quaggiù”.
🎶 Testo e accordi
Notte di luce
198 cantemus domino
(la la do sol sol)
Fa Do 4-3 Rem La 4-3 Sib Fa Rem7 Sol Do
Notte di luce, colma è l’attesa! Notte di speranza: vieni, Gesù
Solm7 Do7 Fa Rem Sol-6 La7 Rem
Verbo del Padre, ve – sti il silenzio.
RIT. Fa7 Sib Do7 Fa Solm7 Lam7
Sia gloria nei cieli, sia pace quaggiù!
Fa7 Sib Do7 Fa Solm Do7 Fa
Sia gloria nei cieli, sia pace quaggiù!
Fa Do 4-3 Rem La 4-3 Sib Fa Rem7 Sol Do
Giorno d’amore, nuova alleanza! Giorno di salvezza: vieni, Gesù!
Solm7 Do7 Fa Rem Sol-6 La7 Rem
Sposo fedele, vesti la carne. RIT.
Fa Do 4-3 Rem La 4-3 Sib Fa Rem7 Sol Do
Alba di pace, Regno che irrompe! Alba di perdono: vieni Gesù!
Solm7 Do7 Fa Rem Sol-6 La7 Rem
Santo di Dio, vesti il peccato. RIT.