
Eumeo, Odissea, XIII, 23-96
28 Dicembre 2019
Adolescente di Vincenzo Cardarelli
28 Dicembre 2019🔍 Analisi della Poesia “O carro vuoto sul binario morto” di Clemente Rebora
Questa poesia, tratta dalla raccolta Frammenti lirici di Clemente Rebora, è un esempio straordinario di simbolismo e riflessione esistenziale. Attraverso l’immagine del “carro vuoto”, Rebora esplora temi universali come il destino, la vita, la lotta umana e il rapporto tra uomo e mondo. Analizziamo il testo in dettaglio.
1. L’Immagine Centrale: Il Carro Vuoto sul Binario Morto 🚂
- Il Carro Vuoto :
L’immagine del carro abbandonato su un binario morto rappresenta l’uomo o l’umanità nel suo stato di attesa, inattività o marginalità. È un simbolo di potenzialità inespresse, di un’esistenza che non ha ancora trovato uno scopo o una direzione.- Versi 1-5 :
“O carro vuoto sul binario morto, / Ecco per te la merce rude d’urti / E tonfi. Gravido ora pesi / Sui telai tesi;”
Il carro, inizialmente vuoto e immobile, viene caricato con “merce rude”, simbolo delle difficoltà, delle sofferenze e delle responsabilità che la vita impone. La sua immobilità è solo apparente: presto sarà costretto a muoversi sotto il peso di queste forze esterne.
- Versi 1-5 :
- Il Movimento Forzato :
- Versi 10-15 :
“All’aspro rullare d’acciaio / Al trabalzante stridere dei freni, / Incatenato nel gregge / Per l’immutabile legge / Del continuo aperto cammino:”
Il carro è costretto a entrare in un meccanismo inevitabile, quello del “gregge” e del “continuo cammino”. Questo richiama l’idea del destino, della necessità di muoversi e agire, anche quando si vorrebbe rimanere fermi.
- Versi 10-15 :
2. Temi Universali: Vita, Destino e Contraddizione 💭
La Contraddizione Esistenziale
- Versi 23-28 :
“E non muore e vorrebbe, e non vive e vorrebbe, / Mentre la terra gli chiede il suo verbo / E appassionata nel volere acerbo / Paga col sangue, sola, la sua fede.”
Qui Rebora coglie l’essenza della condizione umana: l’uomo è sospeso tra desiderio di vivere e impossibilità di farlo pienamente, tra volontà di agire e limiti imposti dal mondo. La “terra” rappresenta il luogo dell’impegno e del sacrificio, dove l’uomo paga il prezzo della sua esistenza con il “sangue”.
L’Eterno e il Labirinto dei Giorni
- Versi 19-22 :
“Sotto il ciel che balzàno / Nel labirinto dei giorni / Nel bivio delle stagioni / Contro la noia sguinzaglia l’eterno,”
L’immagine del “labirinto dei giorni” e del “bivio delle stagioni” suggerisce la complessità del tempo e della vita umana. L'”eterno” è una forza che si oppone alla noia e al vuoto, spingendo l’uomo verso l’amore e il desiderio di trascendenza.
3. Simbolismo e Linguaggio Poetico ✨
Rebora utilizza immagini forti e simboli ricchi di significato per esprimere concetti profondi:
- Binario Morto : Simboleggia l’immobilità, l’attesa, la mancanza di prospettive immediate.
- Macchina e Freni : Rappresentano le forze esterne che costringono l’uomo a muoversi, anche contro la sua volontà.
- Cielo e Terra : Il cielo è il regno dell’eterno e dell’infinito, mentre la terra è il luogo della concretezza e del sacrificio.
- Gregge : Richiama l’idea di conformismo e obbedienza alle leggi universali.
Il linguaggio è denso e musicale, con una forte componente ritmica che enfatizza il senso di oppressione e movimento inevitabile.
4. Interpretazione Emotiva e Filosofica 🌌
La poesia trasmette un senso di tensione tra:
- Staticità e Movimento : Il carro vuoto rappresenta l’immobilità iniziale, ma è destinato a essere trascinato via.
- Volontà e Necessità : L’uomo vorrebbe scegliere, ma è spesso costretto dalle circostanze.
- Vita e Morte : L’uomo è intrappolato in una condizione di esistenza incompleta, desiderosa di trascendere i propri limiti.
Rebora riflette sulla natura paradossale dell’esistenza umana: l’uomo è chiamato a vivere e agire, ma il mondo lo costringe a pagare un prezzo elevato per questo privilegio.
5. Conclusione 🌟
“O carro vuoto sul binario morto” è una poesia che cattura la complessità dell’esistenza umana attraverso immagini forti e simboliche. Il carro è un potente metafora dell’uomo, costretto a muoversi lungo binari predeterminati, sopportando il peso delle difficoltà e delle aspettative, ma sempre alla ricerca di un significato più profondo.
🌟 Messaggio Finale : La poesia di Rebora invita il lettore a riflettere sul proprio ruolo nel mondo, sulle contraddizioni della vita e sul desiderio di trascendere i limiti imposti dalla realtà. Un’opera densa di significato, che lascia spazio all’interpretazione personale e alla meditazione. 😊
📘Testo della poesia “O carro vuoto sul binario morto“ da Frammenti lirici di Clemente Rebora
O carro vuoto sul binario morto di Clemente Rebora
O carro vuoto sul binario morto,
Ecco per te la merce rude d’urti
E tonfi. Gravido ora pesi
Sui telai tesi;
Ma nei ràntoli gonfi 5
Si crolla fumida e viene
Annusando con fàscino orribile
La macchina ad aggiogarti.
Via dal tuo spazio assorto
All’aspro rullare d’acciaio 10
Al trabalzante stridere dei freni,
Incatenato nel gregge
Per l’immutabile legge
Del continuo aperto cammino:
E trascinato tramandi 15
E irrigidito rattieni
Le chiuse forze inespresse
Su ruote vicine e rotaie
Incongiungibili e oppresse,
Sotto il ciel che balzàno 20
Nel labirinto dei giorni
Nel bivio delle stagioni
Contro la noia sguinzaglia l’eterno,
Verso l’amore pertugia l’esteso, 25
E non muore e vorrebbe, e non vive e vorrebbe,
Mentre la terra gli chiede il suo verbo
E appassionata nel volere acerbo
Paga col sangue, sola, la sua fede.