
Wagner: Marcia nuziale
28 Dicembre 2019
Ora so che il suo amore è grande
28 Dicembre 2019🙏🌿 Analisi e riflessione: “O Signore, tu mi scruti e mi conosci” – La presenza che trasforma
🕊️ Il canto “O Signore, tu mi scruti e mi conosci”, composto da Domenico Machetta, è una preghiera profonda e contemplativa, ispirata direttamente al Salmo 139, uno dei salmi più intimi e potenti della Scrittura. Con una melodia semplice ma evocativa e un testo denso di spiritualità, questo canto non celebra un’idea di Dio, ma l’esperienza viva della sua presenza: una presenza che scruta, segue, illumina, accompagna, trasforma.
Non è un inno di lode esultante, né una supplica angosciata: è un dialogo silenzioso tra l’anima e Dio, in cui l’uomo riconosce di non essere mai solo, mai nascosto, mai perduto.
1. “Tu mi scruti e mi conosci” – la conoscenza divina come intimità
“O Signore, tu mi scruti e mi conosci”
è l’eco del Salmo 139,1:
“Signore, tu mi hai scrutato e mi conosci”.
Ma “scrutare” non è qui sinonimo di controllo, né di giudizio.
È un verbo di penetrazione affettiva, di conoscenza totale.
Dio non osserva dall’alto:
entra.
Conosce non solo le azioni,
ma i pensieri prima che nascano,
le parole prima che siano dette,
le ferite prima che si aprano.
E “mi conosci” non vuol dire “mi riconosce”,
ma “mi sa”,
mi possiede nella conoscenza più profonda,
come un padre conosce il figlio,
come un amico conosce l’amico.
E questa conoscenza non spaventa,
perché è preceduta dall’amore.
Dio non ci conosce per condannarci,
ma per salvarci,
perché sa esattamente dove abbiamo bisogno di Lui.
2. “Mi segui in ogni istante, giorno e notte” – la fedeltà che non abbandona
“Mi segui in ogni istante, giorno e notte”
L’immagine è forte:
Dio non è solo presente,
ma in movimento con noi.
Non è un Dio statico,
ma un Dio in cammino.
E “seguire” non implica distanza:
è un verbo di vicinanza,
di custodia,
di attenzione continua.
Non ci perde di vista né di giorno,
quando siamo attivi,
né di notte,
quando siamo fragili,
quando i pensieri corrono,
quando il sonno non viene,
quando il cuore piange.
È il Dio che non chiude mai occhio,
che veglia su di noi anche quando dormiamo (Sal 121,4).
E la notte, per Lui,
non è oscurità:
“Ogni notte è per te come il giorno”.
Perché la sua luce non è quella del sole,
ma dello Spirito,
che illumina anche ciò che è nascosto.
3. “Penetri i pensieri di ogni uomo” – la verità che libera
“Tu che penetri i pensieri di ogni uomo”
Qui si tocca il mistero della trasparenza davanti a Dio.
Niente è segreto,
niente è nascosto.
Ma questa verità non è minacciosa:
è liberatoria.
Nella società, nascondiamo i pensieri per paura del giudizio.
Davanti a Dio, possiamo lasciarli emergere,
perché Lui non li usa contro di noi,
ma per sanarli.
E quando dice:
“Tu che illumini, o Dio, le mie vie”,
non parla di strade fisiche,
ma dei percorsi del cuore,
delle scelte,
delle incertezze,
delle deviazioni.
La luce di Dio non acceca:
rivela,
ma per guidare,
non per condannare.
4. “Sei di casa negli abissi del mio cuore” – Dio nell’intimo
“Sei di casa negli abissi del mio cuore”
Questa è una delle frasi più belle del canto.
Gli “abissi” non sono solo il profondo,
ma il buio,
il dolore,
il rimorso,
il luogo dove non osiamo guardare.
Eppure, Dio non solo entra:
ci vive.
Non è un visitatore occasionale,
ma un abitante,
un ospite permanente.
È il Dio che non teme il nostro caos,
che non si ritrae davanti alla nostra fragilità,
che non si offende per i nostri dubbi.
E quando dice:
“Si è posata su di me la tua mano”,
richiama l’immagine della presenza tangibile,
quasi fisica,
del tocco divino:
non di dominio,
ma di cura,
di protezione,
di consolazione.
Come quando Gesù tocca il cieco,
il paralitico,
il morto:
basta una mano per cambiare una vita.
5. “Se volassi sulle ali dell’aurora” – l’impossibilità di fuggire
La terza strofa riprende il linguaggio del Salmo:
“Se volassi sulle ali dell’aurora, / oltre il mare, ai confini della terra…”
È l’immagine di chi vorrebbe fuggire da Dio,
per colpa,
per vergogna,
per paura.
Ma scopre che Dio è già lì.
Non è un Dio che insegue,
ma un Dio che precede.
Dove andiamo,
Lui c’è già.
Non per sorvegliare,
ma per attendere.
E la sua luce
“splenderebbe come un lampo”
non per punire,
ma per rivelare la via del ritorno.
6. “Io affido ogni passo alle tue mani” – l’abbandono come pace
L’ultima strofa è la risposta libera a questa presenza:
“Io affido ogni passo alle tue mani”
Non è una resa,
ma un atto di fiducia.
Non è passività,
ma consegna consapevole.
E il motivo?
“Perché trovo solo in te la mia pace.”
La pace non è assenza di problemi,
né tranquillità emotiva.
È la certezza di essere amati,
di essere guidati,
di non essere mai soli.
E in un mondo di rumore,
di fretta,
di maschere,
questa pace è un’oasi:
non costruita da noi,
ma donata da Colui che ci conosce fino in fondo.
✝️ Conclusione: un canto per chi vuole essere visto
“O Signore, tu mi scruti e mi conosci” non è un canto per chi ha tutto sotto controllo.
È per chi si sente fragile,
confuso,
pieno di pensieri nascosti.
E dice:
Dio non ti vede di sfuggita.
Ti vede dentro.
E proprio lì, dove ti vergogni,
Lui ti ama.
E quando, alla fine, diciamo:
“Affido ogni passo alle tue mani”,
non è un dovere,
ma un sospiro di sollievo:
Finalmente, posso smettere di fingere.
Finalmente, posso essere me stesso.
E Tu, Signore,
sei già qui.
📖 Testo e accordi
O Signore tu mi scruti e mi conosci – Domenico Machetta
riff: (do re mi sol la do re la do)
melodia: (sol la do do mi mi re la do re do do)
DO FA DO
O Signore, tu mi scruti e mi conosci,
SIb DO
e mi segui in ogni istante, giorno e notte,
LAm SOL FA REm
tu che penetri i pensieri di ogni uomo,
DO7+ FA6 DO DO7 FA7 DO6
tu che illumini, o Dio, le mie vie. riff
DO FA DO
O Signore, tu mi vegli nel riposo,
SIb DO
mi accompagni nel cammino dei miei giorni,
LAm SOL FA REm
sei di casa negli abissi del mio cuore.
DO7+ FA6 DO DO7 FA7 DO6
Si è posata su di me la tua mano. riff
DO FA DO
Se volassi sulle ali dell’aurora
SIb DO
oltre il mare, ai confini della terra,
LAm SOL FA REm
come un lampo splenderebbe la tua luce:
DO7+ FA6 DO DO7 FA7 DO6
ogni notte è per te come il giorno. riff
DO FA DO
Hai tracciato, o Signore, il mio cammino,
SIb DO
sei presente nelle età della mia vita.
LAm SOL FA REm
Io affido ogni passo alle tue mani,
DO7+ FA6 DO DO7 FA7 DO6
perché trovo solo in te la mia pace. riff
🎤🎧 Salmi responsoriali