
Squadra paesana di Umberto Saba
28 Dicembre 2019
CSI Federazione russa: comunità di Stati Indipendenti
28 Dicembre 2019Paesi Baltici: Estonia, Lettonia e Lituania – Geografia, Storia e il Loro Percorso Europeo
I Paesi Baltici – Estonia, Lettonia e Lituania – sono tre nazioni situate sulla costa orientale del Mar Baltico, nell’Europa nord-orientale. Nonostante le loro dimensioni relativamente piccole, questi stati possiedono una storia ricca e complessa, segnata da secoli di dominazioni straniere e da una strenua lotta per l’indipendenza. La loro geografia, caratterizzata da pianure costiere, foreste e numerosi laghi, ha plasmato culture distinte ma con forti legami comuni. Dopo decenni di occupazione sovietica, questi paesi hanno intrapreso con successo un percorso di profonda integrazione con l’Europa occidentale, un esempio di resilienza e determinazione.
1. Geografia dei Paesi Baltici
I Paesi Baltici condividono molte caratteristiche geografiche, essendo prevalentemente pianeggianti e ricchi di elementi naturali.
- Posizione e Confini:
- Estonia: Il più settentrionale, confina con la Russia a est e la Lettonia a sud. Si affaccia sul Golfo di Finlandia e sul Mar Baltico.
- Lettonia: Al centro, confina con Estonia a nord, Russia a est, Bielorussia a sud-est e Lituania a sud. Si affaccia sul Mar Baltico.
- Lituania: Il più meridionale, confina con Lettonia a nord, Bielorussia a est e sud-est, Polonia a sud-ovest e l’exclave russa di Kaliningrad a ovest. Si affaccia sul Mar Baltico.
- Morfologia: Il paesaggio è dominato da:
- Pianure Costiere: Lunghe coste sabbiose e dune lungo il Mar Baltico.
- Foreste e Laghi: Vaste aree coperte da foreste (in particolare pini e betulle) e migliaia di laghi di origine glaciale, che conferiscono al paesaggio un aspetto pittoresco.
- Rilievi Modesti: Il territorio è prevalentemente pianeggiante o dolcemente ondulato, con altitudini massime che raramente superano i 300 metri.
- Idrografia: Numerosi fiumi attraversano i paesi, sfociando nel Mar Baltico. Tra i più importanti: il Daugava (Lettonia), il Nemunas (Lituania) e il Narva (Estonia).
- Clima: Temperato continentale, con influenze marittime. Gli inverni sono freddi e nevosi, le estati sono miti e relativamente brevi.
- Città Principali:
- Estonia: Tallinn (capitale), Tartu.
- Lettonia: Riga (capitale), Daugavpils.
- Lituania: Vilnius (capitale), Kaunas, Klaipėda.
2. Storia dei Paesi Baltici
La storia dei Paesi Baltici è un racconto di resilienza e di persistenza culturale di fronte a secoli di dominazioni straniere.
- Antichità e Medioevo:
- Popolazioni Baltiche e Finniche: Le regioni furono abitate da tribù baltiche (antenati di Lettoni e Lituani) e finniche (antenati degli Estoni).
- Cristianizzazione e Ordini Cavallereschi (XII-XIII secolo): La cristianizzazione avvenne principalmente attraverso gli Ordini Cavallereschi tedeschi (Cavalieri Portaspada, Ordine Teutonico), che stabilirono il loro dominio, in particolare in Estonia e Lettonia (Livonia). La Lituania, invece, mantenne la sua indipendenza e si cristianizzò più tardi.
- Granducato di Lituania: La Lituania emerse come una grande potenza medievale, formando il vasto Granducato di Lituania, che si estendeva fino al Mar Nero. Nel 1386, l’unione con la Polonia (Unione di Krewo) creò la Confederazione Polacco-Lituana, una delle più grandi entità politiche d’Europa.
- Dominazioni Stranere (dal XVI al XX secolo):
- Svezia, Polonia-Lituania, Russia: Dopo le Guerre del Nord (XVII-XVIII secolo), i territori baltici furono contesi tra Svezia, Polonia-Lituania e Russia. Alla fine del XVIII secolo, con le spartizioni della Polonia, tutti e tre i paesi caddero sotto il dominio dell’Impero Russo.
- Russificazione e Risveglio Nazionale (XIX secolo): Sotto il dominio russo, si tentò di imporre la lingua e la cultura russa. Tuttavia, nel XIX secolo, si assistette a un “Risveglio Nazionale” in tutti e tre i paesi, con la riscoperta e la promozione delle lingue, delle tradizioni e delle identità nazionali.
- Indipendenza e Occupazione Sovietica (XX secolo):
- Prima Indipendenza (1918): Dopo la Prima Guerra Mondiale e la Rivoluzione Russa, Estonia, Lettonia e Lituania dichiararono l’indipendenza nel 1918, stabilendo repubbliche democratiche.
- Patto Molotov-Ribbentrop (1939) e Occupazione Sovietica: Il patto segreto tra Germania nazista e Unione Sovietica assegnò i Paesi Baltici alla sfera d’influenza sovietica. Nel 1940, furono occupati e annessi con la forza all’URSS come Repubbliche Socialiste Sovietiche (RSS Estone, Lettone, Lituana).
- Seconda Guerra Mondiale e Repressioni: Durante la Seconda Guerra Mondiale, subirono l’occupazione nazista e poi nuovamente quella sovietica. Il periodo post-bellico fu segnato da deportazioni di massa, collettivizzazione forzata e repressione politica, che causarono immense sofferenze e perdite umane.
- Guerra Fredda: I Paesi Baltici rimasero saldamente sotto il controllo sovietico per decenni, con Mosca che cercava di cancellare la loro identità nazionale.
- Restaurazione dell’Indipendenza (1990-1991):
- Rivoluzione Cantata: Alla fine degli anni ’80, con la perestrojka di Gorbaciov, i movimenti per l’indipendenza crebbero rapidamente. La “Rivoluzione Cantata” (proteste pacifiche di massa, spesso attraverso il canto) divenne un simbolo di questa lotta.
- Dichiarazioni di Indipendenza: La Lituania fu la prima a dichiarare il ripristino dell’indipendenza nel marzo 1990, seguita da Lettonia ed Estonia nell’agosto 1991, in seguito al tentato colpo di stato a Mosca. L’indipendenza fu riconosciuta a livello internazionale.
3. Il Loro Avvicinamento all’Europa: Un Percorso di Successo e Incoraggiamento
Dopo aver riacquistato la piena sovranità, Estonia, Lettonia e Lituania hanno intrapreso con determinazione un percorso di profonda integrazione con le strutture euro-atlantiche, un processo che merita il più grande incoraggiamento.
- Adesione all’Unione Europea (2004): Tutti e tre i paesi sono entrati nell’Unione Europea nel 2004. Questa adesione ha portato enormi benefici in termini di sviluppo economico, stabilità politica e rafforzamento delle istituzioni democratiche. Hanno adottato l’euro (Estonia nel 2011, Lettonia nel 2014, Lituania nel 2015), consolidando ulteriormente la loro integrazione economica.
- Adesione alla NATO (2004): Parallelamente all’UE, i Paesi Baltici sono entrati nella NATO nel 2004. Questa adesione è stata cruciale per la loro sicurezza, offrendo una garanzia di difesa collettiva di fronte alle preoccupazioni per la vicinanza della Russia.
- Modello di Transizione: I Paesi Baltici sono spesso citati come un modello di successo nella transizione dal comunismo all’economia di mercato e alla democrazia. Hanno implementato riforme significative, attratto investimenti stranieri e sviluppato settori innovativi (in particolare l’Estonia nel digitale).
- Forte Identità Europea: Nonostante la lunga dominazione sovietica, questi paesi hanno sempre percepito se stessi come parte dell’Europa occidentale, e il loro avvicinamento all’UE e alla NATO è stato un ritorno alle loro radici storiche e culturali.
- Voci Forti in Europa: Oggi, Estonia, Lettonia e Lituania sono voci attive e influenti all’interno dell’Unione Europea e della NATO, spesso in prima linea nel promuovere i valori democratici, la sicurezza e l’integrità territoriale.
È fondamentale continuare a incoraggiare e sostenere pienamente il percorso europeo di Estonia, Lettonia e Lituania. La loro integrazione non è stata solo un successo per loro, ma ha rafforzato l’intera Unione Europea, portando nuove prospettive, dinamismo e una chiara testimonianza del potere della democrazia e della cooperazione.
Il loro impegno per i valori europei e la loro resilienza di fronte alle sfide geopolitiche sono un esempio per l’intero continente.