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28 Dicembre 2019
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28 Dicembre 2019✍️ “Pasta e carne tutti i giorni” è un’espressione emblematica tratta dal romanzo I Malavoglia di Giovanni Verga, usata con tono ironico per rappresentare un sogno di benessere irraggiungibile per la famiglia protagonista. 📚
📖 Testo del brano
«Eh! pasta e carne tutti i giorni! – diceva compare Mangiacarrubbe. – Non vi par nulla? Se non fosse per quel povero padre Tino, che dà il buon esempio, e tiene la casa come un libro stampato…».
«Già! e per questo i suoi figli non gli sono scappati come le pecorelle smarrite. C’è chi vuol vivere come il re, e poi si trova senza pane».
«Una volta bastava la minestra di fave, ed eravamo tutti contenti».
«Ma adesso ognuno vuole far come i signori!»
«E poi la roba scappa, come le donne belle, che hanno molti amanti!»
«Eh! la roba ci ha gli occhi e vede dove si trova meglio!»
«Ognuno vuol mangiare pasta e carne tutti i giorni!»
«E intanto i Malavoglia, coi piedi scalzi e la camicia rotta, campano ancora nella casa del nespolo!»
🧠 Parafrasi
I personaggi del paese commentano con tono critico e ironico l’ambizione e la superbia della gente che, come i Malavoglia in certi momenti, cerca di cambiare condizione e “vivere come i signori”, pretendendo pasta e carne tutti i giorni, simbolo di uno stile di vita agiato e superiore. Ma, secondo i parlanti, questo comportamento porta solo rovina. Una volta bastava la minestra di fave, cibo semplice e umile, e la gente era felice così. Ora invece c’è chi vuole di più, inseguendo uno stile di vita che non gli appartiene. La ricchezza (la roba) viene personificata: ha “gli occhi” e “vede dove si trova meglio”, cioè va da chi la sa conservare e rispettare, non da chi la sperpera.
🔍 Analisi del passo
📌 Temi principali:
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Tradizione vs modernità: si rimpiange un passato più semplice, in cui ci si accontentava del necessario.
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Saggezza popolare: i personaggi esprimono una morale molto forte e condivisa: chi si allontana dalla propria condizione naturale e sociale, cercando di elevarsi troppo in fretta, va incontro alla sconfitta.
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Determinismo sociale: in perfetto stile verista, Verga mostra la condanna sociale e il destino inevitabile per chi tenta di “uscire dal proprio posto”.
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La roba come personaggio: la ricchezza viene rappresentata come qualcosa di vivente, volubile, capace di scegliere dove andare, quasi come una donna bella e infedele.
💬 Frasi chiave e il loro significato
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«Pasta e carne tutti i giorni!» 🍝🥩
→ Simbolo di benessere materiale, di ambizione, ma anche di superbia per chi non può permetterselo. -
«La roba ci ha gli occhi» 👀💰
→ La ricchezza non è per tutti, va da chi la sa mantenere, è infida e fugace. -
«Come le donne belle, che hanno molti amanti!» 💃🔥
→ Similitudine popolare e concreta, per dire che la fortuna (come la bellezza) è instabile e difficile da trattenere.
📝 Conclusione critica
Questo brano è un piccolo gioiello di realismo sociale: Verga non giudica, ma lascia che siano le voci del popolo a esprimere la loro visione del mondo. In queste parole si condensa la filosofia del romanzo: l’immutabilità della condizione sociale e la durezza della vita contadina, dove ogni errore si paga caro. La casa del nespolo, per contrasto, rimane l’unico vero punto fermo: simbolo della famiglia, della stabilità e del legame con la terra.