
I centri della cultura medievale e la figura del letterato
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28 Dicembre 2019Plinio il Giovane: un uomo di Lettere nell’Età Imperiale
Gaio Plinio Cecilio Secondo, meglio noto come Plinio il Giovane (circa 61/62 – 113 d.C.), fu una figura di spicco della letteratura latina e della vita pubblica romana tra la fine del I e l’inizio del II secolo d.C. Vissuto sotto gli imperatori Domiziano, Nerva e Traiano, Plinio incarna l’ideale dell’intellettuale engagé, un uomo di lettere che non si disinteressa alla politica, ma anzi vi partecipa attivamente, ricoprendo importanti cariche pubbliche. La sua opera principale, l’Epistolario, ci offre uno spaccato prezioso e unico della società, della cultura e delle mentalità del suo tempo.
1. Vita e Carriera: Un Homo Novus di Successo
Nato a Como in una famiglia agiata, Plinio fu adottato e istruito dallo zio, il celebre Plinio il Vecchio (autore della Naturalis Historia). La sua educazione fu accurata e tradizionale, improntata alla retorica e all’oratoria, che lo preparò alla carriera politica.
- Il Cursus Honorum: Plinio percorse tutte le tappe del cursus honorum (la carriera politica romana), ricoprendo via via cariche sempre più importanti: questore, tribuno della plebe, pretore, console (nel 100 d.C.) e infine governatore della Bitinia e Ponto (111-113 d.C.), una provincia imperiale in Asia Minore.
- Ammirazione per Traiano: Plinio visse un periodo di relativa stabilità e prosperità sotto il “buon governo” degli imperatori Nerva e, soprattutto, Traiano. Nutriva una profonda ammirazione per Traiano, che considerava un optimus princeps (ottimo imperatore), dedito al bene dello stato e dei suoi cittadini.
2. Le Opere Principali
Plinio fu un autore prolifico, anche se gran parte della sua produzione è andata perduta. Le sue opere più importanti giunte a noi sono:
- Panegirico di Traiano (100 d.C.): Questo discorso, tenuto in Senato per ringraziare l’imperatore Traiano per la sua elezione al consolato, è un’opera di retorica encomiastica. Pur essendo un’adulazione (inevitabile per l’epoca), Plinio cerca di delineare la figura dell’imperatore ideale, contrapponendola implicitamente alla tirannide di Domiziano. È una fonte storica preziosa sul Principato di Traiano.
- Epistolario (o Epistulae): È l’opera più significativa di Plinio, composta da dieci libri di lettere.
- Libri I-IX: Contengono circa 247 lettere indirizzate ad amici, colleghi, personaggi influenti, letterati. Sono lettere scritte per essere pubblicate, con uno stile curato e una selezione attenta degli argomenti. Plinio le pubblicò lui stesso in diversi momenti della sua vita.
- Libro X: Contiene il carteggio ufficiale tra Plinio e l’imperatore Traiano, redatto durante il suo governo in Bitinia. Questo libro è di eccezionale valore storico, poiché documenta le problematiche amministrative delle province, il rapporto diretto tra governatore e imperatore, e in particolare offre la celebre testimonianza sul Cristianesimo, mostrando come le autorità romane si confrontassero con i primi cristiani.
3. Temi dell’Epistolario: Uno Spaccato della Società Imperiale
L’Epistolario non è una semplice raccolta di lettere private, ma un’opera letteraria pensata per un pubblico. Attraverso di esse, Plinio ci offre un affresco della sua epoca:
- La Vita dell’Intellettuale e del Politico: Plinio si presenta come un vir bonus et diligens, un uomo onesto e coscienzioso, dedito agli studi e agli affari pubblici. Le lettere parlano della sua carriera, dei suoi impegni, dei suoi studi, dei suoi interessi culturali.
- La Vita Privata e Sociale: Vengono descritti aspetti della vita quotidiana, le relazioni amicali, i banchetti, le vacanze, le proprietà (come le sue ville sul Lago di Como e a Laurentum), le attività ricreative.
- Riflessione Morale e Filosofica: Plinio mostra una visione morale elevata, influenzata dalla filosofia stoica (sebbene non sia un filosofo sistematico). Tratta temi come l’amicizia, la moderazione, l’onestà, il senso del dovere.
- Notizie di Cultura e Letteratura: Le lettere contengono recensioni di opere, consigli letterari, inviti a recitazioni pubbliche, discussioni su stili e autori, offrendo un’idea del vivace ambiente culturale del tempo.
- Fenomeni Naturali e Curiosità: Plinio descrive anche eventi naturali (come l’eruzione del Vesuvio del 79 d.C., in cui morì lo zio Plinio il Vecchio, testimonianza preziosissima), curiosità e aspetti della vita provinciale.
- Il Cristianesimo (Epistola 10.96 a Traiano): Una delle lettere più famose è quella in cui Plinio chiede a Traiano come comportarsi con i Cristiani. L’imperatore risponde con il celebre rescritto: non si devono ricercare i cristiani d’ufficio, ma se denunciati e confessi, vanno puniti (a meno che rinneghino la fede). Questa testimonianza è fondamentale per la storia del Cristianesimo delle origini.
4. Stile e Lingua: L’Eredità Ciceronea e la Comitas
Lo stile di Plinio è un punto di riferimento per il latino del suo tempo:
- Modello Ciceroneo: Plinio si ispira apertamente a Cicerone, cercando la chiarezza, l’eleganza, la misura e la concinnitas (armonia) della prosa classica. Il suo è un latino puro, corretto, senza gli eccessi del “barocchismo” senecano o del gusto arcaizzante.
- Varietà e Comitas: Nonostante la ricerca della perfezione, Plinio sa adattare il suo stile all’argomento e al destinatario. La sua prosa è caratterizzata da comitas, ovvero una grazia affabile e una cortesia che rendono la lettura piacevole.
- Brevità e Artificio: Pur essendo eleganti, le sue lettere sono spesso concise e mirate, evitando la prolissità. La loro spontaneità è il frutto di un’attenta elaborazione artistica.
5. L’Importanza di Plinio il Giovane
Plinio il Giovane è un autore fondamentale per diverse ragioni:
- Documento Storico Unico: L’Epistolario è una fonte primaria insostituibile per comprendere la vita politica, sociale, economica e culturale dell’Impero Romano all’inizio del II secolo d.C., un periodo di grande interesse.
- Ritratto di un’Epoca: Attraverso i suoi occhi, vediamo la Roma dei Flavi e di Traiano, con le sue speranze, le sue paure, i suoi personaggi.
- Modello di Prosa: Il suo latino è un esempio di eleganza e chiarezza, un modello per la prosa epistolare e per la retorica successiva.
- Uomo di Transizione: Plinio incarna il passaggio dall’intellettuale cortigiano (tipico dell’età giulio-claudia) all’intellettuale che partecipa attivamente alla vita pubblica, in un periodo di rinnovata collaborazione tra il princeps e il Senato.
In sintesi, Plinio il Giovane non è solo un testimone, ma un protagonista della sua epoca. Le sue lettere ci aprono una finestra su un mondo lontano, ma le sue riflessioni sull’etica, sulla politica e sulle relazioni umane conservano ancora oggi una notevole attualità.