
La tempesta, Eneide, I, 81-123
28 Dicembre 2019
Il participio futuro
28 Dicembre 2019Testo, traduzione e analisi del Proemio dell’Eneide (I, 1-7)
Testo originale (latino):
Arma virumque cano, Troiae qui primus ab oris
Italiam, fato profugus, Laviniaque venit
litora, multum ille et terris iactatus et alto
vi superum saevae memorem Iunonis ob iram,
multa quoque et bello passus, dum conderet urbem
inferretque deos Latio, genus unde Latinum
Albanique patres atque altae moenia Romae.
Traduzione letterale:
“Canto le armi e l’uomo che per primo, esule per destino, dalle spiagge di Troia
giunse in Italia e alle rive lavinie,
molto egli fu sbattuto per terra e per mare
per la forza degli dèi e per l’ira memore della crudele Giunone,
e molto anche soffrì in guerra, finché fondasse una città
e portasse gli dèi nel Lazio, da cui la stirpe latina
e i padri albani e le mura dell’alta Roma.”
Analisi dettagliata
1. Struttura e temi principali
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v. 1: “Arma virumque cano” → Il soggetto del poema (“le armi” = guerra; “l’uomo” = Enea).
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vv. 1-3: L’eroe esule (Enea) e la sua meta (Italia).
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vv. 4-5: Le avversità (ira di Giunone, peripezie).
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vv. 6-7: La missione finale (fondare Roma, origine del popolo romano).
2. Tecniche stilistiche e retoriche
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Incipit emblematico (“Arma virumque”):
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Richiama l’Iliade (“menin aeide thea…”, “Canta, o dea, l’ira”) e l’Odissea (“andra moi ennepe…”, “Narrami, o Musa, dell’uomo”).
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Sintesi dei due poemi omerici: guerra (arma) + viaggio (virum).
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Enjambement (vv. 1-2: “Troiae qui primus ab oris / Italiam…”) → crea un ritmo fluido, come il viaggio di Enea.
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Allitterazioni:
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“multum… et terris iactatus et alto” (ripetizione di *-t-* e *-m-* → evoca il movimento del mare).
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“saevae memorem Iunonis ob iram” (*-m-* e *-r-* → insistono sull’ira persistente).
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Antitesi: “terris et alto” (terra e mare) → opposizione tra elementi naturali.
3. Temi chiave
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Il fato (fato profugus) → Enea è guidato da un destino superiore.
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L’ira di Giunone (saevae memorem Iunonis ob iram) → antagonista divina, come Poseidone nell’Odissea.
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La pietas di Enea → soffre ma obbedisce al destino.
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La fondazione di Roma (“dum conderet urbem”) → scopo ultimo del poema (celebrazione di Augusto).
4. Contesto politico
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Virgilio scrive sotto Augusto: il proemio legittima il potere di Roma come voluto dagli dèi.
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“Albanique patres atque altae moenia Romae” → collega Enea alla gens Iulia (famiglia di Augusto).
Confronto con Omero
Omero | Virgilio |
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“Canta, o dea, l’ira di Achille” (Iliade) | “Canto le armi e l’uomo” (guerra + viaggio) |
“Narrami, o Musa, dell’uomo multiforme” (Odissea) | “l’uomo… esule per destino” (Enea come eroe pio) |
Divinità ostili (Poseidone) | Giunone come antagonista |
Gloria individuale (Achille, Ulisse) | Missione collettiva (Roma) |
Interpretazioni
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Enea come prototipo di Augusto: entrambi fondatori di una nuova era.
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L’ira di Giunone simboleggia le guerre civili, superate da Augusto.
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Tensione tra destino e sofferenza: Enea è eroe tragico, non solo vittorioso.
Perché è importante? L’Eneide è:
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Modello per la letteratura occidentale (Dante, Milton).
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Fondamento dell’identità romana.
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Capolavoro di equilibrio tra epica e politica.