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28 Dicembre 2019Quando nasce l’archeologia? Quali sono state le tappe fondamentali della sua evoluzione?
1. Definizione di Archeologia
L’archeologia è la disciplina che studia le civiltà del passato attraverso l’analisi dei resti materiali:
- Strutture architettoniche (templi, città, tombe)
- Oggetti di uso quotidiano (vasellame, strumenti, monete)
- Rappresentazioni artistiche (affreschi, statue)
- Resti umani e animali (ossa, mummie, DNA antico)
L’archeologia si distingue dalla storia perché non si basa prevalentemente su fonti scritte, ma su testimonianze materiali, che spesso rivelano aspetti della vita quotidiana assenti nei documenti scritti.
2. L’Antichità: I Primi “Archeologi”
L’interesse per il passato non è un fenomeno recente. Già nelle civiltà antiche troviamo esempi di recupero e studio di reperti:
- Egitto e Mesopotamia → I faraoni restauravano antichi templi e raccoglievano iscrizioni di dinastie precedenti. Il re babilonese Nabonedo (VI sec. a.C.) viene talvolta considerato il primo “archeologo” perché scavò e studiò antichi manufatti sumero-accadici.
- Grecia e Roma → Gli antichi raccoglievano statue e manufatti di epoche precedenti. Pausania (II sec. d.C.), autore di una celebre Descrizione della Grecia, può essere visto come un precursore dell’archeologia per il suo studio dei monumenti antichi.
Tuttavia, l’antichità non aveva una concezione scientifica dell’archeologia: il recupero dei resti del passato era spesso legato al collezionismo o alla propaganda politica.
3. Il Medioevo: Oblio e Riutilizzo
Durante il Medioevo, l’interesse per l’antico diminuì. Molte rovine romane furono riutilizzate come cave di materiali per la costruzione di edifici medievali.
Tuttavia, alcune figure medievali si interessarono all’antichità:
- I monaci trascrissero testi antichi e salvarono conoscenze archeologiche.
- Alcuni eruditi arabi studiarono le rovine dell’Egitto e della Mesopotamia.
- Nel Rinascimento Carolingio (IX sec.), si tentò di restaurare alcuni monumenti classici.
Ma il vero “rinascimento archeologico” avvenne più tardi, con il Rinascimento italiano.
4. Il Rinascimento: Il Risveglio dell’Interesse per l’Antico
Tra il XIV e il XVI secolo, con il Rinascimento, risorge l’interesse per l’antichità classica:
- Scavi a Roma e in Italia → Vengono riportate alla luce opere come il Laocoonte e l’Apollo del Belvedere.
- Collezionismo di antichità → Le famiglie nobiliari e i papi (come i Medici e i Farnese) raccolgono statue e reperti.
- Gli umanisti e l’antiquaria → Studiosi come Flavio Biondo (XV sec.) iniziano a studiare sistematicamente le rovine di Roma.
Tuttavia, gli scavi rinascimentali erano ancora casuali e non sistematici, spesso mirati solo a recuperare opere d’arte.
5. Il XVII-XVIII Secolo: L’Archeologia come Disciplina
Il vero sviluppo dell’archeologia come disciplina avviene nel XVII-XVIII secolo con due fenomeni chiave:
a) Il Grand Tour
Nell’Europa del XVIII secolo, i giovani aristocratici compivano viaggi in Italia e Grecia per studiare l’antichità. Questo stimolò l’interesse per le rovine e la raccolta di manufatti.
b) I Grandi Scavi
- Pompei ed Ercolano (1738-1748) → Gli scavi borbonici, voluti da Carlo di Borbone, sono tra i primi esempi di indagine sistematica di una città antica.
- Il Museo del Vaticano (1756) → Si inizia a catalogare i reperti in modo scientifico.
- Johann Winckelmann → Considerato il padre della storia dell’arte e dell’archeologia moderna, sviluppò un metodo per classificare le opere antiche in base allo stile e all’evoluzione cronologica.
Ma l’archeologia del ‘700 era ancora influenzata dal collezionismo e dallo scavo predatorio.
6. Il XIX Secolo: L’Archeologia Diventa una Scienza
L’archeologia diventa finalmente una disciplina scientifica nell’Ottocento, grazie a tre innovazioni fondamentali:
a) L’Applicazione del Metodo Stratigrafico
- Christian Thomsen (1836) introduce il sistema delle tre età (Pietra, Bronzo, Ferro).
- Jacques Boucher de Perthes scopre i primi reperti preistorici, dimostrando l’esistenza dell’uomo prima della storia scritta.
b) Le Grandi Spedizioni Archeologiche
- Jean-François Champollion decifra la Stele di Rosetta (1822), aprendo la strada all’egittologia.
- Henry Layard scava Ninive e scopre la biblioteca di Assurbanipal.
- Heinrich Schliemann scopre Troia e Micene, confermando in parte i racconti omerici.
c) La Fondazione delle Prime Istituzioni Archeologiche
- 1873 → Nasce l’Istituto di Corrispondenza Archeologica di Roma.
- Fine ‘800 → Università e musei iniziano a formare archeologi professionisti.
L’archeologia smette di essere solo collezionismo e diventa una disciplina basata su metodi rigorosi e analisi stratigrafiche.
7. Il XX-XXI Secolo: L’Archeologia Moderna
Nel Novecento e nel Duemila, l’archeologia si arricchisce di nuovi strumenti:
- Tecnologie avanzate → Fotografia aerea, telerilevamento satellitare, LIDAR per mappare siti nascosti.
- Analisi del DNA → Per studiare le popolazioni antiche.
- Archeologia subacquea → Per esplorare relitti e città sommerse.
- Archeologia pubblica e digitale → Coinvolgimento delle comunità locali e uso di strumenti digitali.
L’archeologia oggi non è più solo scavo, ma ricerca interdisciplinare che utilizza scienze naturali, antropologia e nuove tecnologie per ricostruire il passato.
8. Conclusione
In sintesi, quando nasce l’archeologia?
- Dall’antichità al Medioevo → Interesse occasionale per le rovine.
- Rinascimento e XVIII secolo → Prime indagini, ma ancora legate al collezionismo.
- Ottocento → L’archeologia diventa una scienza con metodi stratigrafici.
- Novecento e oggi → Approccio multidisciplinare e tecnologico.
L’archeologia è quindi una disciplina relativamente giovane, ma fondamentale per comprendere il passato e il nostro rapporto con esso.