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Analisi della poesia “Le parole” di Eugenio Montale
9 Giugno 2025Traccia e svolgimento di un Tema di attualità sulla cura della propria reputazione online e lo sviluppo di un pensiero critico nelle condivisioni sui social network
TRACCIA
ESAMI DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE PRIMA PROVA SCRITTA – PROVA DI ITALIANO – Sessione Ordinaria 2022
TIPOLOGIA C ESAME DI STATO 2022 – PRIMA PROVA SCRITTA – ITALIANO
TIPOLOGIA C – RIFLESSIONE CRITICA DI CARATTERE ESPOSITIVO-ARGOMENTATIVO SU TEMATICHE DI ATTUALITÀ
PROPOSTA C2
Testo tratto da: Vera Gheno e Bruno Mastroianni, Tienilo acceso. Posta, commenta, condividi senza spegnere il cervello, Longanesi, Milano, 2018, pp. 75-78.
BRANO DA ANALIZZARE
«Vivere in un mondo iperconnesso comporta che ogni persona abbia, di fatto, una specie di identità aumentata: occorre imparare a gestirsi non solo nella vita reale, ma anche in quella virtuale, senza soluzione di continuità. In presenza di un’autopercezione non perfettamente delineata, o magari di un’autostima traballante, stare in rete può diventare un vero problema: le notizie negative, gli insulti e così via colpiranno ancora più nell’intimo, tanto più spaventosi quanto più percepiti (a ragione) come indelebili. Nonostante questo, la soluzione non è per forza stare fuori dai social network. […]
Ognuno di noi ha la libertà di narrare di sé solo ciò che sceglie. Non occorre condividere tutto, e non occorre condividere troppo. […]
Quando postiamo su Facebook o su Instagram una foto mentre siamo al mare, in costume, pensandola per i nostri amici, quella stessa foto domani potrebbe finire in un contesto diverso, ad esempio un colloquio di lavoro formale, durante il quale il nostro selezionatore, oltre al curriculum da noi preparato per l’occasione, sta controllando sul web chi siamo davvero. Con le parole l’effetto è ancora più potente. Se in famiglia e tra amici, a volte, usiamo espressioni forti come parolacce o termini gergali o dialettali, le stesse usate online potrebbero capitare sotto gli occhi di interlocutori per nulla familiari o intimi. Con l’aggravante che rimarranno scritte e saranno facilmente riproducibili e leggibili da moltitudini incontrollabili di persone.
In sintesi: tutti abbiamo bisogno di riconfigurare il nostro modo di presentare noi stessi in uno scenario fortemente iperconnesso e interconnesso, il che vuol dire che certe competenze di comunicazione, che un tempo spettavano soprattutto a certi addetti ai lavori, oggi devono diventare patrimonio del cittadino comune che vive tra offline e online.»
Vera Gheno e Bruno Mastroianni, Tienilo acceso. Posta, commenta, condividi senza spegnere il cervello, Longanesi, Milano, 2018, pp. 75-78.
CONSEGNA
In questo stralcio del loro saggio Tienilo acceso, gli autori discutono dei rischi della rete, soprattutto in materia di web reputation. Nel tuo percorso di studi hai avuto modo di affrontare queste tematiche e di riflettere sulle potenzialità e sui rischi del mondo iperconnesso?
Quali sono le tue riflessioni su questo tema così centrale nella società attuale e non solo per i giovani? Argomenta il tuo punto di vista anche in riferimento alla cittadinanza digitale, sulla base delle tue esperienze, delle tue abitudini comunicative e della tua sensibilità.
Puoi articolare il tuo elaborato in paragrafi opportunamente titolati e presentarlo con un titolo complessivo che ne esprima sinteticamente il contenuto.
INDICAZIONI PER LO SVOLGIMENTO – ENTRAMBE LE PROPOSTE
Aspetti comuni da considerare:
- Analisi critica del testo proposto
- Riferimenti a conoscenze personali ed esperienze vissute
- Posizione argomentata rispetto alla tesi degli autori
- Riflessioni personali e sensibilità individuale
Struttura suggerita:
- Titolo generale dell’elaborato
- Introduzione con presentazione della problematica
- Paragrafi tematici con titoli specifici
- Conclusione con sintesi e riflessione personale
Tempo disponibile: 6 ore Lunghezza indicativa: 4-5 pagine di protocollo
SVOLGIMENTO
Iperconnessione e Cittadinanza Digitale: Navigare la Rete con Consapevolezza
Il saggio “Tienilo acceso. Posta, commenta, condividi senza spegnere il cervello” di Vera Gheno e Bruno Mastroianni affronta con lucidità una delle sfide più centrali e pervasive della società contemporanea: la gestione della nostra identità e reputazione in un mondo perennemente iperconnesso. La loro analisi sui rischi e le potenzialità della rete, in particolare in materia di web reputation, risuona profondamente con le riflessioni sviluppate nel mio percorso di studi e con le mie esperienze personali. Condivido pienamente la tesi degli autori: l’era digitale impone a ogni cittadino, non solo ai giovani, di acquisire nuove e sofisticate competenze comunicative, precedentemente appannaggio di pochi specialisti, per navigare la rete con consapevolezza e responsabilità.
L’Identità Aumentata e le Nuove Vulnerabilità
Vivere in un “mondo iperconnesso” significa, come sottolineano Gheno e Mastroianni, possedere di fatto una “identità aumentata”. Non siamo più solo ciò che siamo offline, ma anche il riflesso delle nostre interazioni e dei contenuti che produciamo o che ci riguardano online. Questa fusione tra vita reale e virtuale, “senza soluzione di continuità”, genera nuove vulnerabilità. La velocità di diffusione delle informazioni e la loro permanenza indelebile sulla rete amplificano l’impatto di qualsiasi critica o insulto, che “colpiranno ancora più nell’intimo”, specialmente per chi ha un’autostima fragile o un’autopercezione non ben delineata. Nelle discussioni scolastiche sulla sicurezza online e sul cyberbullismo, emerge costantemente come un commento negativo, una foto decontestualizzata o un pettegolezzo online possano avere conseguenze devastanti sulla psiche dei giovani, proprio perché percepiti come “indelebili” e raggiungibili da “moltitudini incontrollabili di persone”. Questo aspetto sottolinea l’urgente necessità di un’educazione emotiva e digitale che aiuti a costruire una solida autostima e a gestire l’inevitabile esposizione online.
Il Rischio del Contesto e la Permanenza Digitale
Uno dei rischi più insidiosi della rete è la perdita di controllo sul contesto in cui i contenuti vengono fruiti. Gli autori illustrano efficacemente questo concetto: una foto in costume condivisa su Instagram con gli amici, o l’uso di “parolacce o termini gergali o dialettali” in un contesto familiare, possono facilmente finire in ambienti “per nulla familiari o intimi”, come un colloquio di lavoro. Ho avuto modo di riflettere su questo aspetto durante le lezioni di educazione civica digitale, dove ci è stato spiegato che il nostro “storico” online è la nostra nuova impronta digitale, permanente e accessibile.
Personalmente, ho imparato a essere estremamente selettivo con ciò che condivido, soprattutto su piattaforme aperte. Prima di postare una foto o scrivere un commento, mi chiedo sempre se quel contenuto potrebbe essere mal interpretato fuori dal contesto originale o se potrebbe in qualche modo compromettere la mia immagine futura. Questa abitudine comunicativa è frutto della consapevolezza che, una volta online, il contenuto non è più mio: è pubblico e potenzialmente eterno. Ho visto amici o conoscenti subire le conseguenze di post impulsivi o foto inopportune, che hanno creato imbarazzo o, in casi più gravi, hanno avuto ripercussioni sulla loro reputazione o sulle loro opportunità future. Questa permanenza digitale impone una riflessione costante sulla propria “web reputation” e sulla “narrazione di sé” online.
La Cittadinanza Digitale: Una Competenza Essenziale
La conclusione degli autori è che “tutti abbiamo bisogno di riconfigurare il nostro modo di presentare noi stessi in uno scenario fortemente iperconnesso e interconnesso”, e che “certe competenze di comunicazione, che un tempo spettavano soprattutto a certi addetti ai lavori, oggi devono diventare patrimonio del cittadino comune che vive tra offline e online”. Questo è il cuore della cittadinanza digitale.
Essere un cittadino digitale consapevole significa non solo saper usare gli strumenti tecnologici, ma anche comprenderne le implicazioni etiche, sociali e legali. Richiede:
- Consapevolezza: Essere coscienti che ogni nostra azione online ha un impatto, non solo su di noi, ma anche sugli altri e sul nostro futuro.
- Responsabilità: Assumersi la responsabilità dei contenuti che si producono e si condividono, evitando hate speech, disinformazione o cyberbullismo.
- Pensiero critico: Sviluppare la capacità di discernere le fonti, di valutare le informazioni e di non lasciarsi travolgere dalla “bolla” dei social media.
- Gestione della privacy: Saper configurare le impostazioni di privacy, comprendere come i propri dati vengono utilizzati e proteggere la propria identità digitale.
- Empatia: Ricordare che dietro ogni schermo c’è una persona, e che le parole online, per quanto immateriali, possono ferire in modo “indelebile”.
Nel mio percorso, ho avuto modo di approfondire l’importanza di queste competenze. Le simulazioni di scenari online e le discussioni sui casi reali di web reputation compromessa hanno rafforzato la mia convinzione che la scuola abbia un ruolo fondamentale nel fornire questi strumenti. Non si tratta solo di “proteggere” i ragazzi, ma di “abilitarli” a un uso attivo, creativo e responsabile della rete, trasformandoli da meri consumatori a cittadini digitali critici e consapevoli.
Potenzialità vs. Rischi: Un Equilibrio Necessario
Nonostante i rischi, il mondo iperconnesso offre potenzialità straordinarie: accesso illimitato all’informazione, possibilità di connessione globale, piattaforme per l’espressione creativa e l’attivismo sociale. La soluzione non è “stare fuori dai social network”, ma imparare a “gestirsi” al loro interno, come suggeriscono gli autori. La rete è uno strumento, e come ogni strumento, la sua utilità e la sua pericolosità dipendono dall’uso che se ne fa.
In conclusione, il saggio di Gheno e Mastroianni ci consegna un messaggio chiaro e urgente: in un’epoca in cui l’identità è intrinsecamente legata alla presenza digitale, la capacità di “non spegnere il cervello” nel navigare la rete è diventata una competenza di sopravvivenza. La consapevolezza dei rischi, la prudenza nella condivisione, la cura della propria reputazione online e lo sviluppo di un pensiero critico sono gli strumenti indispensabili per trasformare l’iperconnessione da potenziale minaccia a straordinaria opportunità per la crescita individuale e collettiva. Il futuro della società dipende, in larga parte, dalla nostra capacità di essere cittadini digitali responsabili.
Audio Lezioni, ascolta il podcast di Storia moderna e contemporanea del prof. Gaudio
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