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28 Dicembre 2019Italo Calvino (1923-1985) è uno degli scrittori italiani più innovativi del Novecento, noto per la sua capacità di combinare narrazione tradizionale con esperimenti formali e riflessioni metaletterarie.
“Se una notte d’inverno un viaggiatore” (1979) è uno dei suoi romanzi più celebri e complessi, un’opera che mette in discussione i confini tra lettore, autore e testo, esplorando il ruolo della letteratura nella società contemporanea.
1. Contesto storico e culturale
A. Il postmoderno
Il romanzo si inserisce nel contesto del postmodernismo , un movimento letterario e artistico che emerge negli anni ’60-’70. Il postmodernismo è caratterizzato da:
- Sperimentalismo : Rottura delle convenzioni narrative tradizionali.
- Metafiction : Riflessione sul processo di creazione letteraria.
- Relativismo : Sfida alle certezze assolute e ai significati univoci.
Calvino, attraverso questo romanzo, riflette sulle possibilità e i limiti della narrativa moderna, invitando il lettore a interrogarsi sul significato stesso della lettura e della scrittura.
B. La figura di Italo Calvino
Calvino è sempre stato interessato all’intersezione tra letteratura, filosofia e scienza. In “Se una notte d’inverno un viaggiatore” , combina queste passioni per creare un’opera che è al contempo un romanzo, un saggio sulla narrativa e un gioco letterario.
2. Trama e struttura del romanzo
A. Una cornice narrativa frammentata
Il romanzo si apre con un invito diretto al lettore: “Tu stai per cominciare a leggere ‘Se una notte d’inverno un viaggiatore’ di Italo Calvino.” Questo approccio immediatamente coinvolge il lettore, rendendolo protagonista della storia.
La struttura del romanzo è altamente originale:
- Dieci incipit incompiuti : Il libro presenta dieci diverse storie, ognuna delle quali inizia con grande promessa ma si interrompe bruscamente.
- Un romanzo “incompiuto” : Ogni storia viene interrotta a causa di problemi esterni (libri stampati male, traduzioni errate, ecc.), lasciando il lettore insoddisfatto.
- Due lettori protagonisti : Il romanzo segue due personaggi principali, “Lettore” e “Lettrice”, che cercano di risolvere il mistero delle storie incomplete e finiscono per innamorarsi.
B. Temi ricorrenti
Le dieci storie incomplete affrontano temi universali, come:
- Identità e alienazione : Molti personaggi lottano per capire chi sono e quale sia il loro posto nel mondo.
- Conflitti politici e sociali : Alcune storie toccano temi come la guerra, la corruzione e il controllo del potere.
- Mistero e ricerca : I protagonisti delle storie spesso si trovano coinvolti in avventure enigmatiche, simboleggianti la ricerca di senso.
3. Analisi tematica
A. Il ruolo del lettore
Uno dei temi centrali del romanzo è il rapporto tra lettore e testo:
- Interattività : Calvino sfida il lettore a diventare parte attiva della narrazione, rompendo la quarta parete.
- Frustrazione e desiderio : Le storie incomplete rappresentano il desiderio insaziabile del lettore di scoprire il finale, riflettendo il rapporto ambivalente tra soddisfazione e insoddisfazione nella lettura.
B. Metafiction e autoriflessività
Il romanzo è profondamente metaletterario , ovvero riflette sulla natura stessa della letteratura:
- Costruzione del testo : Calvino evidenzia i meccanismi narrativi, mostrando come un romanzo venga costruito e decostruito.
- Autore invisibile : L’autore stesso diventa un personaggio sfuggente, presente solo attraverso le sue tracce narrative.
C. Frammentazione e incompletezza
La struttura frammentata del romanzo riflette il caos e la complessità della società contemporanea:
- Incertezza : Nessuna delle storie ha un finale definitivo, simboleggiando l’impossibilità di trovare risposte definitive.
- Pluralità delle voci : Le dieci storie rappresentano stili e generi diversi, sottolineando la molteplicità delle esperienze umane.
D. Amore e connessione
Nonostante la frammentazione, il romanzo trova un punto di unione nell’amore tra Lettore e Lettrice. La loro relazione simboleggia la ricerca di significato e connessione in un mondo disorientante.
4. Stile e tecniche narrative
A. Seconda persona
Calvino utilizza frequentemente la seconda persona (“tu”), coinvolgendo direttamente il lettore e facendolo sentire parte della storia.
B. Multigenere
Ogni storia incompiuta appartiene a un genere letterario diverso (fantasy, noir, romanzo d’avventura, ecc.), dimostrando la versatilità di Calvino e la sua padronanza di stili narrativi.
C. Ironia e gioco
Il tono del romanzo è spesso ironico e giocoso, riflettendo l’atteggiamento ludico di Calvino verso la letteratura.
5. Messaggio e riflessione finale
“Se una notte d’inverno un viaggiatore” è un’opera che celebra la letteratura come un’esperienza viva e dinamica. Attraverso la sua struttura innovativa, Calvino ci invita a riflettere su:
- Il piacere della lettura : Nonostante le frustrazioni, il desiderio di leggere è ciò che tiene viva la letteratura.
- La pluralità delle storie : Ogni storia è un mondo a sé, ma tutte si intrecciano in un’unica narrazione più ampia.
- Il ruolo del lettore : Senza il lettore, il testo rimane incompleto; è il lettore che dà vita alla letteratura.
6. Conclusione
“Se una notte d’inverno un viaggiatore” è un romanzo che sfida le convenzioni narrative e coinvolge il lettore in un’avventura intellettuale ed emotiva. Attraverso la sua struttura frammentata e il suo approccio metaletterario, Italo Calvino esplora il potere della letteratura di connettere le persone, riflettere sul mondo e alimentare il desiderio di conoscenza. È un’opera che celebra la creatività infinita della narrativa e il ruolo fondamentale del lettore nel processo di creazione del significato.
Box schematico riassuntivo
- Autore : Italo Calvino
- Opera : Se una notte d’inverno un viaggiatore (1979)
- Temi principali : Lettura, metafiction, frammentazione, amore, ricerca di senso
- Stile : Seconda persona, multigenere, ironia, gioco letterario
- Messaggio : La letteratura è un’esperienza interattiva e incompleta, che trova il suo significato attraverso il lettore.
Parole chiave : Lettore, metafiction, frammentazione, incompletezza, connessione.
Testo originale: Se una notte d’inverno un viaggiatore, Prefazione di Italo Calvino
Stai per cominciare a leggere il nuovo romanzo Se una notte d’inverno un viaggiatore di Italo Calvino. Rilassati. Raccogliti, Allontana da te ogni altro pensiero. Lascia che il mondo che ti circonda sfumi nell’indistinto. La porta è meglio chiuderla; di là c’è sempre la televisione accesa. Dillo subito, agli altri: «No, non voglio vedere la televisione!» Alza la voce, se no non ti sentono: «Sto leggendo! Non voglio essere disturbato!» Forse non ti hanno sentito, con tutto quel chiasso; dillo più forte, grida: «Sto cominciando a leggere il nuovo romanzo di Italo Calvino! » O se non vuoi non dirlo; speriamo che ti lascino in pace. Prendi la posizione più comoda: seduto, sdraiato, raggomitolato, coricato. Coricato sulla schiena, su un fianco, sulla pancia. In poltrona, sul divano, sulla sedia a dondolo, sulla sedia a sdraio, sul pouf. Sull’amaca, se hai un’amaca. Sul letto, naturalmente, o dentro il letto. Puoi anche metterti a testa in giù, in posizione yoga, Col libro capovolto, si capisce. Certo, la posizione ideale per leggere non si riesce a trovarla. Una volta si leggeva in piedi, di fronte a un leggio. Si era abituati a stare fermi in piedi. Ci si riposava così quando si era stanchi d’andare a cavallo. A cavallo nessuno ha mai pensato di leggere; eppure ora l’idea di leggere stando in arcioni, il libro posato sulla criniera del cavallo, magari appeso alle orecchie del cavallo con un finimento speciale, ti sembra attraente. Coi piedi nelle staffe si dovrebbe stare molto comodi per leggere; tenere i piedi sollevati è la prima condizione per godere della lettura. Bene, cosa aspetti? Distendi le gambe, allunga pure i piedi su un cuscino, su due cuscini, sui braccioli del divano, sugli orecchioni della poltrona, sul tavolino da tè, sulla scrivania, sul pianoforte, sul mappamondo. Togliti le scarpe, prima. Se vuoi tenere i piedi sollevati; se no, rimettitele.
Adesso non restare lì con le scarpe in una mano e il libro nell’altra. Regola la luce in modo che non ti stanchi la vista. Fallo adesso, perché appena sarai sprofondato nella lettura non ci sarà più verso di smuoverti. Fà in modo che la pagina non resti in ombra, un addensarsi di lettere nere su sfondo grigio, uniformi come un branco di topi; ma stà attento che non le batta addosso una luce troppo forte e non si rifletta sul bianco crudele della carta rosicchiando le ombre dei caratteri come in un mezzogiorno del Sud. Cerca di prevedere ora tutto ciò che può evitarti d’interrompere la lettura. Le sigarette a portata di mano, se fumi, il portacenere. Che c’è ancora? Devi far pipì? Bene, saprai tu. Non che t’aspetti qualcosa di particolare da questo libro in particolare. Sei uno che per principio non s’aspetta più niente da niente. Ci sono tanti, più giovani di te o meno giovani, che vivono in attesa d’esperienze straordinarie; dai libri, dalle persone, dai viaggi, dagli avvenimenti, da quello che il domani tiene in serbo. Tu no. Tu sai che il meglio che ci si può aspettare è di evitare il peggio. Questa è la conclusione a cui sei arrivato, nella vita personale come nelle questioni generali e addirittura mondiali. E coi libri? Ecco, proprio perché lo hai escluso in ogni altro campo, credi che sia giusto concederti ancora questo piacere giovanile dell’aspettativa in un settore ben circoscritto come quello dei libri, dove può andarti male o andarti bene, ma il rischio della delusione non è grave. Dunque, hai visto su un giornale che è uscito Se una notte d’inverno un viaggiatore, nuovo libro di Italo Calvino, che non ne pubblicava da vari anni.
Sei passato in libreria e hai comprato il volume. Hai fatto bene. Già nella vetrina della libreria hai individuato la copertina col titolo che cercavi…
Introduzione al romanzo: Se una notte d’inverno un viaggiatore, ITALO CALVINO