
Participio e infinito dei deponenti e altre particolarità sui deponenti
28 Dicembre 2019
La morte di Laocoonte Eneide II 199-249
28 Dicembre 2019Questi due episodi fanno parte del racconto di Enea a Didone , nel Libro II dell’Eneide , e descrivono i momenti immediatamente precedenti la caduta di Troia.
📌 Sintesi del racconto di Sinone
Contesto
I Greci sembrano aver abbandonato l’assedio di Troia e sono partiti, lasciando però un enorme cavallo di legno davanti alle mura. I Troiani lo osservano perplessi: che cosa significa? È un dono votivo o un tranello?
Chi è Sinone
Un greco, Sinone , viene trovato vicino al cavallo e catturato. In realtà è lì volontariamente : fa parte del piano greco per convincere i Troiani ad accettare il cavallo come offerta a Pallade.
Cosa dice Sinone ai Troiani
Con grande abilità retorica e fingendo di essere una vittima dei suoi stessi connazionali, Sinone racconta una storia commovente:
- Dice che i Greci hanno costruito il cavallo come dono a Pallade , per espiare un sacrilegio.
- Spiega che se i Troiani distruggessero il cavallo, si attirerebbero la collera della dea; ma se lo accogliessero in città, avrebbero la protezione divina .
- Afferma che lui è stato lasciato indietro perché avrebbe potuto rivelare il segreto del cavallo.
Risultato
Grazie alla sua bugiarda eloquenza, Sinone convince i Troiani ad accettare il cavallo all’interno delle mura. Così facendo, li spinge direttamente verso la loro rovina.
🧾 Parafrasi della morte di Laocoonte
(Versi 2.199–245)
Mentre Laocoonte sta ancora sacrificando due tori ad Apollo, ecco improvvisamente emergere dal mare due grandi serpenti con le spire distese, che avanzano silenziosamente verso la spiaggia. Hanno gli occhi alti e doppi, splendenti di orrore. I serpenti si dirigono dritti verso Laocoonte, che tra le sue braccia tiene i figli.
Laocoonte, incaricato della sorveglianza del cavallo per sorteggio, impugna lo scettro e la sua autorità derivata dagli antenati, e si oppone: “O compagni, dateci le armi e spezzate / questa macchina sacra!” Così dicendo, abbraccia entrambi i serpenti con la spada e colpisce nel mezzo del collo, sollevandoli in alto. Ma i due rettili, appesi al suo corpo, lo stringono con forza.
Tuttavia non sa che Deifoba, sua moglie, ha ucciso di nascosto un vitello durante la notte, compiendo un rito oscuro, e non ci sono state grida né segni evidenti degli dèi. Allora tutta la gente, attonita, rimane muta per lo spavento, mentre Laocoonte, coraggioso e armato, colpisce con la bipenne la testa del serpente nel mezzo.
Ma da sotto la terra si leva un sibilo accompagnato da mugolii terribili, e sembra che sudore gli coli lungo la schiena, la bocca si gonfi di rabbia, e le vene si asciughino sulle labbra arse.
Il serpente crudele si arrampica però su quel corpo, e avvolge il povero Laocoonte, sollevandolo con furia. Lo stringe con le sue spire giallastre e lucenti, imbrattandolo di sangue disgustoso. Poi, con la lingua ferita e coperto di sangue, cade riverso al suolo, rotolando tra le armi, mentre intorno tutti vedono in ciò un triste presagio.
Dopo che la duplice immagine di Laocoonte valoroso fu colpita dalla morte, e popolo e assediati videro quelle cose, decisero di placare gli dèi con inganni, e credettero che il cavallo fosse davvero un dono dei Greci. Nettuno ricevette onori solenni con un rito nuziale e tornò via carico di doni.
🔍 Analisi tematica – Morte di Laocoonte
Temi principali:
- Destino e fato : Laocoonte cerca di salvare Troia, ma è destinato a fallire.
- Punizione divina : Viene ucciso per ordine degli dèi (probabilmente Pallade), che favoriscono i Greci.
- Ingiustizia e crudeltà : Muore insieme ai figli, senza colpa, solo perché si oppone al destino.
- Follia umana : Il suo sacrificio non serve a nulla, poiché i Troiani non capiscono il segnale.
- Simbolismo : Rappresenta la verità ignorata, chi vede il pericolo ma non riesce a evitarlo.
Funzione narrativa:
- Mostra che nessuno può contrastare il volere degli dèi.
- Accresce la tensione drammatica prima della caduta definitiva di Troia.
- Rafforza la credibilità di Sinone e del piano greco.
🎯 Frase celebre
“Timeo Danaos et dona ferentes”
(“Temo i Greci, anche quando portano doni”)
Questa frase, pronunciata da Laocoonte poco prima, è una delle più famose dell’intera Eneide , e simboleggia il senso profondo del passaggio: la diffidenza verso l’apparenza innocente del nemico .