
Giudizi sintetici per la Scuola Primaria
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Ho scritto al presidente del Consiglio di Stato
9 Luglio 2025C’è un film che dovrebbero vedere tutti, studenti compresi. Un film che parla di libri, ma non è per niente noioso. Che racconta la guerra, ma non mostra solo bombe e dolore. Che fa riflettere sul potere delle parole, sul coraggio e sull’amicizia. Quel film si chiama “Storia di una ladra di libri”, e chi lo ha visto non se l’è più dimenticato.
Forse l’hai già sentito nominare. O forse lo hai intravisto su qualche piattaforma, scorrendo senza soffermarti. Ma questo non è uno di quei titoli da snobbare: è una storia potente, umana, adatta anche a un pubblico scolastico, perfetta per chi ama il cinema che insegna, emoziona e lascia qualcosa.
Una ragazzina, una guerra e una biblioteca rubata
Siamo in Germania, negli anni più bui del Novecento. La protagonista si chiama Liesel Meminger ed è una bambina adottata da una famiglia semplice, nel mezzo del regime nazista. Non sa leggere, ma è affascinata dai libri. Quando perde il primo, durante il funerale del fratellino, qualcosa si accende in lei. Comincia a imparare, parola dopo parola, aiutata dal padre adottivo.
Nel frattempo, la guerra si avvicina. Liesel cresce, si rifugia tra le pagine rubate – letteralmente – dai roghi nazisti, dalle case dei potenti, dalla biblioteca della moglie del sindaco. E lì trova rifugio, senso, bellezza. Ogni libro è una fuga, un atto di resistenza, una scintilla di libertà.
Ma il cuore del film è anche un altro: l’incontro con Max, un giovane ebreo nascosto in cantina, che diventa per lei un amico, un maestro, un’ispirazione. E con lui Liesel capisce davvero cosa significano le parole. Come possono salvare. O distruggere.
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Perché è un film perfetto da far vedere a scuola
“Storia di una ladra di libri” non è solo un bel film. È un’occasione didattica incredibile. Si può usare per parlare di:
- Seconda Guerra Mondiale e Shoah, con uno sguardo dal basso, lontano dai libri di storia.
- Potere dell’alfabetizzazione, con una protagonista che scopre il mondo proprio leggendo.
- Censura e libertà di espressione, attraverso la metafora dei roghi di libri.
- Empatia e resistenza umana, anche nei momenti più difficili.
È un film adatto anche agli studenti delle medie o dei primi anni delle superiori. E funziona sia in classe, sia come spunto per una recensione, un dibattito, una riflessione personale.
Dove trovarlo e cosa approfondire
Il film è tratto dal romanzo omonimo di Markus Zusak, un successo editoriale internazionale. La regia è di Brian Percival, e nel cast ci sono Geoffrey Rush e Emily Watson, due attori di altissimo livello. La voce narrante è… la Morte. Già questo dovrebbe bastare a incuriosire.