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28 Dicembre 2019
Evoluzione e generi del teatro
28 Dicembre 2019📚Il teatro epico e il teatro dell’assurdo sono due fondamentali correnti teatrali del Novecento, due modi radicalmente diversi di intendere il palcoscenico, entrambi però figli di un secolo in crisi, alla ricerca di nuove forme espressive e nuovi sensi.
🎭 Teatro epico e teatro dell’assurdo: due volti del teatro novecentesco
🧭 Contesto storico-culturale comune
Entrambi si sviluppano nel XX secolo, in un’epoca segnata da:
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Guerre mondiali 🌍
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Crollo delle certezze ideologiche, religiose e scientifiche 🔥
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Crisi dei valori borghesi 💼
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Disillusione nei confronti del progresso e della razionalità 🧪
A queste trasformazioni, il teatro risponde con due strade divergenti:
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Una razionale e politica → Teatro epico.
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L’altra esistenziale e metafisica → Teatro dell’assurdo.
📘 Teatro epico
🔹 Fondatore: Bertolt Brecht (1898–1956)
🔹 Finalità: coinvolgere criticamente lo spettatore
Non emozionarlo, ma farlo pensare e agire.
🎯 Caratteristiche principali:
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Rottura dell’illusione teatrale: lo spettatore deve ricordarsi che sta guardando una rappresentazione.
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Uso del “Verfremdungseffekt” (effetto di straniamento): tecniche che impediscono l’identificazione emotiva.
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Narrazione esterna: spesso un narratore o cartelli descrittivi introducono le scene.
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Personaggi tipici, non psicologicamente approfonditi: rappresentano ruoli sociali.
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Tematiche politiche e sociali: ingiustizia, lotta di classe, guerra, oppressione.
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Il finale non chiude ma stimola una riflessione.
📚 Opere esemplari:
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L’opera da tre soldi
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Madre Courage e i suoi figli
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Vita di Galileo
📢 Obiettivo:
Educare lo spettatore alla coscienza critica.
🛠 Il teatro è uno strumento per cambiare il mondo, non per imitarlo.
📙 Teatro dell’assurdo
🔹 Autori principali:
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Samuel Beckett (Aspettando Godot)
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Eugène Ionesco (La cantatrice calva)
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Jean Genet, Harold Pinter
🔹 Finalità: rappresentare l’assurdità dell’esistenza
Il mondo è privo di senso, la comunicazione è fallita, l’uomo è solo.
🎯 Caratteristiche principali:
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Assenza di trama lineare: la narrazione è ciclica o statica.
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Dialoghi nonsense, ripetitivi, frammentati: la parola perde il suo valore.
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Personaggi alienati, senza profondità psicologica.
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Spazi e tempi indefiniti, spesso surreali o metafisici.
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Assenza di azione drammatica tradizionale: spesso “non accade nulla”.
📚 Opere esemplari:
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Aspettando Godot (Beckett) → due uomini attendono un certo Godot che non arriva mai.
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Il rinoceronte (Ionesco) → metafora della disumanizzazione e del totalitarismo.
🌀 Temi centrali:
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L’angoscia esistenziale.
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L’incomunicabilità.
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Il nonsense della condizione umana.
🔍 Differenze principali
Elemento | Teatro epico (Brecht) | Teatro dell’assurdo (Beckett, Ionesco) |
---|---|---|
🎯 Finalità | Educare politicamente, stimolare l’azione | Esprimere l’assurdità dell’esistenza |
🎭 Coinvolgimento dello spettatore | Distacco critico (effetto straniamento) | Disorientamento, spaesamento |
🗣 Dialoghi | Razionali, narrativi, esplicativi | Nonsense, ripetitivi, incomunicativi |
🧍♂️ Personaggi | Tipici, collettivi, “sociali” | Astratti, alienati, privi di identità precisa |
🕰 Struttura | Episodica, narrata | Ciclica, statica, senza sviluppo |
📍 Ambientazione | Storico-sociale, realistica o simbolica | Sospesa, atemporale, irreale |
🧠 Tensione | Cognitiva, razionale | Esistenziale, angosciante |
📚 Conclusione
Il teatro epico e il teatro dell’assurdo rappresentano due reazioni diverse alla crisi del Novecento:
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Il primo risponde con l’impegno, la razionalità, il cambiamento.
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Il secondo con il vuoto, il silenzio, l’ironia tragica.
Ma entrambi, con forme nuove e rivoluzionarie, hanno rotto con il teatro tradizionale e hanno reso la scena un luogo di riflessione, disorientamento e confronto.