
Per un nuovo Manzoni di Pierantonio Frare
28 Dicembre 2019
Ripasso dell’ottocento nella letteratura per l’esame di stato
28 Dicembre 2019Il racconto “The nature woman” di Marquinho Kappa presenta un’interessante fusione di fantascienza e supereroismo, con una protagonista che, per puro caso, acquisisce un potere straordinario e sceglie di usarlo per il bene della società.
Il tema della connessione con la natura è ben sviluppato e offre spunti di riflessione sull’equilibrio tra scienza e responsabilità etica. L’introduzione di un animale parlante, Figaro, rende la storia affascinante e aggiunge un tocco di meraviglia. Il momento della rapina in banca funge da prova iniziale per l’eroina, mostrando come il suo dono possa essere utile anche nel mondo reale.
Analisi
Struttura del testo
Il racconto si sviluppa in tre fasi principali:
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Introduzione: Viene presentata Jessica Parker, la sua ricerca e l’incidente che la trasforma.
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Scoperta dei poteri: Il momento chiave in cui Jessica si rende conto di poter comunicare con gli animali e le piante, segnando il passaggio da scienziata a qualcosa di più.
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Prima prova eroica: La scena della rapina in banca dimostra come i suoi poteri possano essere impiegati per il bene comune, spingendola a diventare la protettrice della città.
Temi principali
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Scienza e natura: Il racconto esplora il legame tra progresso scientifico e mondo naturale, suggerendo che l’equilibrio tra i due sia la chiave per un futuro migliore.
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Responsabilità del potere: Jessica potrebbe monetizzare la sua scoperta, ma sceglie di proteggerla da eventuali usi malvagi. Questo ricalca il classico dilemma morale dell’eroe.
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Supereroismo e giustizia: L’idea di un’eroina che usa poteri speciali per proteggere la città ricorda le origini di molti supereroi, con una giusta dose di fantasia e idealismo.
Personaggi
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Jessica Parker / The Nature Woman: Scienziata brillante, determinata e dotata di un forte senso morale. Il suo percorso da ricercatrice a supereroina è ben delineato.
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Figaro: Il gatto parlante funge da catalizzatore della rivelazione dei poteri di Jessica. Il suo ruolo ricorda quello del classico “mentore” che aiuta l’eroe a comprendere la propria missione.
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La natura personificata: Gli alberi, le piante e gli animali diventano alleati attivi della protagonista, enfatizzando il tema dell’armonia tra l’uomo e l’ambiente.
Stile e linguaggio
Il tono del racconto è scorrevole e chiaro, con descrizioni dettagliate che permettono al lettore di immergersi nell’ambientazione. Il linguaggio è semplice ma efficace, adatto a un pubblico ampio. L’uso del dialogo tra Jessica e Figaro aiuta a mantenere vivo il ritmo narrativo.
Il significato del finale
La scelta di Jessica di diventare The Nature Woman chiude il racconto con una promessa eroica, suggerendo che la sua storia sia solo all’inizio. Il giuramento solenne ricorda le origini di molti supereroi e lascia aperta la possibilità di nuove avventure. 😊
Testo del racconto The Nature Woman di Marquinho Kappa
Questa è la storia di Jessica Parker, famosa scienziata proprietaria del celebre istituto di ricerca per il miglioramento delle capacità umane. La dottoressa stava recentemente lavorando a una prodigiosa formula che avrebbe permesso al corpo umano di adattarsi a ogni condizione ambientale, dal caldo torrido del deserto al freddo gelido del polo Nord; i corpi che la dottoressa cercava di creare sarebbero stati in grado di comunicare con ogni tipo di animale o altro essere della natura. Proprio mentre consultava i suoi appunti, Jessica notò che il gatto era entrato nel laboratorio e stava giocherellando con le prese elettriche dei vari macchinari; a quel punto gridò “Figaro! Ti ho già detto di non entrare nel mio laboratorio. Per te può essere molto pericoloso. Ora te ne starai nella tua gabbia, almeno lì sarai al sicuro”. Mise il gatto nella gabbietta e lo accarezzò concludendo la sgridata con un dolce “Ti voglio bene”. Allora si girò di scatto e senza accorgersene versò la sostanza a cui stava lavorando sul camice, che scivolò fino alla mano.
Arrivò presto la notte. Jessica non voleva arrendersi, convinta che sarebbe riuscita a ricreare la formula ormai sparsa sul pavimento. Ogni minuto che passava diventava sempre più stanca, decise così che avrebbe continuato la sua ricerca il giorno seguente. Quella notte non riusciva ad addormentarsi, sentiva uno strano formicolio attraversarle il corpo. Decise di alzarsi dal letto per tranquillizzarsi. A quel punto notò di non essere sola, quella notte anche Figaro non riusciva a dormire; prese in braccio il gatto che cominciò a fare le fusa e a chiedere alla padrona carezze e attenzioni. Jessica, nel tentativo di assecondare le richieste dell’animale, iniziò a sentire una voce dolce, una voce che le chiedeva di essere accarezzato e coccolato con amore. La voce la mandò in confusione, non riusciva a capire da dove e soprattutto da chi provenisse tale richiesta. Si alzò e si diresse verso la finestra, nel tentativo di scorgere qualcuno al di là di questa. Non vide nessuno, la voce intanto non si placava.
“Sono io, sono qui!” ripeteva. Sentendo la voce dietro di sé si voltò per cercarne la fonte e notò in Figaro qualcosa di strano. La voce proveniva dal gatto, che non miagolava come tutti i suoi simili ma parlava muovendo le labbra come un umano vero e proprio.
“Figaro, parli?” chiese la scienziata del tutto stranita.
“Sì, ma la vera sorpresa è che tu riesca a sentirmi! E soprattutto a rispondermi! A quanto pare rovesciando la provetta ti sei trasformata nella prima cavia del tuo esperimento. Sembra che tu sia riuscita a creare una sostanza che raggiungesse lo scopo che desideravi. Ora sei in grado di comunicare con flora e fauna terrestre proprio come in passato riuscivi a fare solo con gli umani.”
Ascoltate le parole del gatto si diresse in cucina, aprì la finestra e si mise all’ascolto. Appena sporta dalla finestra venne investita da un vociare calmo e pacato. Le piante e gli alberi attorno a lei parlavano tra loro, convinti e sicuri che nessun umano potesse sentirli. Jessica richiuse la finestra e finalmente si convinse del fatto che Figaro avesse ragione. Lei possedeva dei poteri che la rendevano unica e speciale. Una volta presa coscienza di questo fatto cominciò a realizzare che la cosa migliore era dedicare se stessa al progetto iniziale di difendere la sua città evitando di vendere la formula al migliore offerente per eliminare il rischio che essa potesse cadere nelle mani sbagliate.
Il giorno seguente, ancora stranita dalla curiosa nottata trascorsa, si diresse in città per sbrigare le sue solite commissioni. Entrata in banca si mise a fare la fila con altri suoi concittadini. Dopo pochi minuti un uomo entrò dalla porta principale armato di pistola. Superata la fila tra lo sgomento della gente si avvicinò al bancone ed estrasse l’arma. Si trattava di una rapina vera e propria; a gran voce e con gran fretta il rapinatore cominciò a pretendere i soldi del caveau. Atterriti dalla paura tutti si gettarono sul pavimento. Jessica, nel vedere questa scena, cominciò a pensare a come poter impedire quest’ingiustizia. A un tratto sentì la voce di una pianta che era stata posizionata su una mensola che casualmente si trovava proprio al di sopra del rapinatore. Una volta messasi in contatto con lei, Jessica le chiese se gentilmente avesse potuto sporgersi un po’ quel tanto che bastava per sbilanciarsi e cadere. La pianta obbedì, finendo proprio sulla testa del malfattore. L’uomo cadde a terra e a quel punto fu facile disarmarlo e restituire i soldi alla banca. La neo eroina prontamente raccolse la pianta e la posò in un nuovo vaso, ringraziandola infinitamente per averla aiutata. In seguito alla scoperta dei suoi poteri Jessica decise che la città di Cabiria doveva essere protetta da malfattori, ladri e assassini. Perciò prese l’identità di The Nature Woman. Giurò solennemente di proteggere la città a costo della vita.