
Pane di vita nuova
28 Dicembre 2019
Terra tutta da’ lode a Dio
28 Dicembre 2019🎄 Riflessione introduttiva e meditativa sul canto “Tu scendi dalle stelle”, pensata per libretti natalizi, celebrazioni o momenti di adorazione:
✨ Tu scendi dalle stelle – riflessione sul canto di Natale
Composto da Sant’Alfonso Maria de’ Liguori nel 1700, “Tu scendi dalle stelle” è probabilmente il canto natalizio italiano più noto e amato. In poche strofe, racchiude tutto il mistero e lo stupore del Natale cristiano: Dio si fa bambino, fragile, povero, tremante, e nasce non in un palazzo ma in una grotta, “al freddo, al gelo”.
🌟 Il cuore del testo
Il canto non si limita a raccontare l’evento della Natività, ma esprime una preghiera intima, carica di amore e di commozione. Chi canta si rivolge direttamente al Bambino, stupito che il Creatore dell’universo scelga la povertà, rinunciando a ogni onore umano. È un inno alla tenerezza di Dio, che si dona fino in fondo per amore.
Le frasi:
“Ah, quanto ti costò l’avermi amato”
“Quanto questa povertà più m’innamora”
sono il cuore teologico e affettivo del canto: la salvezza nasce dall’umiltà e l’amore vero è sacrificio.
🎶 Un canto popolare e colto insieme
La melodia, dolce e semplice, è stata tramandata oralmente in tutte le regioni italiane, diventando parte della tradizione viva del popolo. Accompagnata dalla chitarra o dall’organo, “Tu scendi dalle stelle” è oggi segno universale della Notte Santa, e trova spazio in chiese, case e presepi.
🙏 Perché cantarlo oggi
In un mondo spesso distratto, questo canto ci riporta all’essenziale: Dio si manifesta nella debolezza, e solo chi si fa piccolo può riconoscerlo. “Tu scendi dalle stelle” è un atto di adorazione semplice e profondo, che ci invita ad accogliere Dio nella povertà delle nostre vite quotidiane.
🎶 Testo e accordi
Tu scendi dalle stelle
Do Sol
Tu scendi dalle stelle, o re del cielo,
Sol7 Fa Sol Do
e vieni in una grotta, al freddo, al gelo (2 volte).
Sol Do Sol Do Sol
O Bambino mio divino, io ti vedo qui a tremar: o Dio beato!
Sol7 Fa Sol Do
Ah, quanto ti costò l’avermi amato! (2 volte)
Do Sol
A te che sei del mondo il Creatore
Sol7 Fa Sol Do
mancano panni e fuoco, o mio Signore. (2 volte)
Sol Do Sol Do Sol
Caro eletto, pargoletto, quanto questa povertà, più m’innamora,
Sol7 Fa Sol Do
giacché ti fece amor povero ancora (2 volte).