
Squadra paesana di Umberto Saba
28 Dicembre 2019
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28 Dicembre 2019Ucraina: Geografia, Storia e una Prospettiva Pacifista sul Conflitto Recente
L’Ucraina, il secondo paese più grande d’Europa per superficie (dopo la Russia europea), è una nazione dell’Europa orientale la cui storia è profondamente segnata dalla sua posizione di crocevia tra Oriente e Occidente. La sua geografia, dominata da vaste pianure fertili, ha plasmato un’identità nazionale resiliente, spesso messa alla prova da secoli di dominazioni e conflitti. La storia recente dell’Ucraina, in particolare, è stata tragicamente definita dall’aggressione russa, un evento che, da una prospettiva pacifista, invita a riflettere sulle dinamiche distruttive dell’espansionismo e del nazionalismo radicale.
1. Geografia dell’Ucraina
L’Ucraina è un paese con un paesaggio prevalentemente pianeggiante e un’ampia fascia costiera sul Mar Nero.
- Posizione e Confini: Confina a nord con la Bielorussia, a nord-est e est con la Russia, a sud-ovest con la Moldavia e la Romania, a ovest con l’Ungheria, la Slovacchia e la Polonia. A sud è bagnata dal Mar Nero e dal Mar d’Azov.
- Morfologia: Il territorio ucraino è dominato dalla Pianura dell’Europa Orientale, caratterizzata da:
- Steppa e Terra Nera (Chernozem): Vaste aree di steppa fertile, con il celebre chernozem (terra nera), uno dei suoli più produttivi al mondo, che rende l’Ucraina un “granaio d’Europa”.
- Rilievi Modesti: A ovest si trovano i Carpazi, con vette che superano i 2.000 metri (come il Hoverla, 2.061 m), mentre a sud, in Crimea (territorio occupato dalla Russia), si estendono i Monti della Crimea.
- Fascia Costiera: Una lunga costa sul Mar Nero, con porti importanti e la penisola di Crimea.
- Idrografia: L’Ucraina è attraversata da importanti fiumi che sfociano nel Mar Nero:
- Dnepr (Dnipro): Il fiume più lungo dell’Ucraina, che la attraversa da nord a sud, dividendo il paese e fungendo da arteria economica e culturale.
- Dnestr (Dnister): Scorre a sud-ovest.
- Bug Meridionale (Pivdennyi Buh): Scorre al centro-sud.
- Danubio (Dunaj): Il suo delta segna parte del confine con la Romania.
- Clima: Prevalentemente temperato continentale, con inverni freddi e nevosi ed estati calde. Le precipitazioni sono più abbondanti a ovest e sui rilievi.
- Città Principali: Kiev (capitale e città più grande), Kharkiv, Odessa, Dnipro, Leopoli (Lviv), Donetsk, Luhansk (queste ultime due nelle regioni occupate).
2. Storia dell’Ucraina
La storia dell’Ucraina è una narrazione di formazione statale, di dominazioni esterne e di una costante ricerca di autodeterminazione.
- Antichità e Medioevo:
- Rus’ di Kiev (IX-XIII secolo): Il territorio fu il cuore della Rus’ di Kiev, il primo stato slavo orientale, che adottò il Cristianesimo Ortodosso nel 988. Questo periodo è considerato la base della storia sia ucraina che russa.
- Invasioni Mongole: Nel XIII secolo, la Rus’ di Kiev fu devastata dalle invasioni mongole, che portarono alla frammentazione e al declino.
- Granducato di Lituania e Polonia: Gran parte dell’Ucraina fu successivamente incorporata nel Granducato di Lituania e poi nella Confederazione Polacco-Lituana, subendo influenze polacche e cattoliche.
- Età Moderna: I Cosacchi e la Divisione:
- Cosacchi Zaporoghi: Nel XVII secolo, i Cosacchi Zaporoghi emersero come una forza militare e politica autonoma, lottando contro polacchi, ottomani e russi per l’indipendenza. Bohdan Khmelnytsky guidò una grande rivolta contro la Polonia.
- Trattato di Pereyaslav (1654): I Cosacchi si allearono con il Regno di Russia, un evento controverso che portò progressivamente all’incorporazione di gran parte dell’Ucraina orientale nell’Impero Russo (“Ucraina della Riva Sinistra”). La parte occidentale (“Ucraina della Riva Destra”) rimase sotto il controllo polacco e poi austriaco.
- XIX e XX Secolo: Risveglio Nazionale e Dominazioni:
- Risveglio Nazionale: Nel XIX secolo, sotto il dominio russo e austro-ungarico, emerse un forte movimento di risveglio nazionale ucraino, con la promozione della lingua, della cultura e della storia ucraina.
- Prima Guerra Mondiale e Tentativi di Indipendenza: Dopo la Rivoluzione Russa e la caduta degli imperi, l’Ucraina tentò di proclamare la sua indipendenza (Repubblica Popolare Ucraina), ma fu presto coinvolta nella Guerra Civile Russa.
- Ucraina Sovietica (1922-1991): La maggior parte dell’Ucraina fu incorporata nell’Unione Sovietica come Repubblica Socialista Sovietica Ucraina (RSS Ucraina).
- Holodomor (1932-1933): Una carestia artificiale, causata dalle politiche di collettivizzazione forzata di Stalin, provocò milioni di morti, un evento riconosciuto da molti come un genocidio.
- Seconda Guerra Mondiale: L’Ucraina fu teatro di aspri combattimenti e subì l’occupazione nazista, con milioni di vittime e immense devastazioni.
- Periodo Post-Bellico: La RSS Ucraina fu ricostruita, e nel 1954 la Crimea fu trasferita alla sua giurisdizione.
- Indipendenza e Rivoluzioni (dal 1991):
- Indipendenza (1991): Con il crollo dell’Unione Sovietica, l’Ucraina dichiarò la sua indipendenza il 24 agosto 1991, confermata da un referendum popolare.
- Rivoluzione Arancione (2004): Una serie di proteste pacifiche contro le frodi elettorali, che portarono all’annullamento dei risultati e a nuove elezioni, simbolo del desiderio ucraino di democrazia e integrazione europea.
- Euromaidan (2013-2014): Proteste di massa contro la decisione del governo di non firmare un accordo di associazione con l’Unione Europea. Le proteste culminarono con la caduta del presidente filo-russo Viktor Yanukovych.
3. Una Prospettiva Pacifista sul Conflitto Recente: Tra Espansionismo e Nazionalismo
La storia recente dell’Ucraina è stata tragicamente dominata dal conflitto con la Federazione Russa, un periodo che, da una prospettiva pacifista, rivela le devastanti conseguenze di un’escalation di tensioni e nazionalismi.
- L’Espansionismo Russo e la Violazione della Sovranità: L’annessione illegale della Crimea nel 2014 e il sostegno ai movimenti separatisti nel Donbas, culminati nell’invasione su vasta scala del febbraio 2022, rappresentano atti di aggressione inequivocabili da parte della Russia di Vladimir Putin. Questa politica espansionistica, motivata da rivendicazioni storiche e geopolitiche, ha violato flagrantemente il diritto internazionale e la sovranità dell’Ucraina, causando una catastrofe umanitaria, milioni di sfollati e la distruzione di intere città. Da una prospettiva pacifista, tali azioni sono una condanna della guerra come strumento politico, evidenziando come la ricerca di sfere d’influenza attraverso la forza porti solo a sofferenza e instabilità.
- Le Sfide del Nazionalismo e la Ricerca della Pace: Al contempo, una visione pacifista invita a riflettere sulle dinamiche che possono alimentare e prolungare i conflitti. Sebbene la resistenza di un popolo invaso sia un diritto legittimo e coraggioso, la radicalizzazione di posizioni nazionalistiche, da qualsiasi parte provenga, rischia di innalzare muri insormontabili al dialogo e alla ricerca di soluzioni negoziate. In un contesto di guerra, la narrazione identitaria può facilmente scivolare in forme che, pur rafforzando la coesione interna, rendono più difficile la de-escalation e la costruzione di una pace duratura. Il pacifismo, pur riconoscendo la necessità di difendersi dall’aggressione, sollecita tutte le parti a non perdere di vista l’obiettivo ultimo della pace, che spesso richiede compromessi e un superamento delle retoriche più estreme, per evitare che il ciclo di violenza si perpetui indefinitamente. L’obiettivo è sempre la cessazione delle ostilità e la protezione della vita umana, che può essere compromessa quando le rivendicazioni nazionali diventano assolute e precludono ogni via diplomatica.
L’Ucraina, con la sua ricca storia e la sua resilienza, si trova oggi ad affrontare una delle sfide più grandi della sua esistenza. La sua lotta per la sovranità è innegabile, ma da una prospettiva pacifista, la speranza risiede nella capacità di tutte le parti di superare le logiche di conflitto e di cercare vie diplomatiche che possano portare a una pace giusta e duratura, salvaguardando la vita e la dignità di tutti.