
Eolo, Odissea, X, vv. 1-55
28 Dicembre 2019
La tela di Penelope Odissea, II, vv. 82-128
28 Dicembre 2019Durante la sua sosta nell’isola di Eolia, Ulisse riceve l’aiuto di Eolo, il “signore dei venti”, che gli dona un otre contenente tutti i venti avversi, permettendogli di navigare tranquillamente verso casa.
Tuttavia, questo episodio si rivela anche una prova della fragilità umana e della forza delle emozioni, poiché la curiosità e l’avidità dell’equipaggio compromettono il successo del viaggio.
Di seguito analisi dei i versi 1-55 del decimo libro dell’Odissea, con citazioni in greco e traduzioni italiane, evidenziando il significato e i temi principali del brano.
Contesto generale
Dopo aver lasciato l’isola della maga Circe, Ulisse e i suoi compagni arrivano sull’isola di Eolo, dove vengono accolti calorosamente dal re Eolo. Questi offre loro ospitalità per un mese e, alla partenza, regala a Ulisse un otre magico contenente i venti sfavorevoli, legando solo il vento favorevole per guidarli verso Itaca. Tuttavia, quando sono ormai vicini alla meta, l’equipaggio, mosso da curiosità e avidità, apre l’otre, causando una tempesta che li riporta lontano dalla loro destinazione.
Analisi dei versi 1-55
1. L’arrivo sull’isola di Eolo (vv. 1-13)
Ulisse descrive l’approdo sull’isola di Eolo, abitata dal “signore dei venti” e dalla sua famiglia. L’accoglienza è calorosa e riflette i valori dell’ospitalità (xenia ) tipici della cultura omerica.
Testo greco (vv. 1-4):
Ἤλθομεν ἐς Αἰολίην, χθόνα παιπαλοέσσαν,
αὐτὸς Ἀἴολος ἵκετο κάρτιστος βασιλεύς,
τῷ δ’ ἄνεμοι πείθονται, ἐπὶ σφετέρῃσιν ἀγυιαῖς
φυλάσσων ἐν δεσμοῖσιν ἀνεμώλια τεύχεα πάντα.
Traduzione italiana:
Giungemmo nell’Eolia, terra che ondeggia al vento,
dove regna Eolo, il più potente dei re,
ai cui ordini obbediscono i venti, custodendo
in catene tutti gli strumenti del vento.
Qui Ulisse descrive Eolo come un sovrano divino, capace di dominare i venti grazie al suo potere. L’immagine di Eolo che tiene i venti “in catene” simboleggia il controllo sugli elementi naturali.
2. L’ospitalità di Eolo (vv. 14-27)
Eolo accoglie Ulisse e i suoi compagni con grande gentilezza, offrendo loro cibo, riposo e conversazioni piacevoli per un mese intero. Questo periodo di quiete contrasta con le difficoltà affrontate durante il viaggio.
Testo greco (vv. 20-22):
ἡμεῖς δ’ ἄλλοι πᾶσαι ἐϋζώνους ἀκτάς τε
νήσδομεν, ἐν δ’ ἄμβροτον ἄστυ γέγηθε μένος,
ἐν δ’ Ἀἴολος ὑψηλὴν φήμην ἔχεν ἀνθρώπων.
Traduzione italiana:
Noi, invece, approdammo alle coste fertili,
e la città immortale ci accolse con gioia,
mentre Eolo godeva di alta fama tra gli uomini.
Questi versi evidenziano il ruolo di Eolo come figura autorevole e benevola, che offre ai viaggiatori un rifugio sicuro e confortevole.
3. Il dono dell’otre (vv. 28-40)
Alla partenza, Eolo regala a Ulisse un otre magico contenente tutti i venti avversi, lasciando libero solo il vento favorevole per guidarli verso Itaca. Questo gesto rappresenta un atto di fiducia e protezione divina.
Testo greco (vv. 32-34):
Ἀλλ’ ὅτε δὴ πρῶτον καὶ ἀπέπλεομεν εὐρὺν ἅλυκα,
τόφρα μὲν ἀντιπέραις ἀνέμοισιν ἐπωσάμεθ’ οἴκαδε νεῖσθαι·
ἀλλὰ μάλ’ ἔμπης ἀνέμων ἐπὶ σύνδεσις ἦεν.
Traduzione italiana:
Ma quando finalmente prendemmo il largo sul vasto mare,
allora fummo spinti dai venti favorevoli verso casa;
tuttavia, l’otre conteneva ancora il vincolo dei venti.
Il dono dell’otre è un simbolo di speranza e protezione divina, ma anche un test per la capacità di Ulisse e dei suoi compagni di rispettare i limiti imposti dagli dei.
4. La caduta causata dall’avidità (vv. 41-55)
Quando sono ormai vicini a Itaca, l’equipaggio, mosso da curiosità e avidità, apre l’otre, pensando che contenga tesori. I venti sfavorevoli si scatenano, causando una tempesta che li allontana nuovamente dalla meta.
Testo greco (vv. 46-48):
οἱ δ’ ἄρα πάντες ἀνέσχον ἐπὶ ψυχῇσι κακῇσιν,
ἠχήν τε κρότον τε μεγάλους ἀνέμων ἐπιδινῆς,
καὶ πάλιν ἐς πόντον πελάγεα μακρὰ κατῆλθον.
Traduzione italiana:
Tutti furono sopraffatti da grida e rumori terribili,
mentre i grandi venti infuriavano selvaggiamente,
e nuovamente precipitammo nel vasto mare.
Questo episodio evidenzia la fragilità umana e la tendenza degli uomini a soccombere alle passioni, compromettendo così il successo delle loro imprese.
Temi principali
1. Ospitalità (xenia )
L’accoglienza di Eolo riflette il valore centrale dell’ospitalità nella società omerica. Trattare bene un ospite è considerato un dovere morale e religioso.
2. Volontà divina e destino umano
Il dono dell’otre simboleggia l’aiuto divino, ma anche la responsabilità umana di rispettare i limiti imposti dagli dei. La caduta è causata dall’incapacità dell’equipaggio di resistere alla curiosità e all’avidità.
3. Fragilità umana
L’episodio mette in luce la debolezza umana di fronte alle tentazioni e alle emozioni irrazionali, che possono compromettere anche i piani più promettenti.
Conclusione
L’episodio di Ulisse sull’isola di Eolo (Odissea, libro X, vv. 1-55) è un momento cruciale del viaggio di ritorno a Itaca. Attraverso citazioni in greco e traduzioni italiane, emerge l’importanza dei valori omerici come xenia , coraggio e fiducia negli dei, ma anche la fragilità umana di fronte alle passioni. L’episodio serve da monito sulle conseguenze della curiosità e dell’avidità, che possono compromettere il successo delle imprese più importanti.
DA NON DIMENTICARE : L’episodio di Ulisse sull’isola di Eolo introduce temi centrali come l’ospitalità, la volontà divina e la fragilità umana. Attraverso citazioni in greco e traduzioni italiane, si evidenzia come l’aiuto divino possa essere compromesso dalle debolezze umane, come la curiosità e l’avidità, che portano a una caduta drammatica.